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Ischia, un mare di guai

Ischia - PROVA VIDEO
 
Nell’”isola verde”, come la chiamano affettuosamente gli abitanti, l’estate scorsa, si rompe uno dei 4 cavi ad alta tensione che alimentano la cabina di trasformazione dell’Enel… una centrale, come viene definita semplicisticamente.


L’Enel ammette la rottura, interviene per riparare il cavo, ma durante le operazioni di ripristino si registra una continua fuoriuscita di olio, che è contenuto nel cavo, funziona da isolante e serve per mantenerlo a pressione. L’azienda ammette anche la perdita di olio. Ma dov’è il nodo? 33 giorni dopo la rottura, l’Agenzia regionale per l’ambiente della Campania preleva, in quello stesso tratto di mare, un campione di acqua. I risultati sono chiarissimi: vengono rilevati valori di Policlorobifenili, una sostanza cancerogena e altamente tossica, 186 volte superiori ai limiti fissati dalla legge.

L’area, pero’, non viene bonificata, i turisti continuano a bagnarsi in quelle acque e i pescatori buttano le reti, ignari di tutto. Chi doveva intervenire e non l’ha fatto? E soprattutto perche’? Capitaneria di Porto, Comune di Lacco Ameno, Asl di NA2… Tra chi nega di aver ricevuto i risultati delle analisi e chi temeva di mettere a rischio l’intera stagione turistica, abbiamo cercato di capire dove fossero le responsabilità e le menzogne, e se è possibile stabilire un rapporto di causa-effetto tra la rottura del cavo Enel di giugno e le sostanze inquinanti trovate a luglio.

VIDEO Ischia, un mare di guai

Questa l’ottima inchiesta realizzata da Flavia Paone per Rainews24 in onda in questi giorni e disponibile anche in video on-line sul sito di rainews24
Mi sento di ringraziare a nome di tutti gli isolani che hanno a cuore la loro salute e il loro territorio Rainews24 e Flavia Paone per aver rotto, dopo Il Salvagente con la carta stampata, il muro di silenzio dei mezzi di informazione della terraferma.

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