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 Home page > Tribuna Libera > L’Italia si è rotta... ma è stata mai sana?

L’Italia si è rotta... ma è stata mai sana?

Un caso emblematico: nel mese di gennaio, mia moglie stipula un contratto contro gli infortuni presso la BNP con la consociata Cardif. Tornata a casa, ci accorgiamo di aver fatto una stupidata e prontamente la funzionaria, allertata, ci rassicura dicendoci che "basta fare una raccomandata di recesso". Cosa che facciamo prontamente e, altrettanto prontamente, ci risponde la Cardif, a noi per conoscenza e all'Agenzia di BNP per provvedere ad inserire il recesso, tramite procedura via telematica. Tutto tranquillo, tutto ok, ci dice la funzionaria. 

Questo nel mese di gennaio. A marzo ci vengono addebitate le prime tre rate dell'assicurazione. E qui inizia il calvario, anzi la messa in scena, di un romanzo kafkiano. La funzionaria di banca e la direttrice di Agenzia ci dicono che loro, ormai, non possono fare altro, tutto quello loro consentito lo hanno fatto, anche perché la procedura dal computer non gli permette di fare null'altro. E le settimanali telefonate alla Cardif da parte della funzionaria si risolvono tutte con un "Sarete contattati da un nostro funzionario". 

Altrettanto il numero verde, e le operatrici del Call Center della Cardif mi rispondono che saremo contattati da un funzionario. 

Intanto passano i mesi e puntuali arrivano gli addebiti in Banca.
Provvediamo ad inviare via fax una richiesta di contestazione con richiesta di recesso/revoca e una raccomandata direttamente al servizio Customer Satisfaction di BNP, e a continuare, un giorno sì ed uno no, a telefonare al Call Center e a chiedere appuntamenti con la funzionaria della Banca. 
Alle raccomandate e al fax non riceviamo riscontro, alle telefonate e ai colloqui riceviamo sempre le stesse risposte "Non possiamo fare nulla, sarete contattati da un funzionario".
Intanto gli addebiti continuano a arrivare.

Mi viene il sospetto che questa sia una società fantasma. Una di quelle società di cui esiste solo un Call Center e null'altro. Non sapendo che altro fare, vado al più vicino comando dei Carabinieri per un esposto/denuncia. L'appuntato mi dice, con aria paterna. Sì, possiamo fare, ma non avrete nessun risultato. Non abbiamo carta per le fotocopie, non abbiamo benzina per le pattuglie e questo esposto finirà tra gli altri atti. Non abbiamo personale.

Allora mi rivolgo ad una mia amica, avvocato affermato.
"Sai quanto durano le cause civili? Se non ti fossi amica ti direi procediamo, ma dovrai poi pagare il mio onorario, le spese legali, carta da bollo, ecc ecc. Alla Cardif causa in più causa in meno non fa differenza ed intanto passa l'anno di durata del contratto. Tu avrai pagato il tutto e in più le spese legali. Ti conviene?". 
No, non mi conviene.

Ma non mi rassegno e continuo con le telefonate settimanali, gli incontri con la funzionaria ( siamo diventati amici e ci scambiamo anche le informazioni famigliari, lei ha due bambini piccoli).
Gli addebiti continuano ad arrivare.
Oggi una altra chicca. 

Al Call Center la mia pratica risulta chiusa, non si sa con quale esito.
Ma non è finita. La Cardif ha il numero del mio telefono fisso, due numeri di cellulari, due indirizzi di posta elettronica, uno di posta certificata, l'indirizzo del mio blog, quello di Facebook e di Twitter. E come mi hanno comunicato la chiusura della contestazione? 

Via posta ordinaria. Posta che naturalmente, risulta dispersa, in quanto dopo 20 giorni non ho ricevuto nulla. 

E non posso più nemmeno più rivolgermi al Call Center in quanto non risulta più la mia pratica! Con la funzionaria parliamo dei prodigi dei suoi bambini.

Ed io sono sempre più incazzato... e impotente.

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