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Inside Magritte: avvolti dalle emozioni

Si potrà visitare dal 9 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019 alla Fabbrica del Vapore di Milano: un percorso espositivo multimediale, un’esperienza sensoriale tra reale e imaginario che può essere arricchito anche con la realtà virtuale, grazie agli Oculus VR.

Ceci n’est pas une exposition”. E non potrebbe essere altrimenti trattandosi di Magritte, il pittore visionario, tra i maggiori esponenti del surrealismo.
“Inside Magritte” è un percorso espositivo multimediale nel quale ci si potrà immergere dal 9 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019 alla Fabbrica del Vapore di Milano. Orari e costi di ingresso sono sul sito della manifestazione.

Per la curatrice Julie Waseige, storica dell’arte belga, non deve essere stato facile scegliere 160 opere tra le 1500 realizzate da René Magritte. Ma vi assicuro che ha fatto un ottimo lavoro. È la prima volta che viene realizzata una mostra digitale e multisensoriale dedicata al Maestro del surrealismo.
«Magritte – ha spiegato Waseige – si è preoccupato di liberare le sue operare da ogni carico emozionale, riteneva che è il visitatore a interpretarli e a far rivivere le emozioni quando guarda il quadro. Per questo la scelta dei brani musicali è istintivamente ricaduta su Erik Satie. Caratterizzata da uno spettro di neutralità, la sua musica si oppone alle convenzioni romantiche che ponevano in primo piano l’espressione delle emozioni. A questo si aggiungono alcuni brini di Maurice Ravel, Gabriel Fauré e Claude Debussy».


Il visitatore viene accolto da una sezione introduttiva nella Sala Visual in cui può approfondire le tappe dell’avventura artistica di René Magritte: suggestioni iconiche e pillole biografiche trasmesse da oltre 20 monitor.
Il flusso continuo di immagini della Sala Immersiva è il cuore dell’esperienza: sui maxischermi ad altissima definizione prende vita l’universo pittorico dell’autore suddiviso in otto capitoli. Un viaggio che attraversa tutti i momenti pittorici: dalle prime opere surrealiste fino al periodo postbellico passando per la Parigi degli anni ’20 del secolo scorso. In un’unica “experience-room”, il visitatore può vivere per 50 minuti un’esperienza immersiva a 360 gradi che coinvolge lo spazio senza soluzione di continuità: dalle pareti al pavimento le immagini delle opere diventano un unico flusso di sogno, di forme fluide e smaterializzate in motivi evocativi di Magritte. Molto suggestiva la primavera con una cascata di fiori ovunque che dà la sensazione di camminare su un pavimento in movimento. Il percorso si snoda in un magico caleidoscopio di segni e figure potenziate anche dagli specchi. E per ampliare ancora le sensazioni, la realtà 3D con gli Ocolus VR, sviluppata in esclusiva dal team di Crossmedia Group guidato dall’artista Cunhui Luo.

Il nuovo format espositivo è promosso dal Comune di Milano, ideato e firmato da Crossmedia Group- Hepco insieme a 24ORE Cultura che coproducono la tappa milanese per la regia di The Fake Factory, con la consulenza scientifica della Succession Magritte di Bruxelles.
Dal punto di vista strettamente tecnologico, Canon è il Digital Imaging Partner con i suoi videoproiettori di ultima generazione.

Sento già le solite voci bofonchiare “ma non ci sono i quadri”. Vero, è un altro modo di approcciare l’artista, di entrare nel suo mondo, nelle sue visioni. E, a mio avviso, nulla toglie ai musei e alle mostre tradizionali, è complementare, amplia la possibilità di conoscere e di gustare le opere, favorendo una comunione attiva e dinamica.
Ma le parole non riescono a rendere quello che gli occhi vedono e i sensi percepiscono a “Inside Magritte”, quindi non vi resta che immergervi nella “non-mostra”.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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