• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > L’Aquila: il nuovo prefetto

L’Aquila: il nuovo prefetto

Posto vacante, dunque, quello del Questore dell’Aquila. L’ex poliziotto Gabrielli è andato a raggiungere la nomina di vice capo della protezione civile. Vice di Bertolaso. Gli occorrerà qualche mese per imparare bene dal maestro cosa fare. Come agire, come comportarsi. Egli è allievo diligente, ne sono certa. Lo ha ampiemente dimostrato sul territorio aquilano. E per questo è stato premiato. Sta arrivando al suo posto una signora: Maria Rita Iurato. Maroni si è impuntato: la voglio. Nonostante lo stop che le era stato inflitto dal consiglio dei ministri. La signora, infatti, risulta presente nella famosa lista Anemone. All’appunto numero 13 dell’anno 2005. Solo il suo nome e cognome. Null’altro. Un’ombra davvero poco consistente per stigmatizzarla, prima dei dovuti accertamenti degli inquirenti.
 
Pesante, davvero pesante, se vela un ruolo tanto delicato come quello di vigilanza sugli appalti della nostra ricostruzione. Se mai ci sarà. La signora si è occupata sino a ieri di logistica e caserme. Si occuperà dei cittadini soldato. Quelli che non si pongono domande. E obbediscono agli ordini. E ringraziano anche. Quelli con i quali le istituzioni auspicano di avere a che fare. Qui di partecipazione non ne vogliono sentir parlare. Rimandano. Ci sono cose più importanti. Intanto, le ditte che hanno iniziato lentamente a puntellare la nostra città ferita abbandonano il campo. Ci sono 33 milioni di fatture insolute, sui 62 previsti. Hanno fatto di tutto per accaparrarsi l’affidamento dei lavori. Affidamento diretto, senza gara d’appalto. A discrezione del sindaco. Ora fanno marcia indietro. E si pentono.
 
E ogni giorno ne arriva una nuova. A mettere a dura prova i nervi già logori di noi terremotati.
 
Ricordo le richieste che mi giungevano anche sul blog, subito dopo quella notte. Mi si chiedeva un recapito sicuro per i soldi delle donazioni. Io prendevo tempo. Dicevo di aspettare. Dicevo che sarebbe stato meglio individuare delle persone realmente bisognose, piuttosto che inviare sms o danaro alle istituzioni. Molti mi hanno anche scritto piccati. Mi accusavano di non interessarmi alla cosa. Io non ho voluto assumermi la responsabilità di fare nomi. Ebbene, oggi si scopre che la Regione Abruzzo ha deciso di erogare al comune di Chieti, territorio non interessato dal terremoto, parte dei soldi che gli Italiani hanno inviato quale aiuto per l’emergenza. Per attività musicali, cinematografiche, sportive e, più genericamente, culturali. Quasi 11 milioni che provengono dalle vostre donazioni. Un regalo per il neo eletto sindaco berlusconiano. E per i suoi elettori, ovvio. Il presidente della regione Chiodi si è limitato a dire che le accuse sono una "castroneria". Ma non ha dato spiegazioni di sorta. Qui le spiegazioni sono superflue. Bertolaso ha aperto la strada. Lor signori si adeguano.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares