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Il Fanghetto Quotidiano

Continua l'aggressione del Fatto all'Unità. Questa volta scende in campo Marco Travaglio.

Non è chiaro perché si agitino tanto, ma i titoli dei loro articoli sono indicativi di un livore inspiegabile: prima il diffamante "L'ombra di Lavitola su l'Unità" poi un demenziale "L'Unitola". Cerchiamo di capirci qualcosa ricapitolando le questioni varie che stanno coinvolgendo quel po' che resta della stampa di sinistra.

A partire prima di tutto dal nuovo azionista di riferimento della NIE, l’editrice dell’Unità, dove a fine settembre si insedia un giovane imprenditore - Matteo Fago - che ha avuto un grande successo, come in un film americano, lavorando in un garage con qualche amico ad una piattaforma web sulla prenotazione on line di alberghi e viaggi. Si chiamava Venere.com e, quando è stata venduta al colosso del turismo Expedia, ha fruttato al nostro un tot di soldi in contanti e forse anche un tot di royalties per ogni giro di manovella del suo sistema.

Credo che le cose siano andate più o meno così. In ogni caso, sta di fatto che Matteo Fago, di cui ho già parlato, non è uno speculatore finanziario con interessi strani e indicibili, frutto di indicibili intrallazzi, ma un giovanotto che ha investito i soldi guadagnati con la sua mente sveglia in un quotidiano della sinistra in stato comatoso da tempo, oltre che in una coraggiosa casa editrice d'avanguardia. Uno che investe in giornali e libri.

Cioè soldi in cultura anziché in ballerine di facili costumi e botti di champagne, come fanno i nuovi ricchi dall’animo berlusconiano. E tutto ciò parla di una persona capace, onesta, e anche seria. E magari culturalmente impegnata. Insomma, avercene di gente così.

Poi pare che sia anche vicino al noto Massimo Fagioli, a suo tempo elencato fra “i più illustri psichiatri del Novecento” da “Classe medica” (Anno II, n. 9, pag. 57), che da quarant'anni fa psicoterapia di gruppo gratuitamente. E scusate se è poco.

Tutte caratteristiche che a qualcuno evidentemente fanno schifo. A destra, pensereste.

Macché: a sinistra. Cioè proprio là dove un povero ingenuo penserebbe di trovare tappeti rossi e valanghe di apprezzamenti per bravura, onestà, capacità, serietà e totale assenza di oscuri intrallazzamenti. Cioè per la limpidezza dei protagonisti.

Invece queste benedette caratteristiche che uno cerca da una vita senza trovarle mai, se non appunto in gente come Fago o Fagioli, fanno senso - roba da non credere - proprio a sinistra.

Oltre che a Grillo - che da tempo ha messo alla gogna proprio i giornalisti de l’Unità colpevoli di criticarlo - a Farinetti - il boss di Eataly, famoso per essere amico dell’ex-margheritino (cioè democristiano) Matteo Renzi e per pagare i suoi dipendenti 8 (dicasi otto) euro lordi l’ora i suoi dipendenti rigorosamente precari; e ora anche al Fatto, che già ai primi sentori di cambiamento al timone della NIE se ne uscì con un mucchio di balordaggini che costrinsero Matteo Fago a ripetute smentite proprio al giornale di Antonio Padellaro e Marco Travaglio.

L’uno, Padellaro, che da direttore dell’Unità usufruiva ai suoi tempi di contributi pubblici stellari, più o meno il doppio di adesso (basta leggere su Wikipedia) anche se ora fa il duro e puro; e c'è da chiedersi da dove verranno mai i buchi di bilancio stratosferici che l’Unità ha accumulato negli anni se non dalla sua storia, di cui anche Padellaro fa parte?

E l’altro, Travaglio, che - dopo gli studi dai salesiani - ha imparato a scrivere sulle scrivanie de Il Giornale di Montanelli che di lui disse “È un Grande Inquisitore, da far impallidire Vyšinskij, il bieco strumento delle purghe di Stalin”. Ha imparato il mestiere cioè alla stessa scuola - e si vede - dove ora agisce indisturbato quell’Alessandro Sallusti che quando si tratta di infangare qualcuno non si ferma davanti a niente.

Uno che, inoltre, ha dichiarato di essersi entusiasmato a suo tempo per Ronald Reagan e Margaret Thatcher, che avrebbe volentieri votato per la Merkel se fosse stato tedesco o per Chirac se fosse stato francese (tutto nero su bianco in un libro-intervista di Sabelli Fioretti).

