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Il Prof. Tarro e i vaccini. Semplicemente completamente sconvolgente

“10 cose da sapere sui vaccini” del virologo Giulio Tarro è un libro snello che affronta in modo chiaro e diretto le principali questioni sui vaccini e sulle nuove modalità di vaccinazione multipla (Newton Compton, 2018, 250 pagine, euro 10).

La medicina non è una scienza pura, ma è una disciplina che dovrebbe basarsi sempre sulla scienza. Il medico deve utilizzare degli strumenti scientifici per effettuare delle diagnosi e delle cure personalizzate, basate su leggi chimiche, fisiche e biologiche. Le terapie non possono essere basate sulla massificazione e sulla facilitazione dei processi di industrializzazione. La scienza medica non può diventare una forma di catena di montaggio terapeutica. Ogni vaccino è un farmaco e in alcuni casi ci sono delle controindicazioni dovute alle rare reazioni avverse (p. 180).

Il Prof. Tarro è un virologo di livello internazionale e sottolinea giustamente che “I vaccini non sono tutti uguali: alcuni sono sicuramente efficaci, alcuni hanno scarse prove di efficacia, per altri il rapporto rischio/beneficio è ancora da determinare. Occorrono studi indipendenti e completi di tutti i dati… Invece oggi la letteratura è distorta e parziale e buona parte dei dati non viene fornita, quindi non si è in grado di capire quanto viene compresso o quanto viene omesso” (p. 174). La medicina di oggi è piena di conflitti di interesse: nel condurre gli studi i ricercatori sono finanziati dalle ditte farmaceutiche e “questo fatto condiziona le conclusioni degli studi nel 90 per cento dei casi” (Richard Smith, British Medical Journal, www.bmj.com, pag. 242).

Secondo il Prof. Tarro “Il calendario vaccinale dovrebbe essere rivisto sia nel senso di posticipare l’età della prima vaccinazione (a parte in quelle condizioni in cui la vaccinazione è indubbiamente raccomandata), sia nel senso di ridurre il numero dei vaccini somministrati, perché la letteratura è chiara sul rischio che una vaccinazione di massa può far correre” (pag. 214). Infatti “Il pericolo non nasce tanto dalla somministrazione di un solo vaccino, ma dalle vaccinazioni pediatriche multiple e dalle modalità con cui oggi le pratichiamo, cioè senza una corretta personalizzazione” (p. 206).

In ogni caso un fatto è certo: non esistono degli studi clinici sulla somministrazione multipla e contemporanea di molti vaccini, e alcuni fenomeni maligni riscontrati anche tra i militari italiani, potrebbero sconsigliare questo tipo di procedura in soggetti immaturi e molto fragili (pag. 204). Come affermato da Lorenzo Tomatis, ex direttore dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro: “Adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa accettare il dovere di informare e impedire l’occultamento di informazioni su possibili rischi per la salute ed evitare che si continui a considerare l’intera specie umana come un insieme di cavie” (p. 248). Purtroppo quasi tutti i governi occidentali hanno commesso il grave errore di lasciare gran parte della ricerca sui virus e la quasi totalità della produzione dei vaccini in mano ai privati e alle multinazionali.

Comunque sabato 29 giugno a Rimini ci sarà una manifestazione molto importante per riaffermare il diritto al buon senso nella comunicazione scientifica, e alcuni diritti fondamentali nel campo della salute: www.liberascelta.org/rimini-29-giugno-raduno-liberta-di-scelta (con Prof. Giulio Tarro, Prof. Paolo Maddalena, Prof. Ivan Cavicchi).

 

Giulio Tarro è nato nel 1938 ed è stato un allievo di Sabin, il virologo di fama mondiale ideatore del primo vaccino contro la poliomelite, che rinunciò ai soldi del brevetto per consentire terapie più rapide e a disposizione di tutte le nazioni del mondo. Tarro presiede la Commissione sulle biotecnologie della virosfera UNESCO. Per info: http://www.giuliotarro.it/wordpress/contatti, http://www.onb.it/tag/giulio-tarro-virologo (articolo sulla premiazione come miglior virologo del mondo, 2019), http://www.ddclinicfoundation.it/formazione (Istituto di Ricerca sul cancro).

Video: www.youtube.com/watch?v=5mL5eaPKwlg, www.youtube.com/watch?v=DcOLXhsFHQM.

 

Nota personale – Utilizzando il buon senso si può pensare che somministrare troppi vaccini tutti in una volta può far risparmiare tempo e denaro, ma può mettere in crisi il sistema immunitario di molti bambini (che non è ancora completamente formato e organizzato). Inoltre molti virus, come i batteri, possono agire da simbionti in sinergia con alcune parti del nostro corpo. Alcuni virus minori ci proteggono da virus peggiori. Un virus semplice fa il suo interesse, un virus difficile fa i suoi interessi. E le cause farmaceutiche fanno principalmente l’interesse dei loro azionisti.

Nota economica – I vaccini occupano un posto limitato del fatturato farmaceutico, circa il 3 per cento, ma godono di una crescita esponenziale: triplicazione del fatturato dal 2000 al 2013, e “un incremento del 10-15 per cento all’anno contro una crescita del 5-7 per cento degli altri farmaci” (Miloud Kaddar, pag. 243, http://www.ahead-network.org/en/research-team/miloud-kaddar).

Nota a cura del Prof. Giovanni Rezza (dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità) – “Alcune persone rispondono poco a determinati vaccini e non producono sufficienti anticorpi specifici; la protezione può durare solo alcuni mesi o un anno; un paziente si vaccina, ma la malattia è talmente veloce nel contagio che non dà tempo al paziente di sviluppare gli anticorpi”. Per questi motivi possono venire contagiati anche i pazienti vaccinati (citato a pag. 224).

Nota personale sul Cochrane Group: www.liberascelta.org/crisi-cochrane, www.cochrane.org.

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