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Il papato tecnico

Abbiamo un ex Papa. È un dato di fatto. Il “pellegrino” è volato via, non sulle ali di una colomba bensì sul più tecnologico elicottero papale. E con lui, sono colate via – in un attimo – certezze secolari, fondamenta fondate nel burro, idee ed ideali, fede e persino l’ormai ambiguo concetto di potere temporale. Che non significa “momentaneo” quanto il periodo intero in cui un Papa – un essere umano – è oltre che sommo pontefice della Chiesa Cattolica, anche sovrano dello Stato Pontificio.

Via. Volato via il Papa e tutto ciò che sul Papa genericamente parlando avevamo in mente. Capo della Chiesa e dei credenti la religione Cristiana, pastore di anime, padre indiscusso e fino alla propria morte, di ogni “peccatore” credente e aderente.

Vorrei peraltro ricordare a tutti, che proprio Joseph Ratzinger nel 1981, fu nominato dall’allora Papa Giovanni Paolo II (Woytjla) Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e fu sempre lui a consigliare a Papa Woytjla di procedere nella sua missione di Papa fino alla morte.

Strane cose accadono in ogni ambiente. All’interno dell’ambiente clericale poi, non troppo ci è dato sapere. Se non che è un ambiente di uomini e come tali, fallaci e passibili di errori, scandali, cospirazioni, speculazioni finanziarie di alto livello e pure stupri reiterati contro minori.

Se la Chiesa negli ultimi duemila anni circa si fosse proposta come tale, e la “parola di Dio” portata al mondo quindi da semplici uomini fallaci, nessuno avrebbe mai avuto nulla da ridire. I problemi nascono dal momento in cui, l’organizzazione mondiale denominata Chiesa, ha assunto l’aura sacrale di coloro che, per il solo fatto di far parte del clero sono al di sopra di qualsiasi dubbio umano e di conseguenza al di sopra di ogni misero errore di coloro che normalmente abitano il pianeta.
 
Persino Gesù ebbe dubbi. "Loro" no. E' la mistificazione del Credo a mortificare la Fede.

Una piccola rilettura dei tempi bui della Chiesa, non può che far bene a tutti, credenti e meno. Tempi bui che ci son sempre stati. Coperti semmai dal potere che li ha sempre fatti volare oltre persino i divieti imposti altresì ai “comuni mortali”.

Se un “comune mortale” sbaglia, si rende peccatore. E deve espiare. Se un “uomo di Chiesa” sbaglia, è automaticamente perdonato. Dal “capo supremo in cielo” probabilmente. Ma noi poveri peccatori, che ne vogliamo capire…

Oggi quindi, si conclude non tanto un papato quanto un’intera era. Abbiamo dovuto chiudere con un sistema. Anzi, contemporaneamente con due: quello clericale così come quello politico. Come ho scritto in questo articolo, siamo orfani di tutto ed attualmente, di certo restano solo i cittadini…

Ciò che si è verificato con l’abdicazione di Benedetto XVI apre le porte a scenari completamente nuovi, anche se nella storia di Papi che hanno abdicato ce ne sono stati. Non abbiamo però certezza di cosa quelle abdicazioni abbiano effettivamente cambiato nel sistema clericale.

Attendiamo che si formi il Conclave su cui Ratzinger ha voluto dire l’ultima parola. Ma non sappiamo cosa, questa abdicazione, porterà nel futuro considerando anche i tempi attuali.

La Chiesa cambia come cambiano il mondo e come si evolve – nel bene e nel male – la società. Potremmo assistere ad esempio, al rituale delle abdicazioni. Divenire normale che un papa eletto abdichi. O che riceva pressioni neanche troppo occulte, ad abdicare.

Potremmo anche trovarci, considerando i tanti papabili candidati al soglio di Pietro, a un periodo senza Papa. A una Chiesa senza Governo. Un mondo senza più criterio, punti di riferimento stabili, certezze.

Il Conclave potrebbe quindi decidere per un periodo di papato tecnico. Potrebbero voler riscrivere il Diritto ecclesiastico, indire elezioni e programmare campagne elettorali… “Vota per padre Lombardozzi. Un prete, un papa…”

Tutto e il contrario di tutto, è lo scenario ambiguo che abbiamo dinanzi. Le motivazioni reali del gesto dell’ormai Papa emerito Benedetto XVI non le sapremo mai, resteranno nelle cripte delle Chiese Vaticane e con esse, tanti altri scheletri di tanti altri scandali e temi che noi poveri peccatori non possiamo nemmeno immaginare.

Il papato tecnico può essere una delle ormai troppe possibilità offerte in un mondo che ormai considera tutto possibile. Anche l’assurdo.

Prepariamoci. Se è vero che “non esiste cattivo tempo, ma solo cattivo equipaggiamento” se saremo pronti a qualsiasi accadimento, avremo qualche speranza di non andare tutti fuori di testa prima si debba accettare come fatto compiuto anche l’estremo di qualsiasi pensiero.

Per prepararsi bene, c’è un modo: tornare a stupirsi. Prima che l’assurdo divenga la norma. E ci siamo vicini…

Questo articolo è stato pubblicato qui

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