Ma che, essendo italiano, non ha esitato a votare perfino per la più ignobile banda di demenziali e repellenti populisti, razzisti e plurinquisiti: quelli del “cerchio magico” e delle "ampolle del dio Po" chiamati Lega (tutto nero su bianco su Wikipedia, dove viene anche ricordata la sfilza di condanne definitive per diffamazione che il nostro ha rastrellato nel corso degli anni).

E da uno che ha votato per la Lega adesso dovremmo sorbirci degli sproloqui, apparentemente ironici, in realtà così squinternati da fare un po' impressione ("c'è chi già immagina la nuova testata: “AvantiUnità! Giornale fondato da Antonio Gramsci, ma solo da Lavitola in su”; ma siamo sicuri che quest'uomo stia bene?).

Insomma Padellaro e Travaglio, il Gatto e la Volpe della “sinistra” italiana, che atteggiandosi a grillini e cavalcando l’onda lunga sollevata dall’ex comico e dai suoi Vaffa Day, hanno rastrellato lettori come ogni mestierante populista sa fare.

Ma adesso vediamo la "cultura" che hanno messo in moto. Palate di fango a schizzare gente che investe in quotidiani storici della sinistra, avendo in animo di restituirli a una sinistra libera dal condizionamento dei partiti ("non voterò mai Renzi" ha dichiarato Fago, pur sapendo che aria tirava in casa PD) e libera soprattutto da una cultura che di sinistra non ha più niente.

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Esattamente come Travaglio, che di sinistra non ha e non ha mai avuto niente e si vede da come rotea il suo giornalistico manganello, usando inchiostro all’olio di ricino in piena libertà e in assoluta coerenza con la sua dichiarata appartenenza culturale alla “destra”.

In piena concordanza di suoni e argomenti, e naturalmente anche con le stesse infamie, sparate in contemporanea anche dai suoi colleghi - di professione e di passione politica - del Giornale e di Libero.

Belle accoppiate, verrebbe da dire: la destra berlusconiana e la destra che, grazie al viatico antiberlusconiano, si è insinuata nel mondo opposto dove è stata accolta a braccia aperte da una sinistra tanto ottusa quanto suicida.

E’ evidente che all’Unità sta succedendo qualcosa di notevolmente innovativo e per questo al Fatto si scaldano tanto, vanno in ebollizione e riempiono pagine su pagine di vuoto mentale e di escrementi verbali. Cioè danno i numeri.

Perché gente che preconizza complicità tanto fantasticate quanto inesistenti fra l’Unità e Lavitola non è altro che gente dalla mentalità a dir poco fangosa, se spara titoloni infamanti non avendo in realtà niente da dire se non che l’ad della NIE, Fabrizio Meli - che dio lo strafulmini - si è venduto quatto quatto un tot delle sue azioni di minoranza a una ex senatrice berlusconiana.

Insomma, barracuda di palude, gente maleodorante.

Ma il tutto è segno evidente che le innovazioni all'interno del quotidiano storico della sinistra sono assai significative e niente affatto trascurabili. E questa per noi è un'ottima notizia.

Quindi, buon anno all'Unità!

 

 

I commenti più votati

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.87) 2 gennaio 2014 19:08

    http://www.repubblica.it/politica/2...


    mi sà che le cantonate le prende lei coi suoi passionali articoli a difesa del giornale di partito del pd....
  • Di (---.---.---.87) 2 gennaio 2014 19:12

    ahah non per difendere travaglio o il fatto ci mancherebbe, cavolate ne scrivono anche loro. ma lei che fà la morale a questi signori, si è riletto il suo articolo ? sta addirittura rinfacciando cosa hanno votato i vari giornalisti per argomentare le sue elucubrazioni.

    ma per onestà intellettuale visto che sta alzando gli scudi e ammainando le spade in difesa dell’unità, ma lei chi ha votato in tutti questi anni, cosi anche noi ci facciamo un’idea sul perchè scriva certi articoli no?
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 2 gennaio 2014 19:45
      Fabio Della Pergola

      Per onestà intellettuale le dirò: per chi ho votato sono affari miei, lei manco si firma con nome e cognome, che pretende da me ?!

      Ma, battute a parte, vorrei che non si perdesse il "punto".

      L’Unità mi ha fatto profondamente senso per decenni; nel senso che mi sembrava illegibile. E ne ho anche criticato fortemente certi contenuti (come qui http://www.agoravox.it/spip.php?pag... ad esempio).

