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Irlanda, sistematici abusi sui minori nelle istituzioni cattoliche

E’ curioso che la chiesa cattolica, una delle istituzioni al mondo che maggioramente ostacola i diritti degli omosessuali adulti e consenzienti, sia invece la singola organizzazione che negli anni e nel mondo ha maggiormente coperto abusi e molestie di uomini adulti su bambini e bambine. In Irlanda è appena uscito il rapporto di una commissione d’inchiesta che denuncia esplicitamente come la locale chiesa cattolica abbia coperto e nascosto pestaggi e abusi sessuali su migliaia di minori. 

Sono almeno 2500 le vittime di violenze avvenute tra gli anni 40 e gli anni 80 nelle scuole gestite da preti e suore irlandesi. La maggior parte dei colpevoli ormai sono morti e non saranno mai puniti, ma per anni il Vaticano, pur sapendo quello che accadeva, ha coperto queste violenze e aiutato i pedofili a sfuggire la giustizia. 

E non è certo l’unico caso: in Italia si scoprono nuovi casi continuamente. Un sacerdote di una parrocchia vicino Brescia è appena stato condannato in primo grado a sette anni e mezzo di carcere, anche se la Curia e i parrocchiani continuano a sostenere la sua innocenza. Recentemente si sono scoperti abusi su ragazzi sordi di un istituto di Verona continuati fino al 1984. Sono solo due dei molti casi venuti alla luce nel nostro paese negli ultimi anni. In Alaska e in Canada negli ultimi anni è scoppiato un altro scandalo: fino agli anni 70 i bambini eschimesi mandati nelle scuole cattoliche venivano sistematicamente molestati da preti che la chiesa aveva cacciato da altre parrocchie perchè sospettati di pedofilia. Ormai i casi venuti alla luce sono decine di migliaia in tutto il mondo perchè il vaso di Pandora è stato scoperchiato e le vittime hanno iniziato a denunciare sistematicamente quello che hanno subito. 

Nel 2004 la conferenza episcopale americana ha rilevato che dal 1950 al 2002 il 4% dei preti americani è stato accusato di molestie sessuali. E’ una percentuale relativamente piccola rispetto al totale del clero ma comunqueenorme rispetto all’incidenza di pedofili tra la popolazione laica. Ma ciò che ha veramente aggravato il fenomeno è stato il fatto che le gerarchie ecclesiastiche avevano la tendenza a coprire i pedofili, a limitarsi a trasferirli di sede se c’erano sospetti, a evitare le denunce. 



Il problema chiaramente è esistito e anche se la chiesa cattolica americana nel 2002 ha inaugurato una politica di tolleranza zero contro i pedofili nel clero e il papa recentemente in Australia ha condannato la pedofilia e chiesto scusa per i crimini passati, solo nel corso dei prossimi anni si vedrà se le cose sono davvero cambiate. 

E’ vero che il luogo dove è maggiore l’incidenza della pedofilia sono pur sempre le famiglie, ma è altrettanto chiaro che almeno fino a pochi anni fa le istituzioni e le scuole cattoliche sono state oggettivamente il secondo luogo più pericoloso per i minorenni. Probabilmente non sarebbe stato così se la chiesa avesse agito con più decisione contro i pedofili nei suoi ranghi, ad esempio denunciandoli alla magistratura.

Se un numero così alto di casi fosse venuto alla luce in una confessione religiosa minore nel mondo si sarebbe scatenata una tale campagna mediatica contro di essa da distruggerla. Ma la chiesa cattolica resiste da 2000 anni e se l’è sempre cavata chiedendo scusa a posteriori. 

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