In Friuli Venezia Giulia a "scuola" di esclusione
Troppi stranieri in città? Bene. Iniziamo a comportarci di conseguenza sotto il segno del prima gli italiani, in questo caso gli italofoni. Chi rimane fuori dalle scuole può sempre essere accompagnato in autobus, taxi, disco-volante, elicottero, come volete voi, basta che vada altrove. Il prossimo passo sarà di arrivare in FVG a mettere una quota di residenti stranieri per città? Intanto, quota o non quota, si è fatta scuola di esclusione, perché quando si rimane fuori dalla scuola, non si può che parlare di esclusione, che sia o non sia dell'obbligo conta poco, la sostanza dell'integrazione vale per tutti gli ordine e gradi. E che dire delle sconcertanti classi ponte?
In questa fantomatica ratio di esclusione, poteva non rientrarvi, nell'ottica di un sistema che pensa e crede nella fantomatica esistenza della "famiglia naturale" inesistente nella realtà, salvo che nella mente di qualcuno, la questione dell'omofobia a scuola?
Quante menzogne si son dovute sentire dalla teoria gender ad altre stronzate del genere non inferiori alla leggenda che voleva che i comunisti mangiassero i bambini. Il FVG è stata per tempo una regione avanzata in materia di contrasto all'omotransfobia. Una conquista durata decenni. Un modello per l'Italia. Un modello che doveva essere smontato.
Vi è una legge regionale del 2017 che ad esempio prevede espressamente che "l 'Amministrazione regionale sostiene le azioni volte alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere per affermare i principi delle pari opportunità e dell'uguaglianza, della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere."
E veniva concesso anche un contributo all'Associazione Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia Onlus di Trieste per la realizzazione del progetto "A scuola per conoscerci" volto a realizzare presso gli istituti scolastici della regione interventi didattico - educativi di formazione e aggiornamento per la prevenzione e il contrasto dell'omofobia e del bullismo omofobico a scuola. Un progetto importante.
Che è stato visto con favore, come evidenziano in un comunicato stampa Antonella Nicosia - Presidente Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia Onlus, Nacho Quintana Vergara - Presidente Arcigay Friuli, Angela Cattaneo - Presidente Lune Associazione Lesbiche del Nord Est, anche dalla Presidenza della Repubblica. Ma a quanto pare, vi è la volontà, da parte del nuovo corso politico del FVG, di abrogare in sostanza ciò.
Il FVG fa scuola in Italia, scuola di esclusione, perché si esclude.
Marco Barone
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