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I cittadini agiscono

Trovo ci sia un grande problema comunicativo tra le persone. A mio parere oggi non ha più senso parlare di destra o sinistra, la Storia ha parlato chiaro per ognuno di questi sistemi, mentre l’economia che oggi regola la società sta omologando un po’ tutti, impedendoci di poter scegliere veramente. La confusione regna sovrana, tutti dicono quello che vogliono e pensano quello che vogliono, creando un terreno di discussione fine a se stesso in cui ogni verità viene accettata come buona perchè "ognuno la puo’ pensare come vuole". Non é vero: non si puo’ pensare a quello che si vuole. O meglio: le persone che si interessano di politica, la società civile che vuole informarsi, non deve avere questa concezione.

Se in questi anni, in risposta alla crisi che su tutti i livelli l’uomo percepisce, nascerà una nuova mentalità, forte e concreta, essa sarà un mix di idee che la logica impone davanti alle questioni dei nostri tempi, per risolvere (o per lo meno cercare di risolvere) i problemi.

La ricette miracolose non le ha nessuno, ma da una base comune bisogna pur partire.

Oggi mi rendo conto di una cosa. Le persone sono molto più simili tra loro di quello che sembra. Le idee politiche sono solo un ostacolo, un mezzo per evidenziare differenze che non ci sono, perchè le esigenze più importanti delle persone sono le stesse.

Non voglio ridurre la questione a singoli argomenti, le mentalità politiche si sono formate in anni e anni, non sara’ di certo una semplice discussione che fara cambiare l’idea a certe persone, pero’ vorrei esporre una mia idea che si potrebbe cominciare ad attuare in concreto.

Per quanto utile sia lo scambio di informazioni, non possiamo continuare a confrontarci sempre con persone che la pensano come noi. Se noi portiamo avanti una tesi con delle informazioni che la stampa tradizionale non propone, é inutile continuare a riferirla a persone che già vanno alla ricerca di questa controinformazione. Ripeto: si tratta solo di scambio di informazioni.

Bisogna cominciare a dialogare con coloro che non si sono ancora svegliati fuori.
Dialogare in maniera diversa. Se un leghista sa che tu voti sinistra, qualsiasi argomento affronti, lui rimarrà sempre della sua idea e non ascolterà veramente quello che dici. Per partito preso. E’ per colpa di questo processo mentale che non c’é più dialogo politico, soprattuto in Italia, ma in tutto il mondo. 



La mia idea é quella di infiltrarci piano piano in tutti quei blog della Lega, di Forza Italia, in tutti i blog dove ci sono i Vespa italiani, o i Fede, o i Berlusconi, o il votante medio di Forza Italia o Alleanza Nazionale, identificarci con la mentalità del blog, e infine molto ingenuamente cominciare a porre domande, portare prove o quant’altro, per mettere in discussione la mentalità a cui "noi stessi apparteniamo". In questo modo se ad esempio vogliamo parlare dell’attacco alle torri gemelle ci iscriviamo ad uno di questi blog, e molto ingenuamente facciamo un resoconto alternativo sull’altra verità, spacciandoci pero’ da leghisti (ad esempio). Visto che se non approvo la verità ufficiale dell’evento, e ne parlo con una di queste persone, vengo subito additato come comunista estremo, trovo un’ottima idea camuffarmi da leghista e ripeto,ingenuamente, mettere in dubbio la verità ufficiale. Poi davanti alle risposte che mi vengono date, tiro fuori tutte le prove pian pianino e a seconda di quello che loro mi rispondono, in modo da farli per lo meno riflettere di più. Essendo uno della "loro specie" accetterebbero molto di più questa riflessione che da uno di sinistra.

In pratica sarebbe creare un AgoraVox (e simili) in quegli ambienti virtuali in cui le idee sono contrapposte alle nostre, spacciandoci per sostenotori di questi ambienti.

Gli esempi possono essere infiniti, l’importante é cominciare tipo "E’ da anni che trovo la Lega unica vera voce del popolo Veneto però ultimamente accadono cose intorno a noi che ci devono far riflettere ....e qua possiamo dirne a bizzeffe.
Molti leghisti sono contro gli Ogm. Se noi portiamo loro delle riflessioni su CHI porta avanti una determinata politica e la colleghiamo magari a Berlusconi o all’idea stessa che loro sostengono di economia (sempre molto ingenuamente ripeto all’inizio, come se fossimo caduti dalle nuvole, sarebbe dopo che in risposta ai loro commenti tireremmo fuori tutte le nostre conoscenze o le nostre fonti), forse loro cominceranno ad aprire il campo di riflessione. L’argomento non puo’ essere affrontato solo da un punto di vista legislativo come fanno loro. Facciamogli capire che il problema nasce dalla loro stessa visione di economia. 

Se loro hanno benissimo a cuore la sicurezza, facciamogli un bel discorsetto unendo Basi militari che la gente non vuole (tra l’altro una parte della Lega é contro), TAV, ponte sullo stretto di Messina, l’articolo che oggi é comparso in questo sito in definitiva e concludere semplicemente dicendo: non solo i ladri marocchini mettono in pericolo la nostra sicurezza, ma anche una potenziale guerra che noi saremmo obbligati a sostenere. Se ti spacci per leghista, figlio di uno che ha combattuto la Seconda Guerra Mondiale e riporti le tue paure riguardo una potenziale guerra in base a notizie che i media principali non sanno, fidatevi che sarebbero tutti interessati ad ampliare il discorso. Identifiachiamoci con loro e controinformiamoli.

Se si facesse questo tipo di attività in molti, si potrebbe portare un contributo concreto per abbattere queste barriere comunicative che ci sono tra i cittadini di fazioni politiche diverse.
Cosa ne pensate?

PS: cio’ non toglie che alcune cose si possano fare con quelli di sinistra.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.140) 13 novembre 2008 14:04

    Sul problema comunicativo hai perfettamente ragione. E’ inutile parlare di destra e sinistra, ma ci sono ancora persone che si aggrappano a queste fazioni anche se le loro idee sono diverse.
    L’idea che proponi é molto simpatica. Potrebbe addirittura essere fatta come studio sulla comunicazione per vedere i risultati.
    Vediamo cosa ne pensa la gente

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