Il blues e la disco nella musica di Roberto Salis

Quando stai ogni giorno al pc per ora, capita spesso di trovarsi ad ascoltare radio e web radio, quasi senza sentirle. Passano quasi sempre tutte la stessa musica e alla fine l'orecchio si abitua a tal punto che non sente nemmeno più la musica. 

Sino a quando una canzone non spezza questa abitudine e si scontra con una sonorità che non conosce.
È quello che succede quando un ascoltatore distratto sente la canzone "Uauaeo" di Roberto Salis, che in questi giorni sta entrando in rotazione in diverse radio indipendenti e web.

D'improvviso si ritrova catapultato nelle sonorità blues mischiate a quelle disco. Un connubbio di musica che produce una magia tale da restare in testa anche dopo averla ascoltata una sola volta. 

Roberto Salis riesce a portare così il blues a portata di chi questo genere non lo conosce o, come me, pensava fosse una musica di nicchia che piaceva per lo più a persone "sopra una certa età". E per fare questo si lascia andare alla sperimentazione, alla ricerca e allo studio, rendendo originale e innovativo il blues, ma non abbandonandolo mai, anzi riscoprendone le radici e riportandole in superficie.
Il progetto è più ampio di un singolo brano e si intitola "Il cavallo di Troia".

Sette brani, auto prodotti e cantautorali, tutti in italiano e di matrice blues e country appunto. Cantati e scritti dall'autore (uno in collaborazione con Nicola Pilla e uno con Alessio Luise), testi autobiografici, ispirati da situazioni reali e suonati con la sua inseparabile chitarra. 

Ed è grazie a questa "relazione stretta" che riesce a regalarci emozioni, quasi a farci provare la voglia di sentire le corde della chitarra sotto le dita. Un'emozione che solo chi ama la propria musica, chi mette tutto se stesso nella sua passione può farti provare.