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Intervista a Valentino Marra

Valentino Marra è uno dei più interessant i esponenti dell’arte italiana


Valentino, quali sono state le scuole che hai frequentato?
Mi sono diplomato all’istituto statale d’arte “G.Toma” di Galatina (Le) e successivamente ho frequentato l’accademia di belle arti di Lecce
 
Cosa ne pensi dell’insegnamento all’interno delle scuole, paragonandolo all’insegnamento che tu hai ricevuto?
Oggi le scuole sono molto più preparate, possono aiutare a raggiungere una giusta interpretazione dell’arte, confrontarsi poi è stimolante; indispensabile è anche la sperimentazione per crescere; ma per emergere poi bisogna attingere e scavare nel proprio animo, per evitare di sprecare quel dono chiamato talento.
 
Quando e come sei riuscito a farti conoscere?
Quando io ho conosciuto me stesso; perché penso che solo con la coscienza di se stessi gli altri potranno finalmente accorgersi di noi.
Ero al "festival della filosofia" e ascoltavo un simposio sulla teoria "spazio tempo" ed è li che ho trovato l’anello mancante... Quando ho una buona idea non aspetto, non prendo tempo, non rimando ma voglio trasformare subito in realtà... Scalpito per arrivare ad un risultato; poi sono arrivate "le facce"; un "quadro-istante" dove il tempo si ferma in un fotogramma che mostra le emozioni più profonde e segrete di tutti noi.
 

C’è un luogo in cui hai esposto che ti è rimasto particolarmente impresso?
Ogni luogo per me è stato una forte emozione, fatta spesso di incontri straordinari. Ma sento, oggi come ieri, una forte tenzione, quando penso a quel convento dei domenicani dove le emozioni sfioravano la pelle, in una cornice come Lecce, città del barocco; esponevo "il tempo e la coscienza dell’istante", una personale nella mia terra, con migliaia di persone che scattavano foto ricordo davanti alle mie tele; indimenticabile.
 
Riguardo le opere, invece, sarebbe banale chiederti qual è la tua preferita in quanto, almeno penso, per un artista è quasi sempre l’ultima... Vorrei chiederti invece se ti è mai successo di realizzare un’opera, magari su commissione, in cui non ti sei trovato...
Ovvio che la mia tela preferita è quel fotogramma scattato nella mia mente di quel tempo che vivrò domani e che mostro ogni giorno in un attimo eterno.
Non è facile trovarsi in un’opera su commissione; ma la passione per l’arte e la devozione che ho per la pittura antica è cosi grande che sono loro grato per quel continuo divenire.
 
Vuoi parlarci delle mostre in cui esporrai in futuro?
Sto preparando delle mostre. La più imminente sarà a Campione d’Italia con data ancora da definire.
 
Poi cosa ne pensi delle visioni poetiche e del rapporto collaborativo e di amicizia con Alessandro Vettori...
Ammiro molto il lavoro di Alessandro Vettori e le sue"visioni poetiche". La collaborazione tra artisti che si stimano

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