Il senso del centro
Nello scambio epistolare con Giulietto Chiesa a proposito di PandoraTV, di cui ho recentemente dato notizia su AgoraVox, ribadisco l’esigenza di resettare l’interpretazione del ’sistema’ alla luce di una ecologia che, nel mostrarne i requisiti essenziali, rilanci una possibile visione alternativa. Una diversa religiosa il cui requisito essenziale proverò a delineare in un prossimo articolo.
Dopo una pausa di riflessione, provo dunque a rivedere il senso complessivo di quanto ho fin qui cercato di comunicare attraverso la ventina di interventi pubblicati su Agoravox ai quali rimando come ai tasselli di un mosaico che vanno necessariamente visti nell’insieme dell’immagine che essi rappresentano.
A corredo dell’ ’operazione’, aggiungo qui qualche più ampio tratto storico saliente del percorso ’in oggetto’.
Nel 1996 prendeva forma la prima versione del mio seminario sulla psicosinergetica R&S Reseaux et Sens il quale rinvia esplicitamente e provocatoriamente alla ’cosa’ attorno alla quale si avvitano e si intrecciano l’accadere individuale e quello storico. Una questione che attiene al contempo all’identità del soggetto ed a quella dell’insieme della società e della cultura, nonché al loro metastorico ’collante’.
Dieci anni più tardi, alla Fiera del Libro di Torino del 2006, ho presentato "CortocircuitOne", la mia complessa visione di un’ecologia mentale e, insieme al detto testo, ho lanciato il brevetto internazionale short-arT+arT-short con cui, in ’ragione’ delle particolari caratteristiche della lingua italiana, ho cercato di rendere visibile e palpabile (oltre che indossabile) il "segreto della parola". Alla Fiera del Libro il primo messaggio in tal senso è stato veicolato dalla T-shirt D’IO, nella quale si raccoglie tutto il senso della assurda trina relazione dell’Io con se stesso.
Nel settembre 2006 short-arT+arT-short veniva invitata a sponsorizzare il Viva Italia Show di Londra dove lo staff delle hostess indossò il completino Om-io-dio.
Le immagini ed il percorso di quanto qui richiamato sono presenti sui siti www.eprouverture.com e www.paroleesensi.com
La società provvisoriamente costituita per veicolare l’iniziativa si chiamava EPR, una sigla che rimanda sia alla dicitura European Public Relations, che all’omonimo paradosso EPR che caratterizza il famoso esperimento mentale della fisica relativistica. Il mercato italiano, che riflette appieno l’imperante miseria culturale del Belpaese, ha punito l’iniziativa commerciale che voleva lanciare un fashion trend filosofico dallo spessore un tantino più rilevante di quello che caratterizza la moda corrente.
In sintonia con quanto ho ribadito a Giulietto Chiesa, ritengo che la detta ’punizione’ sia legata proprio al fatto che quanto ho fin qui mostrato e prodotto coglie appieno la forma e la struttura dominanti del ’sistema vigente’ e, qualora venisse debitamente veicolato, potrebbe ’spiazzare’ le varie potenti gerarchie della sua ’ecclesia’, tutta quanta appassionatamente arroccata intorno al medesimo centro ed al senso del suo divenire.
La breve farneticante dissertazione che segue intende pertanto riconfermare il mio sincretico ’originale peccato’ e, con esso, l’esigenza di rimettere in discussione la titolarità di quanti detengono le chiavi del relativo terreno inferno.
DISCORSO INTORNO AL CENTRO ED ALLA UNIVERSALE POLIS
Se il centro è un punto o come dicono i fisici una singolarità, Tutto è appunto in esso con-centrato. Occorrerà quantomeno un Big Bang per fare uscire qualcosa da una siffatta dimensione; e per dare alla luce un qualche in-dicibile Logos.
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