• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Italia-Libia: quel memorandum che non va rinnovato

Italia-Libia: quel memorandum che non va rinnovato

Il 2 novembre, se il governo italiano non interverrà per annullarlo, verrà automaticamente rinnovato il Memorandum con la Libia, cioè quegli accordi, generosamente finanziati dal nostro paese, che prevedono anche l’intervento della guardia costiera libica per fermare e riportare sulla terraferma i migranti imbarcati che tentano di raggiungere le nostre coste.

L’orrore dei centri di detenzione in cui vengono rinchiusi i migranti intercettati – diversi dei quali si trovano proprio sulla linea del fronte della battaglia per Tripoli – è stato ormai ampiamente documentato: torture, violenze, stupri e altre vessazioni finalizzate a calpestarne i diritti e la dignità di esseri umani.

Tutto ciò, unito alla narrazione ostile e al contrasto, anche sul piano giudiziario, nei confronti delle Ong che fanno salvataggi in mare, ha comportato un aumento esponenziale di morti nel Mediterraneo centrale, che ormai è diventata la rotta più pericolosa per i migranti in fuga.

Domani a Roma, alle 12 presso l’Hotel delle Nazioni, il Tavolo Asilo – formato dalle maggiori organizzazioni che si occupano dei diritti dei migranti, terrà una conferenza stampa per presentare il testo della lettera aperta che sarà inviata al governo italiano per chiedere di non rinnovare il Memorandum.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità