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La crisi provoca tre suicidi nelle Marche: una coppia e il fratello di lei

A Civitanova Marche una coppia di coniugi si suicida. È la notizia appresa oggi che torna a far riflettere sulle cause di tale sofferenza. Non per amore, non per tradimento, non per separazione, ma per la crisi.

Lui di 62 anni, lei di 68, si sono impiccati perché non riuscivano ad andare avanti. L'affitto era troppo alto per i due, che vivevano con la modestissima pensione di lei, dal momento che Roberto Dionisi, questo il nome dell'uomo, non riceveva trattamento pensionistico dalla ditta calzaturiera per cui lavorava.


I corpi sono stati trovati stamattina in via Calatafimi, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri diretti dal capitano Domenico Candelli, la coppia non avrebbe figli e si cerca di rintracciare i parenti più prossimi.

L'allarme è stato dato dai vicini che avendo trovato la porta del garage aperta hanno subito contattato le autorità di competenza, le quali, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Finora niente biglietti rilasciati dai due che spieghino il gesto estremo.

E la tragedia si triplica alla notizia riportata da Il Resto del Carlino, del suicidio del fratello di lei, Giuseppe Sopranzi di 73 anni, che abitava nell'appartamento adiacente a quello di sua sorella. Subito dopo esser venuto a conoscenza della morte della sorella e del cognato, non ha retto il dolore e si è gettato dal porto. Il corpo è stato ritrovato nelle acque del molo sud di Civitanova.

Un dolore enorme per i motivi che abbiamo imparato, purtroppo, a conoscere. 

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