      Poi però, da qualche mese, sono successe cose (che lei fa finta di non vedere). Tipo che è cambiato il proprietario (detto anche azionista di riferimento che mi sembra, per quello che ne so, persona seria e onesta, come ho detto nell’articolo). Il quale ha cambiato direttore. Non so dire se questo è abbastanza per parlare di una nuova Unità, ma diamo tempo al tempo. E il fatto che il Fatto si scateni mi fa pensare che la cosa sia interessante.

      Che poi io rinfacci a un tizio di aver votato per la Lega (dal momento che è notizia pubblica) dovrebbe essere motivo di una decorazione al merito, non di sberleffi, caro amico. O ritiene che si possa davvero votare per la Lega e poi andarsene in giro come se niente fosse ?

      Saluti

      p.s. quando ci si erge a difesa le spade si sguainano, non si ammainano, se lo ricordi. E’ un consiglio gratuito; nel caso un domani le servisse.

    • Di (---.---.---.196) 2 gennaio 2014 22:45

      ahah cavolo quella della spade e’ stato un lapsus.


      parlando di cose serie, ritengo che visto l’articolo praticamente contra personam , con pure il j’accuse per il voto che invece dovrebbe essere rispettato a prescindere (senza considerare il periodo storico in cui Travaglio ha votato Lega, dimostra che forse lei non ne conosce l’involuzione, ricorda discorso sfiducia bossi?) ci vorrebbe almeno l’onesta di dichiarare che lei e’ un vecchio comunistone che rosica per il giornale letto avidamente in gioventu’ ... :) ovviamente la mia e’ una battuta, non se la prenda troppo...
      sa’, di questi tempi io sarei per il voto palese, nn si vede la necessita’ di nascondersi dietro la segretezza, oggi che si posta anche lo status dal gabinetto e si invoca trasparenza ovunque, aiuterebbe a comprendere molte opinioni e posizioni talvolta incomprensibili.

      cmq io prima le ho postato un link a repubblica dove si fa’ notare come la senatrice di forza italia presente nel cda dell’unita’ avesse avuto rapporti con lavitola.

      trovo inoltre veramente sgradevole liquidare con quella sufficienza un giornalista come MArco Lillo e trovo veramente rappresentativo della piaggeria e debolezza di pensiero tutta italiana il fatto che lei ricordi come questi del fatto prima lavorassero per l’unita’ e quindi criticandola immediatamente si rendano colpevoli di lesa maesta’ sputando nel piatto dove avrebbero mangiato in passato.

      niente da dire ovviamente per le cifre che lei ha fornito, se sono veritiere bastavano quelle, cosa la differenzia dagli amanti del metodo boffo che tanto critica se ha bisogno di entrare addirittura nel segreto dell’urna per contestare le posizioni dei giornalisti del fatto che cita?




    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 3 gennaio 2014 18:55
      Fabio Della Pergola

      Caro commentatore,

      battute a parte, la questione non è, come forse avrà capito, se la signora berlusconiana sia entrata o no nel capitale della NIE. La cosa è acclarata e il direttore Landò ne ha chiarito le cifre http://neuroni-in-fuga.com.unita.it... che parlano di un 1,4% del capitale complessivo della NIE. Poca cosa quindi. E irrilevante ai fini della linea politica del giornale. Ma non della sua coerenza interna. Quindi è cosa che il CDR chiede di risolvere e l’azionista di maggioranza sembra rispondere positivamente alla richiesta.

      La questione però è l’uso strumentale – oltre la decenza – che il Fatto fa della vicenda titolando il pezzo di Lillo “L’ombra di Lavitola sull’Unità” e poi intervenendo molto pesantemente con Travaglio che non entra nel merito (c’è un 1,4 % di capitale finito nelle mani di una berlusconiana) ma reitera in modo pesante il gioco infamante (titolo: L’unitola).

      Se io dico che lei è un grillino (faccio un esempio) potrei dire una cosa giusta o sbagliata, ma non offensiva o infamante. Ma se io dico che lei è un grillino e quindi il complice di un assassino la sto infamando (anche se Grillo, come lei saprà, è stato condannato in via definitiva per omicidio colposo plurimo). Uso un dato vero per gettare su di lei un discredito infamante.

      Se non si capisce questa piccola differenza non potremo fare altro che litigare per anni senza arrivare a capo di niente.

      Quindi il mio articolo non è contro il giornalista Travaglio ma contro l’infamatore Travaglio, che ha il suo passato noto al pubblico, essendo un personaggio pubblico. Qualunque sia il motivo e il periodo in cui T. ha votato Lega, per me questo è indicativo di una mentalità e di un atto politico che mi spiega alcune cose. Se per lei o per altri votare Lega (cioè anche Borghezio tanto per dire) o no è lo stesso, non so che cosa farci. Per me è significativo.

