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La cultura è in pericolo? Va un pensiero...

Certi scioperanti, scioperati francesi, dell'Opera di Parigi, già in movimento non solo a passi di danza dal 5 di questo ultimo mese del 2019, hanno cantato durante la manifestazione del 17 dicembre contro la riforma delle pensioni "VA PENSIERO" si, proprio quel pensiero che "Le memorie nel petto raccendi, ci favella del tempo che fu!": italianissimo.

Poi il 24 dicembre 2019, quaranta ballerine dell'Opera di Parigi, in tutù, hanno eseguito il Lago dei Cigni di Ciakovskij sui gradini del teatro dell'Opera di Parigi. Alle loro spalle - mostrano le tv francesi - uno striscione che informa: "L'Opera di Parigi è in sciopero" e "La cultura è in pericolo". E' proprio così: i lavoratori del settore pubblico in Francia, tra cui le ballerine del celebre teatro, scioperano contro la riforma che vorrebbe cancellare quaranta sistemi pensionistici di categoria per unificarli in un solo meccanismo a punti. I ballerini dell'Opera parigina possono andare attualmente in pensione a 42 anni, grazie ad una legge che risale al 1698, voluta da re Luigi XIV.

Da noi in Italia, per ritornare a un nostro pensiero in musica, vi racconto che la multietnica Orchestra di Piazza Vittorio, ensemble di musicisti che racchiude tutto il mondo, è tornata ad esplorare proprio con con uno dei più celebri cori del repertorio operistico, il “Va’ pensiero” del terzo atto del Nabucco di Giuseppe Verdi, di cui vi riporto nella prima parte di questo post. E' un video diretto da Francesco Cabras e nello stesso tempo vi dico, per chi non la conoscesse, che l’OPV ha accolto dalla sua nascita oltre 100 musicisti provenienti da ogni parte del mondo e da ambiti musicali differenti, la maggior parte dei quali ha trovato proprio nell’Orchestra un’occasione di riscatto e ha acquisito la cittadinanza italiana.

Tornando alla cultura,da noi avviene anche oggi 26 dicembre 2019 che: "Lorenzo Fioramonti ha consegnato la lettera di dimissioni al premier Giuseppe Conte. Il ministro dell'Istruzione nelle ultime settimane aveva più volte lamentato la mancanza di fondi per la scuola e l'università in manovra".

Per concludere anche questo 2019 in Rete, va un pensiero a quanto disse Sandro Pertini nel suo Messaggio di fine anno agli Italiani, nel 1981: "Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo".
Doriana Goracci

 

 

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