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 Home page > Tribuna Libera > Insulti a Kyenge: inutile la sterile indignazione generale

Insulti a Kyenge: inutile la sterile indignazione generale

Si moltiplicano gli insulti contro la ministra per l'Integrazione, Cécile Kyenge. Prima Roberto Calderoli adesso un assessore leghista (su Facebook), insistono nello scagliare offese gratuite quanto inopportune contro la ministra di colore.

Non è una novità: sono decenni oramai che lo staff della Lega Nord si permette di utilizzare toni razzisti contro avversari politici scomodi. Calderoli, in genere, è l'esecutore materiale, ma il mandante va ricercato nel cuore pulsante dell'elettorato leghista, che in fondo gradisce tali spropositi.

La politica e la carta stampata s'indignano sempre con varie reprimende e invettive, ma in sostanza non accade nulla e i leghisti possono continuare indisturbati ad ostentare le loro ideologie discriminatorie.

Inutile e logorroica quindi l'indignazione generale, se poi la stessa risulta sterile nella scelta dei provvedimenti da applicare per arginare la deriva razziale.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.216) 20 luglio 2013 07:37

    Mi permetto di far notare che la responsabilità non è del ministro kyenge, ma di Letta che l’ ha nominata, poiché non credo che cosi si dava al governo,una parvenza di globalizzazione. L’ Italia non è ancora al livello di altri paesi più progreditii; siamo ancora, "MOLTO MOLTO PROVINCIALI".

    Gli effetti si sono manifestati abbondantemente.
    Domanda: era proprio necessario nominare questa oculista, come anche la Idem, così da scatenare malcontento e speculazione?
    Saremo anche un popolo intelligente e con molta storia alle spalle; ma siamo anche un po "COGLIONI", ci facciamo mettere i piedi in testa da tutti, da Kazaki prima poi dagli americani con la fuga di Seldon-Lady, mentre abbiamo servito in un piatto d’ argento i mostri lagunari agli indiani. 
    CHE PAESE E CHE DIRIGENTI!!!!! e noi li votiamo.
    Caio tribuno.
  • Di (---.---.---.64) 20 luglio 2013 14:15

    Mi permetto di far notare che la responsabilità non è del ministro kyenge, ma di Letta che l’ ha nominata, poiché non credo che cosi si dava al governo,una parvenza di globalizzazione. L’ Italia non è ancora al livello di altri paesi più progreditii; siamo ancora, "MOLTO MOLTO PROVINCIALI".

    Assolutamente vero, non siamo ai livelli di civiltà dei paesi più progrediti, ma abbiamo la presunzione di esserlo. Una delle caratteristiche del razzismo italiano è che chi lamenta la presenza di immigrati sul suolo italico ne parla come se si fosse arrivati ad un eccesso... che prima si era tolleranti però questi extracomunitari hanno esagerato. La realtà è che il razzismo è iniziato non appena in Italia si sono verificati i flussi migratori comuni ad altri stati europei e che la tolleranza cui si fa riferimento era virtuale, un autoincensamento non messo alla prova dei fatti. Perché quando la presenza di immigrati è diventata realtà, immediatamente è scattato il razzismo e il fastidio.

    Gli effetti si sono manifestati abbondantemente.
    Domanda: era proprio necessario nominare questa oculista, come anche la Idem, così da scatenare malcontento e speculazione?

    Certo che si. Altrimenti quando diventiamo progrediti come gli altri stati europei? Mica avverrà per dono divino o intervento marziano, all’improvviso. Questi cambiamenti avvengono proprio quando gli extracomunitari iniziano ad avere ruoli nella società civile e non è un caso che, proprio per l’importanza della cosa, vengano pesantemente osteggiati dalla parte razzista della popolazione.

    La nostra ministra sta pagando in prima persona una battaglia di civiltà. Viene paragonata ad un orango ma è lei, in questo momento, a svolgere un ruolo di educazione alla civiltà nel nostro paese e dovremmo esserle grati, perché fare da tiro al bersaglio solo perché il nostro paese è fondamentalmente razzista è ruolo ingrato.

    Giusto così, che si sappia cosa è l’Italia. Che i leghisti strepitino, che ci sia scandalo e indignazione. Saranno solo meno presentabili politicamente. Il resto dell’europa ci guarda. Nascondiamo la polvere sotto al tappeto?
  • Di (---.---.---.251) 21 luglio 2013 13:20

    ministro dell’integrazione ? ma lasciamo li’ di rompere i coglioni .

    AVREMMO SICURAMENTE PIU’ BISOGNO DI UN MINISTERO CHE SI OCCUPI DEL FUTURO DEI GIOVANI ITALIANI ( NON COME IL PRECEDENTE MINISTRERO DELLA GIOVENTU’ CHE SI FACEVA SOLO PUGNETTE ) GIOVANI COSA CAZZO ASPETTATE A SVEGLIARVI ?IL GIORNO CHE NON CI SARANNO PIU’ I VOSTRI GENITORI AD AIUTARVI MORIRETE DI INEDIA......................................................... E FAME.

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