Il centenario della nascita di Federico Caffè

Il 12 novembre a Roma ci sarà l’incontro organizzato dalla Banca d’Italia e dall’Università Roma Tre per ricordare l’economista umile e gentile che ha diffuso il pensiero keynesiano in Italia.

Federico Caffè lavorò alla Banca d’Italia e insegnò in tre università: Messina, Bologna e Roma. Nell’immediato dopoguerra collaborò con il ministro Meuccio Ruini, uno dei tre ministri del Partito Democratico del Lavoro nel breve governo Parri del 1945, che durò dal 21 giugno al 10 dicembre e stabilì le basi costituzionali per garantire le libertà personali, economiche e sociali degli italiani. Federico Caffè assunse anche il ruolo di consigliere economico dei cittadini e collaborò assiduamente con “Il Manifesto” e con “Il Messaggero” di Roma (questi articoli sono stati raccolti nel volume “Contro gli incappucciati della finanza”, Castelvecchi Rx, 2013).

Tra i numerosi relatori segnalo Mario Draghi (Presidente della Banca Centrale Europea) e Marcello De Cecco (Scuola Normale di Pisa). L’evento si svolgerà presso l'Aula Magna della Scuola di Economia e Studi Aziendali “Federico Caffè”, in via Silvio D'Amico 77, con inizio alle ore 9:30. L'ingresso in Aula Magna sarà consentito entro e non oltre le ore 9:15 (l’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti).

Per partecipare è indispensabile comunicare la propria adesione entro e non oltre il 9 novembre al link sottostante, altrimenti, per motivi organizzativi, non sarà consentito l'accesso in Aula Magna.

Per visionare il programma cliccare qui.

Per approfondire la figura di Federico Caffè consiglio due libri: “L’ultima lezione” (la solitudine e la scomparsa di Caffè, Ermanno Rea, Einaudi, 2000); “Federico Caffè. Le riflessioni della stanza rossa” (Bruno Amoroso, Castelvecchi, 2012).