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Il trio di Tim Berne al cinema Torresino di Padova

Prosegue con successo la stagione musicale del Centro d’Arte

Tim Berne è tra i fedelissimi del Centro d'Arte, ha addirittura esordito in Europa nel 1980 con un concerto organizzato dal CdA, e il suo ritorno è tanto più atteso in quanto si distingue dagli usuali giri concertistici, incentrati quasi sempre sull'ottimo Snakeoil. Infatti questa volta si presenta, alle 21 al cinema Torresino di Padova, alla testa del trio Big Satan, a vent’anni dalla costituzione e oltre dieci dall’ultima incisione. Ma lascio la parola a Stefano Merighi, critico musicale ed anima del CdA.

” Il progetto Big Satan è particolare per più ragioni : intanto perchè la formula del trio permette di ribadire le coordinate estetiche degli autori variandone però la gamma timbrica e valorizzando la sottrazione piuttosto che l’accumulo sonoro; poi perchè libera la dimensione elettrica del pensiero di Berne, Ducret e Rainey senza per questo rovistare nel baule del rock, piuttosto esaltando quella sottile componente soul che la musica complessa di Tim Berne sornionamente mantiene; infine perchè propone un repertorio ad hoc, solitamente escluso dagli altri organici del sassofonista. Ma non è solo la penna di Berne che contribuisce al programma, anche il chitarrista, Marc Ducret e il batterista, Tom Rainey, si fanno valere come autori, specie ora che, dopo diversi anni di maturazione, entrambi vedono riconosciute le loro magistrali doti di musicisti completi.

La musica del trio è stratificata, può evolvere da spunti semplici o da mere sonorità astratte, tuttavia non rinuncia mai ad una pluralità di materiali, siano essi tematici o ritmici; è costruita spesso come una collana di idee che si sprigionano una dall’altra e che dunque possono deflagrare arrivando dalla parte opposta rispetto alla base di partenza. Ciascuno dei tre solisti tenta di rimettersi in gioco, di spostare cioè un pochino (di lato, o in avanti) l’asticella delle abilità acquisite. L’obiettivo insomma è sempre quello di arrivare a qualcosa di fresco, di mai ascoltato prima.

Tim Berne è nato a Syracuse (New York) nel 1954. Sassofonista e compositore, è emerso negli anni ’70, da subito leader di proprie formazioni e nei gruppi di Paul Motian. Ha studiato con Julius Hemphill (grande maestro scomparso nel 1995). Le sue composizioni privilegiano ampi archi narrativi, strutture multi-tematiche, con frequenti contrasti tra contrappunti e unisoni, lunghe durate, largo spazio per l’improvvisazione. E’ tra i più influenti autori della musica odierna. Ha inciso decine di album, molti prodotti dalla sua etichetta Screwgun.

Marc Ducret è nato a ad Aarhus nel 1957. Chitarrista autodidatta, cresce accanto al meglio del jazz francese degli anni ’80 (Humair, Texier). Nel decennio successivo sviluppa la collaborazione con Tim Berne e suona nel quartetto di Louis Sclavis, nei gruppi di Django Bates, con Bobby Previte. Negli anni 2000 afferma la sua leadership in progetti come Le Sens de la Marche, Qui Parle?, e Tower, organico ispirato alle strategie letterarie di Vladimir Nabokov.

Tom Rainey è nato a Los Angeles nel 1957. Batterista, attivo a New York dal 1979, è protagonista sia nel mainstream jazz che nella musica di improvvisazione. Ha suonato, tra gli altri, con Fred Hersch, Jane Ira Bloom, Mark Helias, in vari gruppi di Tim Berne. Negli anni recenti è componente stabile dei gruppi di Ingrid Laubrock, del quartetto Lark, del trio di Kris Davis. Come leader, dirige un trio con Mary Halvorson e Ingrid Laubrock e il quintetto Obbligato, dedicato a riletture di standards americani".

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