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Il Corriere dei Piccoli: una mostra per conoscere la storia del fumetto italiano

Il 27 dicembre 1908 veniva pubblicato il primo numero del “Corriere dei Piccoli”, il supplemento settimanale del “Corriere della Sera” tutto dedicato ai bambini. L’idea del direttore del Corriere, allora Luigi Albertini, riscuote subito un ampio successo fra i piccoli lettori della borghesia, anche per la straordinaria qualità dell’apparato illustrativo

Sin dall’inizio dell’esperienza editoriale, il “Corriere dei Piccoli”, pur cogliendo le caratteristiche delle storie illustrate già diffuse ad esempio in America, propone ai piccoli lettori alcune tematiche caratteristiche della società italiana attraverso le illustrazioni, i personaggi e le storie più originali, firmate da giovani e promettenti illustratori che resteranno a lungo la bandiera del settimanale.

La mostra, “Corriere dei Piccoli: storie, fumetto e illustrazione per ragazzi”, allestita a Milano, alla Rotonda della Besana, propone un percorso molto articolato e completo, che espone materiali – per lo più inediti – dell’Archivio Storico del Corriere della Sera, oltre a quelli appartenenti a collezioni pubbliche e private. Per i bambini e i ragazzi la mostra rappresenta un momento di gioco, anche interattivo, fatto di colori e immagini, oltre che di racconti: vedendo in prima persona, sfogliando alcune riproduzioni del settimanale, si possono confrontare con i cambiamenti che hanno interessato il fumetto e l’illustrazione italiana. Infatti, dal 1908 fino agli anni Sessanta, salvo alcune eccezioni, le storie illustrate del “Corriere dei Piccoli” sono raccontate dalle didascalie in rima; solo successivamente e, in maniera definitiva, dal 1963 compaiono i balloons, le nuvolette di dialogo che animano i personaggi delle storie. Proprio per il grande successo di questa esperienza, i personaggi più rappresentativi e conosciuti divennero delle vere e proprie icone nell’immaginario dei piccoli: ne sono un esempio Pierino e Quadratino (di Antonio Rubino), il Signor Bonaventura (di Sergio Tofano), Sor Pampurio (di Carlo Bisi), la Stefi (di Grazia Nidasio), Topo Gigio (di Maria Perego). Sono a disposizione anche quattro aree didattiche in cui i giovani visitatori diventano i protagonisti, inventando e disegnando nuove storie e nuovi fumetti e dando vita ai propri personaggi.


Per i più grandi, invece, credo che la mostra rappresenti l’occasione non solo per conoscere o rivedere le pagine illustrate del “Corriere dei Piccoli”, ma anche il momento per considerare i contenuti delle storie analizzandone i contenuti, il carattere dei personaggi, gli spazi pubblicitari – spesso anche occulti. Soprattutto nei primi 40 anni di pubblicazione è evidente come le storie ritraessero valori, situazioni e caratteri dell’italianità, proponendo anche, in maniera semplificata, le tematiche e gli avvenimenti della storia contemporanea: gli anni della Grande Guerra, del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale vengono spesso riproposti ai giovani lettori in forma illustrata, sdrammatizzando i traumi e le paure del conflitto. Non è dunque semplicemente un viaggio nella storia dell’illustrazione e del fumetto italiano, ma un percorso più profondo per notare e comprendere le trasformazioni non solo dell’illustrazione per ragazzi, ma dell’intera società che, proprio attraverso il “Corriere dei Piccoli”, si rivolge ai giovani figli della borghesia.

Corriere dei Piccoli: storie, fumetto, illustrazione per ragazzi”, fino al 22 maggio 2009 alla Rotonda di via Besana.

Francesca Misiano

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