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Il nuovo governo tedesco e la stabilizzazione conservatrice dell’Unione Europea

Dopo l'elogio di Macron a Gentiloni ecco di nuovo il governo di larghe intese alla tedesca con la riproposizione dell'accordo Merkel-SpD. Sono due dati politici che rappresentano un vero e proprio endorsement al governo di larghe intese : PD+ Forza Italia + una parte della Lega. Ormai la Democrazia in questa U.E. è logora. Non esiste più nessuna reale opposizione al modello dominante che vede l'espulsione di pezzi di società e di territorio verso le periferie della Mitteleuropa che diventano aree di risulta. E' questo un disegno che potrebbe far esplodere con violenza le contraddizioni presenti nel sistema, favorendo ancora di più movimenti politici espressione della destra Nazional - Liberista. Quanto sta succedendo non mi meraviglia affatto.

In Italia Renzi ha distrutto ciò che restava della cultura politica di Sinistra ed in questo ha anticipato Macron e il suo movimento "En marche!". La stessa cosa è avvenuta in Germania con l'alleanza CDU - CSU, SpD. La Germania,perseguendo il suo supremo interesse, sta coordinando gli interessi dei feudatari presenti nei singoli Stati in nome di un disegno unificatore guidato dal mercato e contestualmente ne sta scaricando sulle periferie sociali e territoriali d'Europa i costi producendo diseguaglianza e povertà.

Dal punto di vista sociale, di fatto, sta nascendo una nuova massa di servi della gleba ai quali verrà riconosciuto una qualche forma di reddito quale controparte per le corvèe alle quali verrà assoggettata. Per il momento il blocco sociale che sorregge un tale disegno sembra inattaccabile. Le forze e i movimenti politici che si sono proposti non hanno riscosso un successo tale da poter ribaltare i rapporti di forza. I vari elettorati sono ancora frastornati, non hanno colto fino in fondo ciò che sta succedendo. Sono ancora a livello di intuizione. Le ragioni della mancanza di un blocco sociale e politico alternativo sono molteplici. Il primo è sicuramente il modo frastagliato con il quale le varie opposizioni si presentano seguendo ancora l'asse tradizionale Sinistra - Destra; il secondo è la mancanza di una cultura politica adeguata capace di proporre un programma alternativo e credibile. Se analizziamo attentamente i dati elettorali, dai quali risulta che in Germania il nuovo Governo gode di un consenso passato dal 65% a poco più del 50% pari al 37- 38% del corpo elettorale, in Francia è al 18- 20% degli aventi diritti al voto, in Italia, il Governo che auspica l'establishment ossia: PD + F.I. + parte della Lega, potrebbe attestarsi intorno al 30% o poco più degli aventi diritti al voto, scopriamo che c'è in sostanza una massa enorme, maggioritaria, che non si sente rappresentata e che in mancanza di alternative credibili si chiama fuori dal sistema.

L'establishment consapevole di questo dato opera esaltando le specificità territoriali mettendole le une contro le altre ( la questione Catalana, il referendum lombardo - veneto sono degli esempi) e le singole individualità contro la società. Le crepe presenti nel sistema sono sempre più evidenti e il consenso tende sempre di più a restringersi come si evince dai dati elettorali. La pressione degli immigrati, il nomadismo come esaltazione della libertà individuale quando invece è solo il fronte più avanzato dello sfruttamento, lo spostare l'attenzione sui temi che attengono le libertà individuali occultando le questioni della diseguaglianza economica, per il momento sembra ancora funzionare. La domanda è: fino a quando? I. Wallestein già 1994 si poneva la domanda: cosa Dopo il Liberalismo?

 

 

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