• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Satira > Il Ruggito del Coniglio: ventesimo anno in compagnia della satira di Radio (...)

Il Ruggito del Coniglio: ventesimo anno in compagnia della satira di Radio Rai

A settembre riparte una delle trasmissioni cult di Radio 2 Rai: è il Ruggito del Coniglio, con Marco Presta e Antonello Dose a sfogliare per la ventesima volta in chiave ironica l’attualità del nostro Paese. Ce ne parla dalla regia della sala U3 di via Asiago in Roma, Paolo Restuccia.

JPEG
 
Salve Paolo, per venti volte, venti edizioni, vent'anni nuovamente dietro al bancone mixer della regia del Ruggito del Coniglio. E’ come crescere un figlio?
 
In effetti penso che il Ruggito del coniglio sia stato il figlio che tutti vorrebbero avere, una creaturina che è venuta su proprio bene, senza difetti, simpatico, ammirato da tutti. Con i vicini di casa che, qualche volta a denti stretti, ti dicono: ma come è cresciuto bene questo coniglietto...
 
Quali sono gli ingredienti per rendere sempre durevole e fresca una trasmissione record di edizioni come questa?
 
Dose e Presta, se li hai non temi l'invecchiamento. Ogni anno in autunno arrivano pieni di energia e di entusiasmo, con idee sempre nuove. Il vero ingrediente è la loro capacità di non sedersi sugli allori ma di rinnovare sempre le rubriche. Anche quelle che nell'anno precedente riscuotevano il successo degli ascoltatori non possono sopravvivere troppo a lungo, altrimenti scatta l'effetto noia. Solo che per riuscirci devi essere sempre in forma, ed è questo il vero mistero. Come fanno? Non lo so.
 
Ne parlavamo anche con Antonello Dose, all’interno della trasmissione si vive una forma di suggestiva e armonica fidelizzazione con gli ascoltatori: ogni mattina è un rito familiare, una rilettura collettiva anche attraverso gli aneddoti di chi chiama o chi partecipa in studio ai “coniglio and friends” e ai “conigli da camera”. E’ difficile gestire le telefonate e l’impeto dell’ascoltatore lasciato libero di dire ciò che vuole al telefono o in studio?
 
C'è un modo cortese ma efficace di gestire gli ascoltatori, in questo sono bravissime le redattrici, sia quando scelgono chi richiamare al telefono sia quando lo selezionano per la sala. Poi c'è la vigilanza in diretta di Antonello e Marco. Quindi se c'è un fonico abbastanza bravo, la telefonata di un eventuale scocciatore viene chiusa senza che il pubblico a casa se ne accorga. In effetti, però, gli ascoltatori sono bravissimi, sono un "popolo" straordinario di persone che si mettono in gioco e stanno attenti a essere efficaci e divertenti. A parte alcuni rarissimi casi, tutti portano il giusto contributo al programma.
 
Ci racconti qualche aneddoto legato alle chiamate al numero verde?
 
Una delle sorprese maggiori per noi è legata alla frequenza con la quale alcuni ascoltatori riescono a prendere la linea. C'è soprattutto una persona, l'"innamorata" di Antonello Dose (e adesso anche un po' dell'attore Ratti) che interviene quasi ogni giorno quando apriamo le linee per il sondaggio senza filtri a inizio trasmissione, è divertente più di un attore ed è sempre all'altezza della situazione. Di aneddoti poi ce ne sarebbero a migliaia, accaduti in tutti questi anni, davvero non saprei scegliere.
 
A proposito di Antonello Dose e Marco Presta - i due autori che danno una voce al coniglio - come li descriverebbe chi come te li ha visti evolversi nel tempo dal vetro della regia?
 
Sono la coppia radiofonica con il miglior impasto sonoro che io conosca. Insieme, il suono delle loro voci è in grado di risultare subito simpatico. Inoltre sono complementari anche come carattere, interessi e stili di vita. Tutto questo traspare dalla trasmissione e crea un effetto che include il pubblico invece di escluderlo. Per esempio parlano raramente (quasi mai) fra loro, si rivolgono invece in coppia agli ascoltatori.

JPEG

 
Ci sono anche il maestro Francesco Giannelli, e l'attore Giancarlo Ratti, Paola Minaccioni e ovviamente gli eclettici Max Paiella e Attilio Di Giovanni che compongono quotidianamente quella che (tra satira, jingle, musical e rubriche) è la colonna sonora della trasmissione. Quali dinamiche portano all’idea che fa nascere sketch, brani e personaggi?
 
Credo che ci siano molte fonti della satira dei conigli. La prima e più immediata è quella dell'attualità politica o di cronaca, poi viene la satira di costume che prende in giro tic e personaggi della quotidianità (come gli innamorati ossessivi o quelli che sono costretti ad andare al mare di domenica…), quindi c'è una linea satirica poetica e surreale con personaggi che ci parlano di popoli inventati, animali immaginari, riscritture del libro Cuore o delle favole. Per ognuno di questi temi c'è l'interprete giusto e anche la forma spettacolare adatta. Perciò c'è Max Paiella, che è capace di dare voce al sindaco di Roma e all'immaginario cantautore cinese o russo. Oppure c'è Giancarlo Ratti che si sdoppia interpretando il fratello Gianvittorio, fine dicitore, oppure interpreta i titoli dei giornali semplicemente leggendoli con i suoi guizzi.
 
E intanto la pagina facebook della trasmissione (il gruppone di carne) ha superato quota 245.000 iscritti, vi aspettavate fino a qualche anno fa che il coniglio sarebbe potuto diventare virtuale e social?
 
Internet ci ha intrigato fin dall'inizio, siamo stati la trasmissione con la prima pagina web dedicata (che venne realizzata da un ascoltatore bravissimo e dai suoi amici già dai primissimi anni). Il coniglio è stato social da subito, ma in realtà è la radio che è stata social prima ancora che la parola venisse adoperata per facebook o twitter. La comunità dei conigli segue con affetto il programma, ma sviluppa autonomamente commenti, amicizie, relazioni, amori, matrimoni, ecc. Antonello Dose per esempio ha sempre curato in prima persona gli aspetti della comunità coniglia e ha fatto benissimo, con risultati evidenti.
 
In conclusione di intervista una domanda che pongo sempre a chi produce satira: in mezzo a politici piazzisti e giornalisti più realisti del re è ancora possibile scherzare?
 
Non bisogna confondere lo spirito apparentemente cialtrone e buffonesco del potere con la satira. Il potere tenta di rendersi simpatico e spesso ci riesce, con il trucco e i trucchi (dalle battute al cerone vero e proprio), la satira invece tenta di dire ciò che è vero con il paradosso e l'umorismo. Fa ridere ma, come Pulcinella, scherzando e ridendo dice la verità.
 
Quando si parte?
 
Il 15 settembre, ore 8 (forse qualche minuto prima) su Radio2 Rai.
 
A risentirci a settembre e buon ruggito!
 
Aloha!

JPEG

-----------------------------------------------

Leggi anche:

Satira e vignette con Michele De Pirro e Prugna, Gaspare Bitetto e Diecimilame, Silvia Ziche e Topolino

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità