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#Indivisibili - La proposta del Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti alla manifestazione antirazzista del 10 novembre

Indivisibili è il percorso scelto da 350 Associazioni, Movimenti, Centri Sociali, Partiti, Sindacati, Comuni e Sindaci, con autobus da 60 città. Sono i dati organizzativi della manifestazione nazionale convocata a Roma, sabato, 10 novembre 2018. Uniti e solidali contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini. Questi i temi, sui quale, decine di migliaia di persone scenderanno in piazza.

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#INDIVISIBILI assemblea nazionale 14 ottobre a Roma

Ritiro immediato del decreto immigrazione e sicurezza. No al disegno di legge Pillon. Accoglienza e regolarizzazione per tutti. Solidarietà e libertà per Mimmo Lucano. Giù le mani da Riace e dalle Ong. Contro l’esclusione sociale. No a respingimenti, espulsioni, sgomberi. Contro razzismo dilagante, minaccia fascista, violenza sulle donne, omofobia e ogni tipo di discriminazione.

Con il decreto sull'immigrazione voluto dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini siamo entrati in una autentica emergenza: negati diritti e democrazia, negata l'accoglienza. Il razzismo è diventato argomento per guadagnare consenso elettorale. Sono questi alcuni dei concetti ribaditi da numerosi interventi fatti nelle assemblee che hanno portato ad organizzare l'imminente manifestazione.

Se guardiamo il mondo con gli occhi e nelle scarpe di un cittadino Rom, Sinti, Caminanti (RSC), Manuche, Kalè, ci accorgiamo, che questa emergenza è in corso da ottanta anni. Nel 1938, lo Stato Italiano varò le leggi razziali. La prima persona arrestata, per effetto di queste leggi, fu una giovane donna di etnia Rom. Abitava a Pisa insieme alla sua famiglia. Il suo nome è Milka Goman: venne deportata in un campo di concentramento ad Agnone, nel Molise.

Nel giro di soli sette anni, in Italia ed in tutta Europa, centinaia di migliaia di cittadini RSC vennero arrestati, deportati, sterminati nei campi istituiti dal razzismo divenuto Stato: Nazismo e Fascismo. Storie e memorie ancora oggi largamente sconosciute. Ad oggi ancora nessuna scusa da parte dello Stato Italiano per questo crimine contro l'umanità, nessun processo, nessun risarcimento. Nessun Tribunale Internazionale ha mai riconosciuto che il 70% dei cittadini RSC, presenti in Italia ed Europa, furono letteralmente e fisicamente annientati dal razzismo.

Un crimine non processato e mai arrestato è un crimine che si è perpetrato nei decenni a seguire: sono decine e decine i nostri bambini uccisi dalle molotov, da attentati di matrice razzista, da roghi, pogrom, dal freddo e dall'esclusione sociale. L'Italia ha rinchiuso per decenni e continua a rinchiudere decine di migliaia di persone in luoghi di isolamento ed autentico apartheid: “i campi”.

A Roma, il “campo” di Castel Romano, dove abitano più di 1000 cittadini, teatro dei crimini commessi da mafia capitale è chiamato, dai residenti la “auschwitz italiana”. Un luogo dove ogni mese, da anni, muore un cittadino residente a causa di malattie, di tumori, leucemie: scabbia e leptospirosi sono tristi e quotidiane realtà per i nostri bambini.

La minoranza etnica Rom è la principale minoranza di tutta Europa, eppure, in Italia, nessuno dei 63 governi, succedutosi nella Repubblica, nata dopo la fine del fascismo, ha mai riconosciuto anche e soltanto la lingua e la cultura. Perchè?

L'Italia è il paese europeo dove esiste il più alto tasso di razzismo contro Rom, Musulmani ed Ebrei. Lo afferma una ricerca condotta nel 2015 dalla Pew Research Center: l'86% degli autoctoni nutre sentimenti di aperto odio ed ostilità contro il popolo Rom. In Germania la percentuale è del 34%. L'odio contro i Musulmani riguarda il 61% della popolazione, in Germania il 24%. Più basse le percentuali di odio contro gli Ebrei: in Italia siamo 21%, in Germania al 9%.

L'Italia non ha mai fatto veramente i conti con la sua storia, con le leggi fasciste. Il razzismo è il principale cancro, la principale malattia anti-sociale ed anti- umana di cui è ammalata la società. Recentemente, pochi giorni fa, Vera Jourova, Commissario Europeo alla Giustizia, ha affermato che l'Italia è a rischio nazismo, riferendosi alle politiche in atto contro Rom ed esseri umani.

