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Il vero cancro italiano? Santoro e Vauro

 

«Santoro e il presunto comico Vauro sono due volgari sciacalli che vomitano insulti con le tasche piene di soldi dei cittadini. Gente così offende la verità, alimenta odio e merita solo disprezzo totale della gente perbene. L’insulto è la loro regola. Colpa di gestori della Rai che per fortuna stanno per essere cacciati come meritano».

Queste sono le parole di accusa che il senatore del Pdl Gasparri ha pronunciato all’indomani della trasmissione Annozero riguardante il caso “Englaro”. Il conduttore Santoro non rimarrà affatto stupito dall’ennesimo attacco alla sua trasmissione, l’ultimo di una serie pressoché infinita.

Maurizio Gasparri non ha gradito la messa in onda integrale del filmato nel quale accusava il Presidente della Repubblica Napolitano della mancata firma sul decreto legge per “salvare” Eluana. Le sue parole: “in questa vicenda peseranno per sempre le firme messe e quelle non messe”, agitarono l’opinione pubblica e politica, costringendo il senatore a chiedere scusa.

Gasparri non si ferma ad attaccare Santoro, ma colpisce anche il vignettista satirico Vauro Senesi, che gli ha dedicato una vignetta accusandolo di dire “stronzate”. Satira volgare e di cattivo gusto secondo il senatore (o, più semplicemente, satira).

Come da copione certa politica si mostra molto più interessata ai programmi televisivi che ai problemi terreni, quali la crisi economica. Stranamente l’attacco vien rivolto all’unica trasmissione che garantisce una vera e propria informazione alternativa, occupandosi di vicende che non trovano spazio nei Tg quotidiani, senza scrupoli e riguardi verso la classe dirigente.

Gasparri dimentica (o semplicemente ignora), che Annozero riesce a “sopravvivere” esclusivamente di introiti pubblicitari grazie ai numerosi ascolti, e continuerebbe a trasmettere anche senza il pagamento del canone Rai.

Trasmettere un filmato con le affermazioni di un politico non alimenta odio, e se lo fa è esclusivamente colpa delle parole usate dal politico stesso.

Il senatore ha opportunamente informato i cittadini che ben presto i gestori Rai verranno cacciati, con buona pace della libertà di informazione.

D’altronde la suddetta persona ci aveva già abituato a sparate clamorose, come la recente: “con Obama alla casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta”.

Anche stavolta Fini chiederà a Gasparri di tacere una volta ogni tanto?

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