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La Roma dei quattro Papi

Come se due Papi non bastassero, ecco che la settimana appena iniziata ne propone altri due.

Per un totale fantasmagorico di ben quattro Papi (un poker mai visto prima) che occuperanno compulsivamente ogni organo di stampa e ogni canale TV per ore, quotidianamente.

I due Papi vivi celebreranno i due Papi defunti, e beatificati in contemporanea. I due viventi saranno insieme? O anche in questo caso il Papa emerito deve stare un po’ nell’ombra per non offuscare la presenza mediatica del Papa in vigore? Non si sa.

Dei due defunti, uno è il “Papa buono” Giovanni XXIII e l’altro, il Papa polacco, Giovanni Paolo II - alias il "Santo Subito" - la cui santificazione era stata decretata a furor di popolo nel giorno stesso dei suoi funerali.

Parlare di evento spirituale può essere legittimo per i fedeli a tutto tondo, ma, visto con gli occhi disincantati di chi la fede non ce l'ha e comunque pensa che sia altra cosa da questa baraonda, l’avvenimento appare manifestamente politico per un verso, e commercialmente terra-terra dall’altro.

Politico per la manifesta volontà del Papa argentino di smorzare le tendenze opposte e contrastanti che si erano manifestate da tempo in Vaticano, ma che negli ultimi tempi del vicariato di Ratzinger avevano assunto toni e modalità decisamente tendenti all’incontrollabile.

Basta ricordarsi dei “corvi”, delle “lobby gay”, delle trame ricattatorie (oltre che degli intrighi tutt’altro che trasparenti della banca vaticana) e delle misteriose morti fra le guardie svizzere. E non ultimo - certamente non ultimo - lo scandalo internazionale sulla reticenza delle gerarchie ecclestastiche in merito alle decine di casi di preti pedofili e alle migliaia di testimonianze sugli abusi di minori. Reticenza che nel corso degli anni ha prodotto danni incalcolabili nei corpi e nella psiche delle vittime, aumentate a dismisura per la criminale prassi di trasferire i pedofili da una diocesi all’altra anziché nelle patrie galere come avrebbe dovuto essere.

Di tutto ciò, misteriosamente, non si parla più da quando Bergoglio è salito al soglio di Pietro, ma quale migliore occasione per sanare le ferite di Santa Madre Chiesa della santificazione del Papa "Buono" - quello che fondò il nuovo Umanesimo del Concilio Vaticano II - e quella del Papa Militante che lo affossò, avendo privilegiato la Chiesa combattente e trionfante a quella modesta e dialogante (a costo di affacciarsi al balcone a fianco di Pinochet) ?

E chi meglio delll'autodefinitosi "furbo", il gesuita travestito da sempliciotto francescano, poteva gestire un evento simile ? Chi se non quello che ricorda a tutti la bellezza della Chiesa povera, proprio mentre l'ex segretario di Stato, cardinal Bertone sta finalmente per prendere possesso del suo mega attico ristrutturato da 600 metri quadrati (seicento!), con terrazza da 100 metri panoramica sul cuore di Roma, anziché di un più modesto trilocale in affitto alla Garbatella ? (e magari ricordiamoci al momento di firmare l'otto per mille che il patrimonio immobiliare globale della Chiesa è stimato in 2mila miliardi di euro, in lire sarebbero quattro milioni di miliardi, più o meno; solo in Italia il 20% dell'intero patrimonio immobiliare nazionale).

E quando, se non ora che accanto al finto bonaccione "venuto dalla fine del mondo", occhieggia il fine teologo del discorso di Ratisbona, quello che non smette di predicare che Fede e Ragione possono benissimo andare d'amore e d'accordo, purché la si smetta di de-ellenizzare il cristianesimo ?

Ma nella settimana del Quadrumpapato non è trascurabile anche l’aspetto folkloristico-commerciale che vedrà un milione di pellegrini radunarsi a Roma per l'avvenimento clou domenicale. Nel frattempo sono organizzate messe in tutte le lingue nelle chiese che per l’occasione osserveranno un orario non-stop fino a tarda notte.

Organizzata anche la rimozione delle auto in sosta vietata (che sarà un vero dramma per i romani), lo spostamento dei cassonetti per l'immondizia (altro dramma) e una pulizia extra dei marciapiedi, che invece certamente non nuocerà alle strade parecchio bistrattate della capitale. A chi toccheranno i costi non si sa, ma si suppone che un certo tornaconto ce l'abbia anche l'amministrazione capitolina non fosse altro che per la tassa d'ingresso in città dei torpedoni con i fedeli.

Il merchandising furoreggia già da tempo con risvolti decisamente pacchiani (i libri a copertina “scultorata” con l’effige dei Papi in via di santificazione sono quanto di più inguardabile apparso sugli scaffali delle librerie dopo l’uso delle copertine iridescenti in stile "Guiness dei primati"). 

Paccottiglia papista a ruota libera quindi, ma - accanto ai pochi duri e puri (quelli che ancora dicono che non fu dio a creare l'uomo, ma l'uomo a creare dio) - non manca lo sberleffo irriverente della satira che aggiunge un paio di parolette alla pubblicità dei due tomi di biografia apparsa seriosamente su un quotidiano italiano.

La sintesi tranchant, implacabile - qui riproposta - riassume bene la sensazione che molto italiani vivranno (e già vivono) in questa settimana, magari senza dirlo ad alta voce, mentre un numero imprecisato di entusiasti, moltiplicati a dismisura dalle coperture televisive, si inebrieranno festosi e commossi nella loro personale overdose di spiritualità surreale.

Avanti signori, occasione imperdibile; ce n'è per tutti i gusti nella Roma dei Quattro Papi.

 

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