      Quanto a me, sono costretto a smentirla: non sono un comunistone, né ho mai letto con avidità l’Unità. Chi mi segue conosce le mie simpatie per i Radicali, casomai, che dai comunisti di sberle ne hanno prese tante.

      Ma mi interessa la novità portata da Fago nell’Unità. Che ritengo da non sottovalutare né tantomeno di infamare.
       

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 3 gennaio 2014 18:58
      Fabio Della Pergola

      Ci tengo ad aggiungere che di Lillo non ho detto niente, perché non ho ravvisato nel suo articolo niente di infamante, oltre la notizia in sé (sbagliata nei numeri, ma corretta nell’informazione). La diffamazione stava tutto nel titolo. E spesso i titoli non sono degli articolisti ma di altri e approvati dalla direzione.

    • Di (---.---.---.186) 3 gennaio 2014 20:30

      infatti non contestavo il merito dell’articolo ma il metodo.

      a parte che l’unita’ con grillo fa’ ben di peggio cmq resta il fatto che se uno dice una balla tale rimane e l’analisi del perche’ che lei fa’ e’ interessante. ho trovato invece poco utile tt il discorso sui trascorsi dei vari giornalisti del fatto. nn aggiunge nulla alla sua tesi e la fa’ sembrare semplicemente livoroso, in questo ritrovavo assonanze con certi articoli di libero e il giornale..... 

      travaglio non e’ infallibile e onestamente trovo che molti a sx lo adorano solo perche’ sono in piena crisi identitaria. (e come biasimarli visto cos’e’ diventata la sx dagli anni 90 ad oggi) 
       
      io che mi ritrovo piu’ nelle idee libertarie aborro (giuro non sono mughini) la visione della legge e del sistema giudiziario di travaglio, salvo dimenticarmene temporaneamente quando parla di politici e di B.. e questo onestamente mi fa’ riflettere. 

      penso che questo corto circuito sia, insieme a molti altri sia culturali che sociologici, alla base della crisi identitaria a sx, e’ vero che il pci e’ sempre stato legalitario ma adesso sembra che se non invochi manette per chiunque sei berlusconiano o peggio.

      per grillo nonostante lo veda come una scossa assolutamente positiva ho usato molta prudenza e non l’ho votato alle nazionali, ma onestamente sapere che abbia o meno un omicidio colposo sulle spalle mi interessa poco, sono tot sganciato dal concetto di liderismo, alcuni aspetti del programma sono interessanti e anche se penso che molte sue uscite siano state geniali se domani al posto suo ci fosse cippalippa mi cambierebbe poco, alla fine conta l’eventuale programma...
      trovo infatti assurdo e tipicamente italiano attaccare un’idea politica partendo dalle biografie.
      my 2 cents

      fabio

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 3 gennaio 2014 21:25
      Fabio Della Pergola

      ho trovato invece poco utile tt il discorso sui trascorsi

      va bene eviterò in futuro (così sarà contento anche qualche altro commentatore), ma qui in ballo c’era l’idea (falsa) di contaminazione di un giornale di sinistra. Se qualcuno indica una contaminazione in atto l’osservazione deve andare sul come e sul chi. Come sarebbe avvenuta questa contaminazione e chi la sta indicando. La notizia era vera. La contaminazione falsa. Chi ha trasmesso la contaminazione falsa e perché ? Il titolo del Fatto e Travaglio. E chi è ? Da qui due note due sulla biografia di uno che è dichiaratamente di destra (ne fanno prova le sue simpatie politiche e qualche - non tutte - le sue dichiarazioni di voto). Che accusa un giornale di sinistra di essere stato contaminato dalla destra (amica di un supposto malfattore).
      Uno di destra accusa un giornale di sinistra di essere contaminato dalla destra. Definire Travaglio come uomo di destra non è uno sport a cui mi sono dedicato per divertimento, ma era necessario per mettere a fuoco la questione. E per capire chi gestisce cosa.

      crisi identitaria a sx,

      questo aprirebbe un dibattito interessantissimo ma che potrebbe essere infinito. Le falle teoriche del marxismo ad esempio o le connivenze di Togliatti con gli ambiti ecclesiastici. Ce ne sarebbe da studiare per anni...

      sapere che abbia o meno un omicidio colposo: era solo un esempio, ma calzante.
       
      Su Grillo penso che il populismo si coaguli attorno alla persona. E la persona non mi piace. Il programma è ampiamente condivisibile anche se di una povertà di contenuti quasi imbarazzante.

