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Il punto su Palermo: cosa non va e cosa va ancora meno

Punto settimanale su Palermo: La settimana del “TI VITTI”

Il “Ti vitti” è un tradizionale gioco di carte siciliano, per il quale serve un mazzo di 40 carte.Il termine "Ti vitti" deriva dal dialetto e significa "ti ho visto". Ti vitti è una frase che i giocatori pronunziano durante la partita quando scorgono l’avversario “infrangere una delle regole che disciplinano il gioco”.

Palermo: La settimana della caccia al tesoro, delle occupazioni, della rivolta degli universitari, di parentopoli, dei fannulloni, delle sparatorie, della sconfitta nel derby.

Ritrovata a Carini (PA) nella villa del boss Antonino Di Maggio una piccolissima parte del tesoro dei Lo Piccolo. I poliziotti della Criminalità Organizzata messi sulle tracce del famoso arsenale dei boss, da un pentito, si sono ritrovati in mano 14 barattoli pieni d’euro e gioielli , ma delle armi nessuna traccia.

Intanto, pochi giorni dopo, si scopre che in una filiale della Banca Popolare di Lodi a Villagrazia di Carini (PA), c’è un conto sospetto intestato ad un prestanome dei Lo Piccolo, che in questi anni ha movimentato diversi milioni di euro in modo anomalo.

Dalla Bpl fanno sapere che alcuni dipendenti negli scorsi anni erano stati licenziati per giusta causa, proprio a causa di queste strane movimentazioni. TI VITTI!

A Palermo intanto ritornano in strada i senzatetto, o meglio, i locandati. Un gruppo di famiglie che dopo esser state spedite qualche mese fa in albergo dall’amministrazione, all’improvviso si sono ritrovate sbattute per strada per fine fondi. Il comune, infatti, non ha pensato di provvedere al rimpinguo dei capitoli necessari al finanziamento degli alberghi dove alloggiavano le famiglie. I cittadini per sensibilizzare l’amministrazione si sono collocati in cattedrale e dopo una serie di diatribe con la chiesa hanno deciso di abbandonare il duomo cittadino per trasferirsi in una struttura del comune in via Valverde, struttura che però già risulta assegnata all’Unitalsi.

Cosa ci farà poi l’Unitalsi, che si occupa di organizzare viaggi a Lourdes, di una struttura di 400 mq è difficile da capire, intanto però ne reclama il possesso. Nel frattempo i senzatetto si sono messi al lavoro e di tasca propria hanno cominciato a ristrutturale i locali ed hanno provveduto a spedire all’amministrazione una richiesta di assegnazione provvisoria. TI VITTI!

foto del corteo del 20 ottobre, di Claudia Raccuglia

Chi non protestava da tempo era invece il mondo dell’università. Il ministro Gelmini con la sua riforma è riuscito a far incavolare tutti, docenti, universitari, alunni della scuola dell’obbligo e genitori. In quindicimila, senza bandiere di partiti e sindacati, in questi giorni sono scesi in piazza a suon di cartelli e cortei. “Non saremo noi a pagare la vostra crisi”, recitava così il cartello che giorno venti apriva il corteo degli universitari. A Palazzo Steri, sede istituzionale dell’ateneo, è addirittura dovuto scendere in piazza il rettore per sedare gli animi dei manifestanti, accorati per la mancata presenza del ministro della pubblica istruzione all’incontro che doveva esserci in sede. TI VITTI!

Nati con la camicia…anzi no, con la camicia, la giacca, i pantaloni con la piega, un bel paio di mocassini e l’auto di servizio. In sicilia si avverte una forte scossa ai piani alti della regione. Portato alla luce un fitto giro di assunzioni per chiamata diretta a cura dei politici più in “voga”. Epicentro della parentopoli siciliana è Palermo, che vede tra i più accaniti sostenitori della “famiglia” Francesco Scoma, che si è portato nei palazzi pure il suo cane, il sindaco di Palermo, Diego Cammarata che ha potuto accontentare solo il figlio maschio, il “lodato” Schifani che ha piazzato la sorella, Gianfranco Miccichè che si è sisemato pure l’autista tuttofare personale. A far scalpore però è il caso della figlia dell’ex magistrato Giovanni Ilarda, assunta per chiamata diretta , all’interno dell’ufficio di gabinetto dell’assessorato ai beni culturali e che poi per “scrupolo di coscienza” ma io aggiungerei per una ingiustizia, è sata sfortunata a nascere con un padre magistrato con un minimo di dignità se l’è conservata, e poi dai , si è pure dimessa!. TI VITTI.

Ed a proposito di Ilarda passiamo ai fannulloni, anzi a quelli che prima erano fannulloni e che poi non lo sono stati più.

Giovannuzzu all’inizio del suo mandato aveva dichiarato guerra aperta ai fannulloni in “servizio”, scusate il gioco di parole, all’interno della macchina “da caffè” della regione siciliana. Con il passare del tempo e forse memore del fatto che anche sua figlia era diventata una dipendente regionale ha ritrattato le sue dichiarazioni. “ In sicilia sono più i corrotti che i fannulloni”, negli ultimi due anni sono stati licenziati otto dipendenti regionali, ma solo uno per essere risultato ripetutamente assente dal posto di lavoro e senza alcuna giustificazione.

Gli altri licenziati invece avevano procedimenti disciplinari per concussione, corruzione e peculato nei confronti dell´amministrazione stessa. Meno male va, adesso ci sentiamo tutti un po’ più sollevati, io pensavo che le cose non funzionassero per colpa dei fannulloni…

Intanto però è nato un nuovo problema, all’Ausl 6 di Palermo, le richieste di visite fiscali ai lavoratori sono cresciute del 50%, i medici dichiarano “non ce la facciamo più”.
Insomma da un lato il Brunetta del sud dice che non ci sono fannulloni , dall’altro l’ausl sta andando in tilt per vie delle richieste di controllo. Qui c’è qualcuno che mente. TI VITTI.

Si torna a sparare anche in Sicilia, il territorio è quello di Borgetto, comune capofila in questi ultimi anni, degli affari della repubblica di mafiopoli. A farne le spese è Nicolò Salto, ferito da 3 colpi di pistola che l’hanno praticamente lasciato illeso. I killer, probabilmente dei non vedenti , l’hanno colpito 3 volte su 7. Per il boss si profila un lieto fine con ritorno a casa e tanti auguri di pronta guarigione. TI VITTI senza occhiali…

E’ la settimana del derby di sicilia anzi della sicilia che conta, non si sa cosa ma conta.

Palermo e Catania infatti si scontrano allo “Massimimo” di Catania, per l’occasione trasferta vietata ai tifosi rosanero. Una partita di calcio che sa di leggenda. La vincente infatti avrà l’opportunità di provare l’emozione di guidare il campionato di serie A.

Ad uscirne vincitore è stato il Catania, che poi ha guidato la classifica appaiato da altre due squadre per quasi 7 ore di fila. Poi l’Inter ha battuto la Roma ed è balzata in vetta. TI VITTI.

E con le notizie sportive è consuetudine chiudere i tg d’informazione, ed è così che faccio anch’io. Vi do appuntamento al prossimo martedì, dove parlermo ancora una volta di cosa è successo a Palermo e nei dintorni.
Arrivederci e Grazie!
 
 
Per chi non ha voglia di leggere eccovi l’audio del punto:
 

 

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