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Il fine (di Letizia) giustifica i mezzi (di Silvio)

Durante il dibattito televisivo ospitato negli studi di Sky mercoledì 11 maggio, il sindaco uscente di Milano Letizia Moratti ha sferrato un colpo basso ai danni di Luciano Pisapia canditato del centro sinistra per le elezioni comunali.

Alla fine del confronto la Moratti consapevole dell’impossibilità di replica dell’avversario ha dichiarato: "Continueremo con una politica moderata, la mia è una formazione professionale moderata e la mia è una famiglia moderata". Poi l'attacco verso Pisapia, "giudicato dalla Corte d'assise - ha detto la Moratti - responsabile del furto di un veicolo usato per il sequestro e il pestaggio di un giovane. Poi è stato amnistiato".

Così la Moratti ha pugnalato alle spalle il propio contendente che per le regole del programma non ha potuto difendersi dalle infamenti accuse già chiarite a tutti gli organi di stampa nel corso di altri momenti della campagna elettorale. La giustizia italiana infatti ha assolto Pisapia con sentenza passata in giudicato per non aver commesso il fatto. Ma l'attuale primo cittadino di Milano non sapeva, o peggio ancora ha fatto finta di non sapere.

L’accaduto ha provocato l’indignazione di Pisapia che alla conclusione del dibattito non ha stretto la mano alla sua avversia, ha querelato il sindaco per diffamazione aggravata ed ha pubblicato sul suo sito la sentenza definitiva della piena assoluzione. Un vero e proprio boomerang per il sindaco del partito dell’amore, che ha non ha convinto nemmeno l’alleato leghista, spingendo Bossi a dichiarare: "L'attacco a Pisapia? Non l'avrei fatto, non porta voti”.

Il fatto in sé rileva non soltanto la spregiudicatezza di donna Letizia che pur di non schiodarsi dalla poltrona di Palazzo Marino è disposta a dire il falso in pubblico, ma denota anche il nervosismo dello schieramento di centro destra che non può permettersi di perdere le comunali milanesi del 15 e 16 maggio.

Una domanda rimane comunque inevasa all’ombra della Madonnina: Ma come fa la Moratti ad attaccare Pisapia (assolto) per il reato di furto quando suo figlio Gabriele è indagato per violazione ediliza per la vicenda della bat-caverna, il suo sodale Formigoni è accusato di aver falsificato le firme per le liste delle scorse elezioni regionali, e Silvio Berlusconi suo referente politico pur di sottrarsi alla giustizia Italiana da 17 lunghi anni impone al Parlamento una serie infinita di leggi ad personam?

Meditate milanesi meditate.

Commenti all'articolo

  • Di yepbo (---.---.---.160) 12 maggio 2011 12:43

    Per quanto la signora Moratti sia detestabile, ritengo che il sig. Pisapia le faccia ottima compagnia.

    Che poi il Pisapia sia stato assolto per l’episodio del furto di veicolo usato per sequestro e pestaggio di una terza persona, per non aver commesso i lf atto, é una assoluzione che mi lascia indifferente.
    Non aver commesso il fatto non significa non esserne a conoscenza.
  • Di Andrea D’Antrassi (---.---.---.82) 12 maggio 2011 13:25
    Voltaire

    Si ma la giustizia lo ha scagionato e quindi e’ innocente non ha commesso il fatto mentre la Moratti ha detto l’opposto ,affermando il falso dinanzi a centinaia di migliaia di persone.
    Forse Pisapia ha conosciuto 30 anni fa che stava per essere commesso un reato ed e’ stato in carcere preventivo per 4 mesi.... se usassimo questo metro di giudizio chissa’ di quanti reati e’ venuta a conoscenza la Moratti durante gli anni della sua amministrazione. 

  • Di paolo (---.---.---.141) 12 maggio 2011 15:37

    Yepbo , le assoluzioni non devono lasciare indifferenti . O le si accetta per come sono ,che sarebbe la cosa più giusta , o le si critica avendo ragioni valide per farlo .

    Se fosse stato a conoscenza di un disegno criminoso e non lo avesse denunciato sarebbe stato un complice . Se è stato assolto con formula piena significa che tale circostanza non è stata ravvisata .
    Quindi insinuare non è lecito .
    Poi metterlo sul piano della Moratti mi sembra una forzatura bella e buona .
    ciao
    • Di yepbo (---.---.---.16) 12 maggio 2011 23:14

      Ha perfettamente ragione. Anzi, abbiamo ragione tutti e due. La sua tesi, é sacrosanta, se riferita ad un paese normale. Ma siamo in Italia, dove per il politico c’é sempre, una giustizia solo leggermente un pò diversa da quella valida per il suddito.

      Pertanto, per quanto mi riguarda, quando in un qualsiasi evento, vi é coinvolto il politicume nostrano, mi aspetto tutto ed il contrario di tutto, che la giustizia abbia ravvisato o meno.
      E’ mai opinione, che i due soggetti, pari siano e sullo stesso piano, in caso contrario, si dedicherebbero ad altro e ci libererebbero della loro presenza. 
    • Di yepbo (---.---.---.16) 12 maggio 2011 23:16

      Ha perfettamente ragione. Anzi, abbiamo ragione tutti e due. La sua tesi, é sacrosanta, se riferita ad un paese normale. Ma siamo in Italia, dove per il politico c’é sempre, una giustizia solo leggermente un pò diversa da quella valida per il suddito.

      Pertanto, per quanto mi riguarda, quando in un qualsiasi evento, vi é coinvolto il politicume nostrano, mi aspetto tutto ed il contrario di tutto, che la giustizia abbia ravvisato o meno.
      E’ mai opinione, che i due soggetti, pari siano e sullo stesso piano, in caso contrario, si dedicherebbero ad altro e ci libererebbero della loro presenza. 
  • Di (---.---.---.110) 12 maggio 2011 19:34

    Colpire un avversario proditoriamente, quando non ha più possibilità di replica, è un modo scorretto di fare politica. Anche se l’avvocato Pisapia avesse veramente compiuto il reato attribuitogli dalla Moratti, visto il tempo trascorso, sarebbe stato opportuno prendere in considerazione la possibilità che ogni uomo ha di cambiare nel corso della propria vita e quindi di maturare idee e convinzioni nuove e diverse.

    La giustificazione addotta dalla Moratti a difesa del suo intervento non ha alcun senso in quanto l’onestà intellettuale non contempla l’uso della menzogna per contrapporsi ad un avversario politico (anche se di sinistra). 
  • Di pv21 (---.---.---.101) 12 maggio 2011 19:49

    Frequentazioni >

    Prima Boffo, fatto bersaglio di false e calunniose insinuazioni su sue malcelate tendenze omosessuali.
    Poi la Boccassini, sospettata di “fumus persecutionis” sulla base di sue giovanili “effusioni” con giornalista di sinistra.

    Ora la Moratti rinfaccia a Pisapia frequentazioni di ambienti di estrema sinistra vecchie di trent’anni ed il ricorso all’amnistia per una condanna per furto di veicolo. Vicenda in realtà chiusa nel 1985 con la sua piena assoluzione.
    La stessa Moratti che dimentica (?) che proprio il suo capolista, l’incensurato Berlusconi, 21 anni fa si avvalse dell’amnistia (Dpr 75/90) dopo la sua condanna in Appello per aver giurato il falso nel tribunale di Verona.
    Aveva negato la sua iscrizione alla loggia P2.

    E’ vero. Siamo “meno liberi” se la  libertà “si fa strada” con mezzi e metodi tipici di un Dossier Arroganza

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