      Tutto qua. Ma la storia non finirà tanto presto.

      Fabio DP

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 3 gennaio 2014 21:28
      Fabio Della Pergola

      my only cent

  • Di (---.---.---.174) 2 gennaio 2014 22:22

    è chiaro che non conosce per nulla la storia della lega e di come sia profondamente cambiata nel tempo.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 2 gennaio 2014 23:08
      Fabio Della Pergola

      No infatti. Della Lega e della sua storia non me ne potrebbe interessare di meno.

    • Di (---.---.---.196) 2 gennaio 2014 23:25

      allora eviti di scrivere e pontificare , sto cominciando a pensare che il ritorno ai monasteri biblioteca ci salvera dalla diffusione dell’opinione a ogni costo, se la qualita’ degli approfondimenti e’ questa.... del resto .. il cittadino fa’ notizia...e si legge. bar sport vs cultura 1-0

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 3 gennaio 2014 00:48
      Fabio Della Pergola

      Naturalmente continuerò a scrivere quello che mi pare, su chi mi pare e quando mi pare.

      Soprattutto scriverò quanto di più sprezzante riesco a fare su chi infama la gente - accostando la nuova direzione dell’Unità a un individuo del calibro di Lavitola - come hanno fatto Travaglio e Padellaro in questi giorni, ad esempio.

      Oppure su chi infama gli immigrati e i meridionali come - rispettivamente - hanno fatto il vecchio e il nuovo leader della Lega. Tanto per ricordare di chi stiamo parlando o crede davvero che non sappia cos’è quella fogna che lei difende ?

      Se le piace è così e se non le piace è così lo stesso, caro furbacchione da bar sport.

    • Di Salvatore Baiano (---.---.---.250) 3 gennaio 2014 11:30
      Salvatore Baiano

      Carissimo Della Pergola, il solo avere affermato codesto pensiero estrinseca la Sua incapacità a redigere -mediante imparziale osservazione dei fatti- un qualsivoglia articolo (a meno che l’incipit dello stesso non sia " A mio modesto parere", la qual cosa La porrebbe nella folta schiera degli opinionisti da barzelletta che brulicano -in cerca di immeritata visibilità- saltando da una trasmissione -anch’essa da barzelletta- all’altra). C’è molta gente che confonde l’Opinionismo col Giornalismo: mi sembra che Lei sia uno di costoro. Il Giornalista vero, quello serio (lungi da me l’accreditarmi presso la categoria) STUDIA la Storia di un Movimento (specie se l’intento è la ricostruzione critica), cerca di penetrarne risvolti, rivoluzioni, evoluzioni... Il "non me ne può fregar di meno" priva di interesse e dignità il Suo scritto, relegandolo al rango di "accozzaglia di parole che si susseguono senza scopo nè carisma": meglio asserire onestamente "Ho votato Lega e, avendo constatato la pericolosa deriva, me ne sono allontanato" piuttosto che asserire "A me, della Storia della Lega, può fregar di meno"....Ma, del resto, è la logica differenza tra un Travaglio ed un Della Pergola.

      Buon Anno
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 6 gennaio 2014 12:10
      Fabio Della Pergola

      Ma di chi, di questa gente http://www.unita.it/politica/il-leg... mi dovrei occupare ? "e questa sarebbe profondamente cambiata nel tempo..." ?! Ma state scherzando ?

  • Di (---.---.---.28) 3 gennaio 2014 01:40

    Articolo ineccepibile. Sottoscrivo in pieno ogni parola dell’autore Fabio Della Pergola. L’Unità ha ora modo di recuperare un patrimonio storico e saremo in molti ad esserle vicini.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 3 gennaio 2014 13:05
      Fabio Della Pergola

      Egregio Signor Baiano,


      mi perdoni se, pur sapendo di non incontrare la sua approvazione, insisto nel mio dire: della storia e delle vicessitudini dei signori Bossi, Salvini, Borghezio, Mauro, Cota e compagnia cantando (ivi compresi figli e moglie del Trota maior) non me ne frega niente. Non me ne occupo se non per i reati - notevoli - che hanno commesso, per le lauree che si sono accreditati con qualche dubbio sulla loro legittimità, per gli insulti da veri nazisti che hanno dedicato a persone che, per quanto se ne sa, hanno l’unica colpa di cercare qui da noi condizioni di vita migliori e di avere una cultura diversa dalla nostra (diversa cioè da quella cultura che nei secoli è riuscita a produrre stragi, roghi, colonialismo, imperialismo, camere a gas su scala industriale eccetera di cui i leghisti incomprensibilmente si vantano).

