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 Home page > Attualità > Politica > IL 21 e 22 giugno non turiamoci il naso

IL 21 e 22 giugno non turiamoci il naso

Tanti anni fa, Montanelli suggeriva agli Italiani di turarsi il naso e votare DC. Erano altri tempi, tempi in cui le ideologie e la geopolitica condizionavano pesantemente la politica italiana. Oggi, un appello del genere non avrebbe più ragione di esserci, soprattutto perché, con questo governo, il cattivo odore dei suoi provvedimenti supera qualsiasi chiusura di narici.

Innanzitutto il cosiddetto DDL sicurezza, dove viene chiesto ai siti informatici di pubblicare rettifiche entro 48 ore, pene multe salatissime. Cosa vuol dire rettifiche? Rettifiche a cosa?

Se dico che il bilancio di una regione o di un comune è fasullo e posso dimostrarlo, e mi arriva una rettifica cosa succede? Devo scrivere il falso?

Questa legge decreterebbe la morte della rete italiana, come giustamente dice Grillo.

Tutti i blog ed i siti potrebbero essere costretti a chiudere o oggetto di attacchi mirati per farli chiudere. Potrebbero arrivare richieste di rettifiche anche su cose innocenti. E questo è il primo punto.

Il secondo, è che le intercettazioni si potranno fare solo quando vi è ragionevole certezza di colpevolezza. Bella fesseria!!! Le intercettazioni servono per indagare… A cosa servono se si è sicuri della colpevolezza?? E’ l’ennesima porcata di questo governo, porcata contro la democrazia, perché lede uno dei diritti fondamentali: quello di informare ed essere informati.


Il DDL sicurezza promuove le ronde dei cittadini. Perché, mi chiedo? Non è meglio rinforzare Carabinieri e Polizia, che sono appositamente addestrati? Chi ne giova di queste ronde?

Ecco spuntare le ronde leghiste e, udite udite, del Movimento Sociale Italiano (vecchia sigla di estrema destra), che “vigileranno su di noi”...

Li potete vedere sul sito di Repubblica. Camicie verdi, camicie nere, ma la solfa è sempre la stessa. Io mi chiedo: che succede se qualcuno di questi mi ferma e mi chiede i documenti?

Io chiamerò il 113, senza pensarci due volte, ma siamo ad un passo dalle camicie grigie di hitleriana memoria. Aveva ragione Spadolini, che, quando iniziò il fenomeno Lega, disse subito di sentire puzza di nazismo lontano un miglio.

Quello che sta succedendo ne è la dimostrazione: stanno imponendo le ronde di quartiere, che possono diventare l’anticamera delle squadracce fasciste e naziste.

Facciamo attenzione: Il 21 e 22 giugno andiamo a votare, non turiamoci il naso.

Commenti all'articolo

  • Di Giorgio Floris (---.---.---.242) 17 giugno 2009 15:13

    Al referendum votate SI solo nella scheda verde.
    Astenetevi sulle altre due.

    • Di Marco Nichele (---.---.---.100) 17 giugno 2009 20:25

      E’ votando SI a tutti e 3 i quesiti che si evitano fenomeni rischiosi come quello delle ronde nere. Non di certo astenendosi ai primi 2 quesiti.

    • Di Alex Buaiscia (---.---.---.27) 17 giugno 2009 21:49

      E votando sì si evitano forse le ronde verdi, ma ci si trova l’autoritarismo al governo.
      Voterò no ai primi due, ma non ho ben capito cosa riguarda il terzo quesito. Repubblica da una spiegazione sintetica. Se voto sì al terzo, una persona non potrà più essere eletta per più cose contemporaneamente?
      Grazie per il chiarimento.

    • Di Marco Nichele (---.---.---.100) 17 giugno 2009 22:22

      Se a vincere è la lista che ha più voti, il Pdl e la Lega da un lato, il Pd, l’Idv e la sinistra dall’altro saranno spinte a fare lista unica da entrambe le parti, per prendere il premio di maggioranza. Con ciò saranno però costrette, pur di vincere, a smussare gli estremismi e a candidare persone in grado di attrarre più elettorato possibile. L’idea che Pd e Pdl, in caso di Si ai primi 2 quesiti, vadano da soli al voto, è astratta quanto lo è il fatto che, già in base alla legge vigente, un partito può presentarsi da solo e prendere tutto per sé il 55% dei seggi, se ha la maggioranza relativa dei voti, Ma questo non succede mai, perchè ogni partito sa benissimo che qualcun altro partito farà una coalizione e con essa otterrà più voti. Allo stesso modo, con il premio di maggioranza dato alla singola lista, la coalizione verrà fatta all’interno della lista stessa, tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra. Il caso in cui un solo partito da solo si presenti per prendere il premio, è appunto ammesso dalla legge (e lo sarebbe anche dopo il referendum) ma nella pratica non si realizzerebbe mai, è un caso di scuola perchè la distribuzione dei voti, in italia, non è tale per cui una sola area politica ha più del 50% dei voti

    • Di Marco Nichele (---.---.---.100) 17 giugno 2009 22:51

      Ah, sul terzo quesito: se vince il Sì è impedita la possibilità, per la stessa persona, di candidarsi in più circoscrizioni. Ciò per evitare che, una volta concluse le elezioni, la persona eletta in più circoscrizioni, poiché deve scegliere di quale circoscrizione accettare l’elezione, può determinare indirettamente l’elezione o meno di un numero di persone, che in base al voto risultano i primi dei non eletti. In pratica, dopo il voto, i big candidati in più circoscrizioni, con questo meccanismo possono a loro volta eleggere altri parlamentari DOPO IL VOTO, senza che questa scelta sia invece in mano ai cittadini.
      Può sembrare una cosa marginale, in realtà 1/3 dell’attuale parlamento è formato da ripescati con questo meccanismo. Una vera e propria patologia a danno degli elettori.

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