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 Home page > Attualità > Cronaca > Il mistero della collina di Giano Vetusto (CE)

Il mistero della collina di Giano Vetusto (CE)

Ho letto una notizia molto interessante sul sito Noi Caserta che ha subito catturato la mia attenzione. A Giano Vetusto, in provincia di Caserta, c'è una particolare collina che, se osservata dall'alto o da lontano, ricorda la forma di un cono. La collina presenta dei bordi perfettamente circolari, mentre la pendenza su tutto il sentiero che corre lungo la collina è regolare. 

Sulla collina è stato ritrovato un masso che, forse, fu lavorato a mano dall'uomo. Sulla cima, invece, è stata trovata una pietra differente per tipologia e materiale dalle altre, incastonata nella roccia. Manufatti umani? Chissà. Una delle ipotesi è che la collina in un passato molto remoto fosse probabilmente una piramide, utilizzata da qualche antica popolazione, anche perché nella zona sono stati ritrovati parecchi reperti archeologici. Ovviamente è solo un ipotesi. C'è un video, realizzato da Livio Tv, che illustra questa particolare collina:

 


Nella descrizione del video vi è scritto: 

Quello delle colline attorno a Giano Vetusto è un luogo magico, contornato da splendide campagne, costellato da decine di siti archeologici e testimonianze varie dell'antichità. Gli antichi greci come i latini sapevano scegliere bene i luoghi dove trascorrervi una vita all'insegna della tranquillità e salubrità. Un cittadino turco con la passione per le antichità ha giurato che si tratti di un Kurgan (cumolo), un sistema di tombe realizzato da un'antica popolazione iranofona: gli Sciti.

Inoltre, a Castel Morrone, paese a non molti chilometri di distanza da Giano Vetusto, sono presenti un paio di colline molto simili. Qui il video:


 
Tornando alla collina di Giano Vetusto, si tratta di una collina con una forma caratteristica semplicemente naturale o al di sotto di essa c'è qualche antica costruzione? Non si può escludere nulla. In ogni caso c'è da dire che la zona è ricca di reperti archeologici e tracce dall'antichità. Basti pensare all'antichissimo tempio dedicato al dio Giano Bifronte (che da proprio il nome al paese di Giano Vetusto) e il sito archeologico dell'antica Cales (nei pressi di Calvi Risorta), la più importante città degli Ausoni, antica popolazione italica.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di GeriSteve (---.---.---.93) 24 febbraio 2014 21:47

    molto interessante, grazie della segnalazione.

    Il mondo è pieno di piramidi, ziggurat, coni, tutti chiaramente opere umane, ma di cui non si comprende l’origine. George Washington ne aveva fatti studiare alcuni in una sua proprietà, in Inghilterra ce ne sono di famosi, gli sciti ne hanno lasciati anche in Siberia e sono sempre tombe, piccoli mausolei: in molte di queste sono stati trovati corpi conservati dall’eterno congelamento.

    Purtroppo il filmato dice ben poco e l’esistenza di pietre lavorate è diffusa in quasi tutta l’Italia. Se è vero che in zona ci sono altre altre colline analoghe è probabile che verranno fatte prospezioni e scavi e potremo saperne di più.

    Ho notato una cosa curiosa: l’oliveto con cui è coltivata la collina ha un andamento del tutto insolito: i filari si irradiano dal vertice del cono. Fa pensare che chi ha piantato quell’oliveto avesse una concezione "forte" di quel cono. Chi ha piantato non poteva conoscere la funzione originaria del cono, ma potrebbe avere seguito lo schema di un oliveto precedente, che magari riproduceva quello di un oliveto ancor più precedente...
    Se si pensa che la "vita" di un oliveto può superare il millennio, con tre o quattro oliveti si potrebbe arrivare a tempi in cui la funzione del cono non era un mistero.

    GeriSteve

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