      Se il ribrezzo che provo per questa gentaglia e per il loro movimento politico significa che sono solo un "opinionista" anziché un imparziale "giornalista" mi vedo costretto ad aggiungere un secondo chissenefrega al primo. A cui aggiungerò, di cuore, un terzo chissenefrega se lei ritiene che ciò privi il mio scritto di dignità e interesse.

      Perché dell’interesse di gente che ritiene la Lega interessante a me non mi importa niente.

      Non so se sono stato abbastanza chiaro, ma se vuole posso provare a fare anche meglio di così.

      Cari saluti e buon anno anche a lei.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 3 gennaio 2014 14:32
      Fabio Della Pergola

      A meno che naturalmente lei non si riferisca alla Lega Calcio...

    • Di Salvatore Baiano (---.---.---.250) 3 gennaio 2014 18:05
      Salvatore Baiano

      Continui a vivere nel Suo microverso fatto di polverose (perchè vetuste ed irrisolte) frustrazioni e buon prò Le faccia, allora; abbia, però, almeno il pudore e la decenza (se non ne conosce il significato, ci sono vocabolari che sapranno soddisfare la Sua ignoranza anche se, abbiamo tutti appreso, Lei non può certo distinguersi per sete di Sapere nè per tolleranza verso chi la pensa diversamente -tanto da non saper decriptare l’elementare significato delle mie parole, non già in difesa della Lega ma dell’importanza di conoscerne Storia e Fatti- che La accomuna non poco a coloro di cui vorrebbe essere detrattore) di non scrivere insulsaggini... Lei continui a "fregarsene" e pascersi della Sua infantile ed arrogante ignoranza e lasci lavorare gli adulti, per favore. I suoi reiterati "me ne frego" sono come il calpestìo scomposto e rumoroso causato da un ragazzotto che, avendo fatto sempre il bulletto, scopre -infine- di essere solo un poveraccio infingardo la cui debolezza è proprio nella manifesta protervia.

      ah, già...:tanto Lei.."se ne frega"...
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 3 gennaio 2014 18:22
      Fabio Della Pergola

      Sì Baiano, continui pure a lavorare cercando la Storia e i Fatti (rigorosamente con la maiuscola) poi, quando avrà finalmente capito che la Lega non è altro che la riproposizione in chiave attualizzata del populismo d’altri tempi del Boden nazionalsocialista di heideggeriana memoria, avrà finalmente capito di aver scoperto... l’acqua calda. Sprechi pure il suo tempo come vuole, ma non faccia perdere tempo a chi ha cose più serie da fare (tipo fare il poveraccio infingardo a iosa, se mi pare).
      Buon lavoro.

    • Di (---.---.---.110) 4 gennaio 2014 11:18

      Caro Della Pergola, se lei fosse a conoscenza delle cose che faccio quotidianamente, delle responsabilità che -altrettanto quotidianamente- mi assumo, mi ringrazierebbe per il tempo che, con evidente inutilità, dedico a lei ed al Vuoto (sa a cosa servono le maiuscole? Diversamente, si documenti...) che rappresenta. Incensare chi ci è concorde ed esprimere piacere nel leggere solo i commenti che ci gratificano è tipico degli pseudo fascistelli para leghisti (da lei ottimamente rappresentati), svuotati di ogni significato, che non hanno basi, nessun substrato ma si dilettano a ribadire la propria inconsistenza per poter affermare "Ehi, guardate che esisto anch’io..." Faccia pace con se stesso e col mondo variegato in cui, per fortuna sua, trova ancora modo e spazio per poter declamare le sue verità assolute (notate le minuscole?)

      PS: Io -contrariamente a quanto vedo di lei- un profilo ce l’ho e se avrà la bontà (suvvia, non inorridisca nel leggere questo termine) di leggerlo, potrebbe percepire, tra le righe, il perchè leggerla e risponderle rappresenti, per me, una vera perdita di tempo ma....che vuol farci? Io sono un buono e, soprattutto, un vero democratico... Si affanni a cercare altre stolidità per rispondermi: è la sola cosa che -osservo- le riesce (e neanche perfettamente), oltre al versare l’acidità bruciante delle sue frustrazioni su chiunque sia in dissonanza col suo pensiero e cerchi un confronto sereno sulle idee. Felice Epifania 
      ah: per lei sono, sempre e comunque, il SIGNOR Baiano (se ha presente il buon Principe de’ Curtis...)
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 4 gennaio 2014 11:42
      Fabio Della Pergola

      Coraggio Baiano (Sig.) si rilassi e torni ai suoi Alti Impegni e Responsabilità Quotidiane senza più dedicare Tempo al Vuoto che immodestamente io Rappresento. Abbia però la Compiacenza di ricordare che il disinteresse per la Storia della Lega fa parte dei diritti primari, umani e civili, dell’Umanità Tutta; si rassegni.

      il Detentore del Verbo La saluta, spero definitivamente.

