• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > L’Italia crollata dopo aver perso 17 anni di occasioni

L’Italia crollata dopo aver perso 17 anni di occasioni

Il tempo attuale è quello che lascia pensare al passato, ai tentativi non tentati di portare l'Italia verso il sentiero virtuoso della riduzione progressiva del debito. Un sistema di ancoraggio all'economie più attente alla corretta gestione dei conti pubblici è naufragato prima ancora che si potesse porre rimedio.

Il governo Berlusconi ha fatto in modo da provocare un aumento del debito in parte per manovre finanziarie del tutto inefficaci ed in parte per una netta diminuzione della crescita, anche in settori tradizionalmente amici del Made in Italy. Il novero dei proclami si è dipanato in maniera inconsulta in questi anni, il presunto genio di Tremonti si è rivelato un illusione, il riordino della cosa pubblica è stato solo un teatrino per spettacoli da saltimbanco di Brunetta, il crinale dello sviluppo non è stato nemmeno intrapreso con buona pace delle magnifiche sorti e progressive che il Ministro dello Sviluppo aveva illustrato. Ci troviamo a guardare al passato dal 1994 ad oggi con la forte sensazione di aver perso 17 anni di occasioni, iniziative e certezze, un tourbillon di ministri, sottosegretari e super esperti non ha influito in nulla, si è dimostrata l'inconsistenza della finanza creativa nei confronti dei fondamentali economici.

Il ruolo del paese si è ridimensionato, il processo di declino di una media potenza quale è l'Italia si è concluso, oggi si può dire che non solo non siamo tra i G7, ma che se non ci fosse il G20 non ci potremmo più sedere a certi tavoli.

Il ruolo di comprimari del nuovo ordine mondiale è già un lontano ricordo, un effimero attimo che si è sciolto come la neve al sole, oggi non serbiamo nulla, nemmeno il prestigio della nostra storia, quella è crollata a Pompei.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares