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La Champions delle italiane: Pazza Roma spaventa il Chelsea, la Juventus supera a fatica lo Sporting. Il Napoli a testa alta ma rischia

Inizio da incubo, finale da sogno. Il mercoledì delle italiane in Champions è ricco di emozioni.
La Roma di Di Francesco sorprende i campioni d'Inghilterra rimontando da 2-0 a 2-3 grazie a una doppietta sensazionale di Edin Dzeko e una prestazione di alto livello di Kolarov, compagni di squadra al Manchester City che hanno già calcato in un recente passato i campi della Premier League. Hazard salva la faccia ai londinesi riportando in parità il match a 15 minuti dalla fine. L'Atletico di Simeone rimane bloccato in Azerbaijan, favorendo così i giallorossi sempre più soli al secondo posto.
Serata non facile neanche per la Juventus di Allegri, poco brillante dopo l'inaspettato ko interno in campionato con la Lazio.
La stanchezza si fa sentire, lo Sporting passa in vantaggio alla prima occasione.
Pjanic risolve come sempre con la pennellata d'artista su calcio piazziato. Un deludente Sturaro lascia il posto a Douglas Costa autore dell'assist decisivo sulla testa di Mario Mandzukic che fa esplodere l'Allienz Stadium al 80' minuto. Vittoria di misura, secondo posto alle spalle del Barcellona nonostante tutto. I bianconeri tornano a sorridere.

 

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@Corriere dello Sport

Una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Questo è il resoconto delle italiane nel terzo turno di Champions League
Più equilibrati di così non si può. Si inizia dal Napoli ospite del Manchester City capolista in Premier, nell'insidioso Etihad Stadium.
Anche qui l'inizio non è dei migliori. I partenopei costretti ad inseguire il doppio svantaggio iniziale. Non basta il coraggio e l'orgoglio per strappare un punto ai Citizens di Guardiola in testa a punteggio pieno. La classifica è da tener d'occhio, il Napoli deve rincorrere la seconda postazione occupata dagli ucraini dello Shakhtar Donetsk, in vantaggio anche nello scontro
diretto.

Ieri sera, l'attesa seconda parte che vedeva in scena le restanti forze nostrane, Juventus e Roma.
Sulla carta, i campioni d'italia favoriti sui portoghesi dello Sporting, malgrado la fragorosa caduta in campionato con la Lazio. Una sconfitta che ha fatto crollare il fortino casalingo dopo ben 782 giorni.
Eppure le scorie rimangono nella testa dei calciatori di Massimiliano Allegri, superficiali in larghi tratti e sicuramente poco brillanti.
Un rendimento insolito, specie negli incontri interni, che porta l'inaspettato sorpasso dei portoghesi dopo appena 12 minuti, su rete di Martins, deviazione fortuita deliziata da un tocco involontario di Alex Sandro.
Tutto da rifare, la pressione soffoca i bianconeri, imprecisi su ogni fronte, i movimenti senza palla, il gioco fluido richiesto da Allegri non si vede in alcun modo. Manovra macchinosa che produce 4 tiri nello specchio della porta su 9 complessivi.
Uno dei quattro è quello di Miralem Pjanic, infallibile su calcio piazzato. La Juventus risale la china e ricomincia da capo.
Rientrati negli spogliatoi, il secondo tempo ricomincia con lo stesso copione. Sporting in attesa dell'errore e pronto a ripartire, Juventus visuale ancora appannata. La mossa vincente avviene finalmente al 84' minuto, un pessimo Sturaro lascia il campo per Douglas Costa, che al primo pallone toccato fornisce l'assist vincente sulla testa del croato Mario Mandzukic
Il boato dell'Allianz, il sospiro di sollievo quasi stroncato da un pareggio tragico all'orizzonte. Sorte che diventa quasi reale, nell'ultima occasione capitata sui piedi degli ospiti, un cross che taglia tutta l'area dove l'attaccante ex Roma, Seydou Doumbia, bomber nelle coppe europee, non riesce a mettere dentro a portiere battuto. Allegri si sfoga a suo modo, per cancellare i demoni che lo assalivano fino a pochi secondi prima dell'ingresso del brasiliano acquistato quest'estate dal Bayern Monaco.

Allo Stamford Bridge di Londra, invece, arriva la Roma di Eusebio Di Francesco.
Formazione a secco di vittorie in Inghilterra, un tabù pesante da sfatare il prima possibile.
L'avvio è più che promettente, la Roma mette paura al Chelsea con una grande azione individuale di Perotti, pallone di poco alto dai pali difesi da Courtois. Non basta il 65% di possesso in palla, una media invidiabile per qualsiasi formazione ospite dei blues, David Luiz su rimpallo fortuito di Juan Jesus, unica nota stonata della serata giallorossa, manda in rete il brasiliano grazie a una conclusione di precisione dai 25 metri. 
La Roma è sotto al 11' minuto, il malumore salta fuori all'improvviso.


Gli uomini di Di Francesco reagiscono positivamente, il Chelsea non sembra prendere in mano più di tanto il match.
Il 3-4-3 di Conte, è un assetto pronto a colpire in ripartenza. Al 37' infatti, altro contropiede finalizzato alla perfezione, Eden Hazard insacca il raddoppio degli inglesi.
Sembra finita, la Roma è sotto un treno, i tifosi nella curva ospite non smettono di cantare. 
Il Chelsea però si addormenta, e lascia l'iniziata a Kolarov sulla corsia di sinistra.
Conclusione alla sua maniera, potente e precisa, leggermente deviata. Questa volta il muro Courtois non può nulla.
Tornano i sorrisi, tornano i buoni propositi, i giallorossi a -1 con altri 45 minuti davanti, Conte è preoccupato.
Nulla da recriminare per Di Francesco, forse le situazioni dei due gol subiti, ma la Roma non è mai stata così bene in Inghilterra.
Come Edin Dzeko, che da ex Manchester City non era mai riuscito a segnare al Chelsea
Un desiderio che si realizza, proprio nel suo centesimo gol in maglia giallorossa. Una rete sensazionale, tifosi londinesi ammutoliti dal tiro al volo del bosniaco. 
Ora si può credere nel miracolo, la Roma è superiore sul campo, parlano le statistiche.
Kolarov è imprendibile sulla fascia, Bakayoko non lo vede neanche con il binocolo. 
Dai piedi del serbo parte l'assist che favorisce il colpo di testa di Dzeko per il clamoroso 2-3.
Missione completata, lo Stamford Bridge è ormai in tinte giallorosse. Pubblico incredulo, i campioni d'inghilterra subiscono una rimonta inaspettata dal 2-0 al 2-3. 
L'obiettivo per i giallorossi, è resistere. Il Chelsea si riversa in avanti alla disperata e trova il gol del pareggio 5 minuti più tardi.
Sempre Eden Hazard, infallibile anche di testa, di certo non la sua specialità.
La partita finisce con un esplosivo 3-3. Qualcosa di impensabile alla vigilia. Di Francesco deve addirittura rimpiangere il pareggio, ma visto che la tradizione inglese non aiuta, un punto può andare bene.
L'Atletico rimane impantanato sullo 0-0 in Azerbaijan, la Roma è sempre più sola al secondo posto e può iniziare a credere in una possibile qualificazione.

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