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Il Lodo Alfano è incostituzionale: "la notte della Repubblica"

Roberto Saviano, Rosaria Capacchione, Giulio Cavalli: tutti sotto scorta e senza alcun "Lodo" a proteggerli dalla barbarie mafiosa. 

Esiste un "patto" in Parlamento, un "patto d’onore".

Un patto per il quale se un deputato o un senatore - un esponente della "casta" - dovesse essere inquisito, e quindi sottoposto al giudizio della magistratura come un qualunque altro cittadino della Repubblica, allora tutti i colleghi si impegneranno a sottrarlo a quella "Giustizia" amministrata nel nome del popolo, negando l’autorizzazione a procedere.

I nostri "Padri Costituenti" pensarono gia all’indomani del voto del 2 giugno 1946 ad una ampia protezione parlamentare per i rappresentanti del popolo, rispetto alla possibile deriva giudiziaria come era stato ai tempi del fascismo.

I Costituenti approvarono un testo costituzionale che prevede, a tutt’oggi, una serie di pesi e contrappesi nell’intento di un equo bilanciamento dei poteri dello Stato.

A nostra memoria negli ultimi venticinque anni il Parlamento ha concesso raramente un’autorizzazione a procedere nei confronti di un proprio esponente.

Il 7 ottobre la Consulta ha dichiarato l’incostituzionalità del Lodo Alfano per due ragioni essenziali: Primo, violazione dell’articolo 3 della Carta Costituzionale (Tutti i cittadini sono uguali di fronte alla Legge); secondo, violazione dell’articolo 138 che prevede un percorso formativo "qualificato" nel caso di modifica dello stesso testo costituzionale.

Il Lodo bocciato dalla Suprema Corte, a nostro avviso, porta solo il nome dell’attuale ministro guardasigilli, ma sono in molti a supporre che il testo sia stato formulato da quegli stessi avvocati i quali seguono il Cavaliere nelle sue disavventure giudiziarie ormai da quasi vent’anni.

Nel corso della difesa del provvedimento che avrebbe salvato il Presidente del Consiglio dall’affrontare i procedimenti penali sospesi, Niccolò Ghedini ha avuto l’ardire di argomentare che <<La legge è uguale per tutti, ma non la sua applicazione>>.

Gaetano Pecorella si è prodigato per convincere i supremi giudici che Berlusconi non poteva essere processato perchè si violerebbe la volontà del mandato popolare essendo <<stato eletto direttamente dal popolo>>.

La Corte Costituzionale invece, pur se il verdetto non è stato raggiunto all’unanimità (nove giudici su quindici hanno votato per l’incostituzionalità), ha in maniera inequivocabile sancito che nessuno, e per nessuna ragione, può arrogarsi la pretesa di porsi al di sopra di tutti gli altri.

Quindi il Cavaliere non è "primus super partes", ma gode della stessa protezione costituzionale prevista per i suoi ministri.

Ci sono persone in questo Paese che per il loro pensiero, per la difesa dei valori in cui credono e per la divulgazione delle proprie idee, vivono costantemente sotto scorta, oppure vengono pesantemente minacciati di morte, non ultimo il caso di Sandro Ruotolo - giornalista di Annozero che da anni si occupa della realizzazione di inchieste su mafia e camorra, piuttosto che di ’ndrangheta.

Mafioso non è solo colui che con l’ausilio di mezzi illeciti cerca il profitto, altrettanto illecito - mafioso non è solo colui disposto a fare di tutto per raggiungere il "potere", e per mantenerlo il più a lungo possible.

Mafioso è anche colui che ritiene di essere superiore a tutti gli altri, e di non dover rispondere allo Stato o alla Giustizia per le proprie azioni - Mafioso è colui che rinnega le comuni regole per la pacifica convivenza, colui che non si sente legato alla collettività, ma che è legato solo alla famiglia e al posto in cui è nato.

Sancendo l’incostituzionalità del Lodo, la Corte ha squarciato un velo lasciando trapelare una fioca luce, una speranza nel contrasto a qualsiasi forma di deriva verso l’illegalità.


Gli scenari che si aprono ora sono molteplici, ma occorre che adesso più che mai il Presidente Napolitano vigili sull’operato del governo e della sua maggioranza parlamentare, in vista dello scontro che si potrebbe avere tra il potere esecutivo e quello giudiziario.

C’è gia chi ha parlato di "sentenza politica" tra gli esponenti della maggioranza. 

Quel sistema di pesi e contrappesi di cui si parlava all’inizio dell’articolo è formato in modo tale che non basta solo la "sovranità popolare" per legittimare il percorso istituzionale, ma tutti si devono attenere alla Costituzione.

E il giudizio della massima Corte dev’essere sempre rispettato, insindacabilmente, perchè la Costituzione rappresenta il nostro bene supremo, che ci rende nazione.

Questo concetto però è difficile da far comprendere a chi è intriso di populismo. 


LA NOTTE DELLA REPUBBLICA 
LE DICHIARAZIONI DI BERLUSCONI

"Vado avanti. La Consulta è politicizzata. E’ di sinistra"

"Dobbiamo governare per cinque anni con o senza il Lodo"

"Non ci ho mai creduto perchè una Corte Costituzionale con 11 giudici di sinistra era impossibile che approvasse tutto questo"

"Il Capo dello Stato sapete da che parte sta"

"A me queste cose mi caricano. Andiamo avanti. Viva Berlusconi"

"Non mi interessa quello che dice Napolitano. Mi sento preso in giro"

"In Italia abbiamo una minoranza di giudici di sinistra, una stampa di sinistra con a capo Repubblica, una Rai che, a parte il signor Vespa, va contro il governo, e in più un Capo dello Stato espressione della vecchia maggioranza di sinistra"

"Ho detto quello che penso, non ho nulla da modificare sulle mie dichiarazioni che potrebbero essere anche più esplicite e più dirette"

"Il Presidente della Repubblica aveva garantito con la sua firma che la legge sarebbe stata approvata dalla Consulta, posta la sua influenza sui giudici di sinistra della Corte"
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Commenti all'articolo

  • Di fortu (---.---.---.243) 8 ottobre 2009 11:39

    mi piace,

  • Di LIBERALVOX (---.---.---.111) 8 ottobre 2009 14:10

    A nostro avviso chi realmente esce sconfitto dalla sentenza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano, non è tanto Silvio Berlusconi - le cui vicende “giudiziarie, manageriali, etiche e politiche” sono arcinote - quanto lo “Stuolo” di avvocati, giuristi, consulenti, esperti e portaborse vari, di cui il Premier incautamente continua a circondarsi e che - per la seconda volta consecutiva, dopo il flop del Lodo Schifani - non è stato in grado di mettere mano a tutto il pandemonio che si è scatenato contro Silvio Berlusconi da vent’anni a questa parte con la dovuta competenza! Incapacità o disegno politico?

    >>> VIENI ANCHE TU A TROVARCI SU: HTTP://LIBERALVOX.BLOGSPOT.COM

  • Di pv21 (---.---.---.60) 8 ottobre 2009 19:53

    Il colmo del .. complotto? Napolitano che promulga il Lodo Alfano per farlo bocciare dopo un anno (mezzo suoi giudici) dalla Corte Costituzionale. Vince un super-premio chi sa dire (dopo editori, RAI, finanza, giornalisti, magistrati, deputati, massime Cariche Stato, ecc) qual’è una nuova categoria di "eversori" non ancora smascherata. Si sta manifestando quella FEBBRE del Tribuno che cerca di imporre agli altri le proprie ragioni e debolezze. (x andare oltre ... => http://forum.wineuropa.it 

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