  • Di (---.---.---.108) 3 gennaio 2014 18:08

    Caro Fabio della Pergola,

    Il suo articolo mi è sembrato molto chiaro ed interessante...un buon esempio per quelli che si ritengono giornalisti legati ai fatti ed imparziali, ma sono solo sconnessi, pieni di facile e gratuito sarcasmo e spacciatori di dati scorretti (vedi le percentuali di partecipazione alla proprietà del giornale L’Unità.)
    Spero che lei continui così , auguri, 
    Serena Rizza



  • Di (---.---.---.142) 6 gennaio 2014 14:24

    Si prega di oscurare i fatti per non disturbare le opinioni (di Della Pergola)

    Come sempre, come nel caso del bloggher "l’incarcerato" sparate a zero sul FQ come degli ultrà qualunque ma senza smentire nulla (in questo caso da sinistra, senza nemmeno disquisire su cos’abbia il PD di sinistra, visto che l’Unità ne è uno degli organi ufficiali) perchè il non riuscire a prenderli in castagna nel merito dei fatti sembra vi dia ai nervi

    Perchè come sempre, non c’è di nulla falso o smentibile negli articoli del FQ citati.

    http://triskel182.wordpress.com/201...

    Quello che segue è stato scritto da Marco Lillo, noto per la sua precisione, e uno dei migliori giornalisti investigativi italiani (che proviene dall’Espresso)

    http://www.ilfattoquotidiano.it/201...

     cit
    "La società della professoressa Ioannucci, Partecipazioni Editoriali Integrate Srl, controlla poco meno del 20% della NIE Spa, Nuova Iniziativa Editoriale spa, la società che edita il quotidiano fondato da Antonio Gramsci nel 1924. La Srl azionista dell’Unità è stata creata dall’attuale amministratore del giornale, Fabrizio Meli, nell’aprile scorso ed è stata poi ceduta alla Ioannucci il 29 ottobre 2013 dallo stesso Meli, manager del gruppo Tiscali di Renato Soru. Fondata nell’aprile scorso da Rita Lombardo (10%) e Fabrizio Meli (90%), ex giornalista sardo, promosso a manager del gruppo di Soru e poi ad amministratore dell’Unità, la società Partecipazioni Editoriali Integrate Srl, dopo avere rilevato le quote dell’Unità, è stata ceduta il 29 ottobre all’ex senatrice berlusconiana. In particolare il 90% delle quote di Meli sono andate all’ex marito di Maria Claudia Ioannucci, il responsabile comunicazione del Sole 24 Ore Alfonso Dell’Erario che si dichiara: “Intestatario temporaneo della quota che è della mia ex moglie Maria Claudia Ioannucci”. Mentre il restante 10% è stato comprato subito anche formalmente dalla Ioannucci. Chissà cosa avrà spinto il consigliere delle Poste in scadenza nel 2014 a investire in una società che ha chiuso l’ultimo bilancio del 2012 con 4,6 milioni di perdita su 12 milioni di ricavi. Il quotidiano diretto da Luca Landò non attraversa un grande momento, come tutta la stampa."

    La prima metà dei questo post di Della Pergola, dove si parla di Matteo Fago potrebbe essere affiancata da un bel CHISSENEFREGA.

    Cioè se l’Unità diventerà un giornale credibile e indipendenete (magari dando più attenzione alle tematiche sociali della sinistra, cosa più che legittima) ma senza più essere un ufficio stampa del PD (cioè con credibilità pari a ZERO come è stato fino a oggi) allora io, che l’ho letto per 15 anni, prima di abbandonarlo schifato, sarò il primo a felicitarmene.

    La seconda parte, è una banale serie delle solite invettive spocchiose da Curva Sud mischiate a falsità

    Tra le quali (ne cito solo una a caso) il nascondere il fatto che il periodo di Padellaro-Colombo -Travaglio all’Unità fu l’unico periodo in cui il quotidiano frenò l’emorragia di lettori.

    Fino a quando un certo Gianni Cuperlo ne chiese la loro testa

    http://www.youtube.com/watch?v=wzCS...

    Per poi diventare sempre uno dei tanti uffici stampa del PD, che di sinistra (ora con Renzi più che mai) non ha più una beneamata fava.

