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Italiani come ratti - Razzismo svizzero contro i lumbard

Se per i lumbard i meridionali sono oggetto di astio e scherno, per gli svizzeri il bersaglio più a tiro sono proprio i lumbard e i piemontesi. E proprio di questi tempi in Svizzera sono apparsi manifesti che accusano gli italiani, definiti e rappresentati come topi, di rubare il lavoro ai locali. Se vi sembra di averla sentita è solo perché la storia ama ripetersi alla noia e in tempo di crisi la Svizzera agli Svizzeri, e la Lombardia ai lombardi, sono il riflesso tipico alle crisi economiche in molte delle aree o dei paesi che vedono scosso il loro benessere.

C'è anche il gruppo su Facebook che insulta i lavoratori transfrontalieri che dall'Italia e dall'Unione vanno a lavorare in Svizzera, e ci sono anche tre pirla con tre costumi da topi con la faccia cattiva (nella foto) che dovrebbero servire a sceneggiare le malvagità degli stranieri ad uso delle menti semplici. Non si fanno mancare niente, nemmeno il sito internet, una vera e propria campagna xenofoba strutturata professionalmente e distribuita attraverso diversi canali, che ha come bersaglio proprio gli italiani che attraversano il confine: “I ratti esistono veramente ¬– sostiene Ferrise –. Inizialmente si muoveranno sui social network. Ma poi li vedremo in giro per le strade. Tra la gente. Agli eventi musicali, alle partite di calcio, al mercato. I ratti invaderanno il Ticino”. Il responsabile dell'agenzia di comunicazione che cura questa schifezza, e che non ha voluto rivelare quale "gruppo" abbia commissionato la campagna, non ci trova nulla di offensivo, dice che: "Un gruppo ci ha chiesto di trovare un’idea originale che portasse i ticinesi ad aprire gli occhi su determinate questioni. Non posso dirvi di più. Segreto professionale. Perché i ratti? Il ratto è qualcosa di spregevole. C’è il concetto di ‘derattizzazione’ dietro tutto ciò".

Il fatto che i topastri da derattizzare abbiano la bandiera italiana sul petto, sembra un'offesa, una minaccia e l'incitamento all'odio contro gli italiani in generale e contro i lombardi in particolare. Senza considerare le inquietanti analogie con gli slogan nazisti del tempo che fu, quando nel Mein Kampf Hitler descriveva il nazismo come: "nemico naturale dell’orrenda infestazione” dei ratti ebrei". La polemica è già partita dal basso, si aspettano a momenti gli assi di briscola. La Lega ticinese ha smentito ogni coinvolgimento in questa campagna e con loro tutta la politica istituzionale. Quale che sia lo scopo della campagna pubblicitaria, politico o commerciale, l'offesa c'è tutta ed è anche peggiore di quella di Bossi che da dei maiali ai romani. Non resta che vedere se il Ministro della Difesa La Russa mostrerà il fiero petto agli alpini che ci danno del topo terrone e se Bossi lancerà i suoi venti milioni di fucili all'assalto del Ticino per difendere l'onore ferito dei lumbard. Avanti i patrioti e i difensori della razza. 

Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

  • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.99) 29 settembre 2010 12:22
    Gian Carlo Zanon

    C’è sempre un sud del mondo per chi è così cretino da credere che avvalersi di una "identità" di appartenenze lo protegga e lo preservi da qualcuno, più cretino di lui, nato più al nord di lui.


    "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
    Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
    Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
    Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
    Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare."


    Bertolt Brecht

    Quando i nazisti finiranno di eliminare gli extracominitari se la prenderanno con quelli più a sud del loro paese e quando avranno finito toccherà a loro.

    Il dilagare della criminalità organizzata nel Nord Italia, negata dalle stesse persone che in paesi come Busto Arsizio pagano vigliaccamente il pizzo, è una vera e propria tragedia.

    Ma è anche una nemesis storica: le stesse persone che sono state trattate come animali dai nordisti ora tornano e li fanno inginocchiare ai loro piedi.

Commenti all'articolo

  • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.99) 29 settembre 2010 12:22
    Gian Carlo Zanon

    C’è sempre un sud del mondo per chi è così cretino da credere che avvalersi di una "identità" di appartenenze lo protegga e lo preservi da qualcuno, più cretino di lui, nato più al nord di lui.


    "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
    Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
    Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
    Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
    Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare."


    Bertolt Brecht

    Quando i nazisti finiranno di eliminare gli extracominitari se la prenderanno con quelli più a sud del loro paese e quando avranno finito toccherà a loro.

    Il dilagare della criminalità organizzata nel Nord Italia, negata dalle stesse persone che in paesi come Busto Arsizio pagano vigliaccamente il pizzo, è una vera e propria tragedia.

    Ma è anche una nemesis storica: le stesse persone che sono state trattate come animali dai nordisti ora tornano e li fanno inginocchiare ai loro piedi.

  • Di pv21 (---.---.---.69) 3 ottobre 2010 19:53

    Trovate le 3+1 scimmiette padane. Una "non vede" i simboli della Lega che tappezzano la scuola di Adro. Una "non sente" i richiami Istituzionali e del Capo. Una "non parla" con la stampa e le tv. Più 1 che "non conta" di pagare i costi di tanta bella pensata. Sono tutti Lanci in caduta libera destinati a solleticare il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione mediatica ...

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