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Incendio in un cantiere dell’A3. Non è esclusa la pista dolosa

Svincolo Sant’Onofrio e Serre, provincia di (VV), un cantiere per l’ammodernamento della Salerno – Reggio Calabria è stato preso di mira dalle cosche della zona, gli inquirenti non escludono che l’ennesimo atto intimidatorio possa essere di matrice mafiosa.

Questa volta a farne le spese è stata un’impresa milanese impegnata nei lavori sull’A3.

All’alba del 20 giugno una finitrice e un rullo compressore sono stati bruciati e resi inutilizzabili, l’avvertimento lanciato dalla criminalità organizzata non lascia molti spiragli d’immaginazione.

Gli investigatori non fanno trapelare altre notizie, ogni pista seguita si ricongiunge al fenomeno della 'ndrangheta, che imperterrita continua a manifestare il controllo sul colosso dell’eterna opera pubblica incompiuta, il business del pizzo ribattezzato “tassa ambientale” e il gioco del subappalto rappresenta un ritorno economico vantaggioso per la mafia calabrese, che in cambio garantisce alle imprese esecutrici il quieto vivere.

Si attendono approfondimenti sul caso.

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