    I giornali servono per conoscere i fatti, le notizie pure e semplici, il più dettagliate possibile. Non la loro versione manipolata di partito (di destra o sinistra che sia) e si possono differenziare per l’attenzione a certe tematiche piuttosto che ad altre (a seconda dell’orientamento politico).
     Ma senza mai manipolare i fatti. Ma purtroppo presso un popolo italiota con la mentalità da curva Sud quest è pura utopia

    Saluti . Andrea

    (lettore dell’Unità dagli anni 90 fino al 2010)

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 6 gennaio 2014 16:17
      Fabio Della Pergola

      Caro Andrea,

      legga meglio.

      Mi spiego. In tutto questo mio articolo (così come anche nel precedente http://www.agoravox.it/Quando-a-sin... e nel successivo http://www.agoravox.it/L-importante...) e così anche in qualcuna delle risposte ai commenti più sensati (vedi sopra) ho distinto con chiarezza l’articolo di Lillo dal titolo (probabilmente non suo) che gettava un’ombra non di Lavitola, ma di infamia sull’Unità. Ho scritto nella risposta al lettore Fabio mio omonimo “Ci tengo ad aggiungere che di Lillo non ho detto niente, perché non ho ravvisato nel suo articolo niente di infamante, oltre la notizia in sé (sbagliata nei numeri, ma corretta nell’informazione). La diffamazione stava tutto nel titolo. E spesso i titoli non sono degli articolisti ma di altri e approvati dalla direzione”.

      Per lei tutto questo non conta, non lo prende in considerazione e va a sparare a zero (lei sì) sul fatto che “noi” (cioè io) spariamo a zero da sinistra (e perché non dovrei ? e perché non lo sarei ? e chi decide se io sono di sinistra o no ?) sul FQ (ma l’ho fatto anche sull’Unità e più di una volta), ma non smentiremmo mai nulla. Smentire nei fatti, casomai, spetta all’Unità, al suo Direttore e al suo Editore, non a me.

      Io mi limito ad evidenziare che, a parte un po’ di numeri sballati (ma non è questo che importa), il titolo è tipico del metodo Boffo. E si basa sul fatto che la gente legge perlopiù i titoli e poco altro. Con questa brava operazione (sulla quale lei non dice nulla e della quale lei non sembra nemmeno essersi accorto visto che il titolo nemmeno lo cita) si getta il discredito più pesante sul quotidiano.

      Ma la questione non sembra essere indirizzata solo sul quotidiano (non sul PD di cui a me personalmente interessa poco e che, nella sua nuova versione renziana ritengo un partito poco meno che neo-democristiano), quanto sulla nuova gestione derivante dall’ingresso di Fago nell’azionariato. Per i motivi che ho espresso nell’articolo e più dettagliatamente ancora nell’ultimo della serie.

      Lei a tutto questo - che è il punto centrale dei miei articoli - risponde con un chissenefrega che io mi sento legittimato a renderle esattamente negli stessi termini. Lei non sa leggere il contenuto di un articolo, ci vede solo quello che ci vuole vedere (ma che non c’è: ad esempio un imprimatur al PD) e poi fa la sua spapocchiata di commento.

      Naturalmente concordo invece con la sua parte finale: se la nuova proprietà darà vita a un nuovo corso del quotidiano lei sarà il secondo a felicitarsene, perché il primo sarò io. Ma, sembra strano doverlo ricordare, tutto il mio articolo verte esattamente sull’aggressione del Fatto al nuovo corso dell’Unità per, è la mia ipotesi, sgambettarlo (come ho titolato il terzo articolo dedicato alla questione).

      Poi l’aggressore divento io se ritengo di reagire.

      Le "invettive spocchiose" sono invece dati di fatto: che ai tempi di Padellaro l’Unità vendesse più di adesso è noto, ma non è affatto vero che frenò l’emorragia di lettori che erano già diminuiti di oltre 10mila nell’arco della direzione Colombo e passarono dai 61mila all’inizio della direzione Padellaro ai 48mila alla fine, per poi risalire un po’ il primo anno della Concita De Gregorio e poi iniziare la scivolata verso il basso arrivando a quota 20mila con Sardo.

      Va ricordato che ai tempi di Padellaro i contributi pubblici erano di 6,5 milioni di euro, contro i 3,5 attuali.

      Quindi la sua invettiva sulla manipolazione dei fatti la rivolga prima a se stesso, perché i dati (che sono fatti) che lei scrive sono falsi.

      Spero che la questione sia chiarita. In ogni caso sa dove trovarmi. Saluti.

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