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Il Ministro Riccardi dice che i politici gli “fanno schifo”. Anche a noi

La reazione scomposta del “palazzo” alla esternazione del Ministro nasconde il disagio di un modello politico ormai definitivamente seppellito dall’opinione pubblica.

E’ stato un “fuorionda” a tradire il ministro Riccardi. Sembra infatti che in una conversazione fra ministri, Riccardi si sia lasciato andare al più classico dei commenti sui politicanti italiani. "Fanno schifo", avrebbe affermato, riferendosi alla strumentalizzazione politica seguita al mancato vertice fra i partiti che sostengono il governo Monti. 

Il segretario Alfano infatti, pare per non voler affrontare il problema della giustizia e della Rai, ha disertato l’incontro previsto con la scusa che i temi non sono fra gli scopi del governo, insediato e sostenuto piuttosto per motivazioni di urgenza economica. Ma l’irritazione nel partito è profonda tanto che è stata resa pubblica una lettera firmata da una cinquantina di parlamentari del PdL dove si stigmatizza l’espressione usata dal Ministro del quale è stata addirittura chiesta la sfiducia.

Ma a noi, semplici uomini della strada, la fotografia sembra piuttosto chiara. Sta affiorando con forza tutto il disagio di una classe politica forzosamente messa da parte dagli eventi per manifesta incapacità di governare, defenestrata da quegli scranni su cui era stata insediata dal “nepotismo” politico di una legge elettorale nefasta e voluta dagli stessi che ne hanno usufruito. Quella stessa politica che, trascinatasi nel fango della corruzione, del malaffare, degli interessi personali ora si erge stizzita battendosi il petto come gli scinpanzè per riaffermare il proprio territorio, il proprio ruolo, una classe politica ormai ridotta a recitare una parte così palesemente ipocrita da irritare ancor più i cittadini, ormai consapevoli che una decina di persone ha realizzato in tre mesi molto più di quanto un migliaio di parlamentari sia riuscito a fare in un decennio, e nonostante i lauti proventi sottratti alla cosa pubblica.

Da qui l’irritazione dei vari Alfano, Cicchitto, La Russa, Santanchè, perfino Berlusconi e chi più ne ha più ne metta, c’è solo l’imbarazzo della scelta. La giustizia e la Rai sono state per anni un problema, anzi l’ossessione del precedente esecutivo, ma ora che la prescrizione ha falcidiato le responsabilità giudiziarie del presidente e la Rai è stata definitivamente lottizzata ecco che il problema è risolto. Che importa se i cittadini sono vittime di una “non giustizia” e se l’informazione è poco più che ciarpame mediatico, anzi forse è pure meglio. Non so se tutto questo sia solo qualunquismo, populismo da stadio, ma gli eventi sembrerebbero confermare che questo è invece il problema, l’inutilità ormai conclamata di questo modello politico, e come se non bastasse scende pure lo spread.

Stia perciò tranquillo il Ministro Riccardi, continui pure a manifestare apertamente la sua opinione, anche noi abbiamo una cinquantina di firme dalla nostra parte, una cinquantina di milioni però e queste sono più che sufficienti, mi pare.

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