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Il Giappone è sofferente

 

Anche l’economia nipponica è fortemente penalizzata dal calo dei consumi internazionali di automobili ed elettrodomestici, settori cardine della produzione Giapponese. Colossi come Toyota e Panasonic stanno accusando il colpo e mese dopo mese le perdite aumentano.

Pioneer ha addirittura annunciato il ritiro dalla produzione dei suoi leggendari televisori al plasma della linea Kuro con il conseguente licenziamento di circa 10.000 addetti.

Il Giappone intende varare un piano da 237 miliardi di dollari per stimolare l’economia; non ci sono molte altre misure da prendere poiché nel Paese del Sol Levante i tassi d’interesse sono da tempo prossimi allo 0 (ora sono allo 0,1%), pertanto su questo fronte non è possibile effettuare alcuna forma d’intervento.

Per il Giappone, nonostante sia un Paese esportatore di prodotti ad alto valore aggiunto, la crisi inizia a manifestarsi in tutta la sua pienezza e l’economia reale ne risente pesantemente.

Anche una Nazione ricchissima e ben strutturata come quella nipponica sembra doversi assoggettare alla congiuntura internazionale dato che la maggior parte delle sue esportazioni giungeva proprio negli Stati Uniti, messi in ginocchio dalla crisi finanziaria e da una conseguente perdita di potere d’acquisto delle famiglie.

In questi primi mesi del 2009 la recente crisi inizia a manifestare il suo vero volto destinato a pietrificare anche i più ottimisti. 

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