Il razzismo è secolare causa di guerre, di orrori e massacri condotti in nome di una idea, di una teoria e di una prassi di negazione della specie umana: dal 1400 ad oggi sono almeno 1 miliardo gli esseri umani sterminati in tutto il mondo, in nome di questo pensiero. Venne teorizzato nel 1700 in Francia da “pensatori illuministi” come Voltaire.

Vogliamo condividere questa narrazione con tutti gli INDIVISIBILI che con noi scenderanno in piazza: la storia delle popolazioni RSC è una storia di migliaia di anni, la storia di un popolo che ha attraversato il pianeta, presente in tutti i paesi del mondo ma che non ha mai fatto la guerra contro un altro popolo o un'altra etnia per avere una terra. Mai usato armi, bastoni o clave per affermare la propria identità. Mai costruito e fondato uno STATO, un ESERCITO, un CONFINE.

Vogliamo non solo lottare contro il razzismo, contro il decreto Salvini, ma fare i conti in profondità con la storia, per superare i limiti, imparare e non ripetere gli errori del passato. Il razzismo è anti-economico ed anti-umano: possiamo liberarci dal razzismo e dalla crisi affermando la costruzione di un nuovo mondo dove ogni essere umano sia considerato una ricchezza, la principale del pianeta. Un mondo dove ogni essere umano sia accolto, un mondo che si libera da corruzione, mafia, schiavismo, egoismo, da capi e dittatori, dall’indifferenza, perché siamo tutti uguali, esseri umani.

Da tempo, migliaia e migliaia di RSC si sono organizzati in Italia, in questi anni, nel Consiglio Nazionale Rom: è il risultato di decenni di lavoro, sacrifici, sudore, lacrime, dignità, lotte per affermare il rispetto dei diritti umani. Abbiamo approvato il programma di liberazione dal razzismo, dall'esclusione sociale e dalla marginalità.

Il Consiglio Nazionale Rom ha posto, come carattere fondativo della propria attività, il superamento di qualsiasi forma di discriminazione razziale, atta ad ostacolare o impedire la piena affermazione dei diritti umani di ogni minoranza etnica, linguistica, religiosa, sessuale, di opinione politica e di ogni categoria sociale con specifico riferimento ai settori esclusi, emarginati e/o che vivono in povertà economica sia delle minoranze etniche che delle popolazioni maggioritarie.

Il Consiglio Nazionale Rom ha assunto i principi dell’interculturalità e dell’autodeterminazione per costruire un percorso comune ed istaurare un dialogo tra pari, rapporti di fiducia dove nessuno sia escluso. INTERCULTURALITA' è avviare un percorso dove ognuno di noi è chiamato ad un superamento, nell’ottica di costruzione di una cultura che metta al centro il rispetto e la dignità di ogni essere umano come presupposto per il superamento dell’attuale società basata sul razzismo, la divisione e l’esclusione sociale. AUTODETERMINAZIONE è avviare un percorso dove ognuno è chiamato a costruire democrazia, rappresentando se stesso ed i problemi che vive condividendoli con tutti cercando insieme la strada per la liberazione.

Partendo da questi principi, ogni comunità, città, provincia, regione ha creato Consigli locali, cittadini, provinciali e regionali. Ogni Consiglio ha pieno potere decisionale ed autonomia. I delegati eletti sono revocabili dalla stesse comunità in base alle necessità e bisogni che ogni comunità decide di rappresentare liberamente. Il Consiglio Nazionale è formato dai delegati locali.

Sono questi i contenuti che animano il nostro cammino e che porteremo in piazza. Crediamo che le energie messe in moto non vadano disperse: abbiamo bisogno di costruire E' per questo che proponiamo a tutti di costituirci in un FRONTE UNITO SOLIDALE PERMANENTE PER SCONFIGGERE IL RAZZISMO ED AFFERMARE LA COMUNE UMANITA'.

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#INDIVISIBILI UNITI E SOLIDALI CONTRO IL GOVERNO, IL RAZZISMO, IL DECRETO SALVINI

#INDIVISIBILI - MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA

sabato 10 novembre 2018, ore 14.00, Piazza della Repubblica, Roma

http://www.indivisibili10novembre.org/

 

 

ufficio stampa e comunicazione

Associazione Nazione Rom

tel +39 3281962409

email [email protected]

Questo articolo è stato pubblicato qui

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