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Il comunicato di Napolitano. Si va verso la richiesta di un governo di larghe intese?

"Un'improrogabile assunzione di decisioni efficaci" è quello che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ritiene giusto si faccia in questo momento. 

Sta facendo molto discutere il comunicato ufficiale rilasciato pochi minuti fa dalla Presidenza della Repubblica. In rete i primi commenti cercano un'interpretazione al pensiero e allo scritto del Presidente: la necessità di un "governo tecnico", come scrive il direttore di Europa Stefano Menichini su twitter e la richiesta di "misure urgenti e condivise" come scrive Gianni Riotta sempre in 140 caratteri.

Quello che il comunicato dice è che il Presidente Napolitano "ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi (...) di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia".

La lettera completa è (qui sul sito della Presidenza della Repubblica) qui sotto, ognuno ne tragga le proprie conseguenze:

"Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dinanzi all'ulteriore aggravarsi della posizione italiana nei mercati finanziari, e alla luce dei molteplici contatti stabiliti nel corso della giornata, considera ormai improrogabile l'assunzione di decisioni efficaci nell'ambito della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorità europee. Il Presidente del Consiglio gli ha confermato il proprio intendimento di procedere in tal senso. Dal canto loro, diversi rappresentanti dei gruppi di opposizione gli hanno manifestato la disponibilità a prendersi le responsabilità necessarie in rapporto all'aggravarsi della crisi. Nell'attuale, così critico momento il paese può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia. Il Capo dello Stato ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva".

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