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Guantanamo: 10 anni di torture e menzogne. In Usa monta la protesta

L'11 gennaio del 2002 veniva aperta la prigione di massima sicurezza americana. Una vergogna anche per l'amministrazione Obama

E' il 22 gennaio del 2009. Barak Obama è da due giorni presidente degli Stati Uniti d'America quando emette un ordine esecutivo lapidario: "Il centro di detenzione di Guantánamo sarà chiuso appena possibile e non oltre un anno dalla data di questo ordine". Ma non solo: il presidente della "più grande democrazia del mondo" ordina anche una revisione di tutti i casi dei detenuti e delle loro condizioni di vita. Oggi, a quasi due anni di distanza, l'ordine di quello che viene considerato l'uomo più potente della terra è ancora inevaso: 171 persone provenienti da oltre 20 paesi restano detenute a Guantánamo, la maggior parte delle quali senza accusa né processo.

Ma cos'è Guantanamo? Si tratta di prigione di massima sicurezza situata su una base militare americana di Cuba. Venne aperta ufficialmente l'11 gennaio di 10 anni fa, quando arrivarono i primi detenuti provenienti dall'Afghanistan, chiusi in una gabbia di filo metallico di una sezione chiamata X-Ray.

La "missione di pace" nel Paese orientale era appena iniziata. George Bush aveva bisogno di mostrare all'opinione pubblica il suo pugno di ferro contro i terroristi che avevano attentato alle Torri Gemelle, che secondo i servizi segreti si rifugiavano in Afghanistan. Semplificando, e non poco, tutti i media spiegarono che un gruppo denominato AlQaeda aveva le sue principali cellule tra le montagne afgane. Una gran parte dei presunti terrosristi catturati vennero condotti a Guantanamo.

E' il 7 febbraio del 2002 quando il presidente degli Stati Uniti firma un memorandum secondo il quale nessuno dei detenuti verrà considerato "prigioniero di guerra". Nei loro confronti, si legge, verrà anche sospeso il rispetto dell'articolo 3 della Convenzione di Ginevra, che proibisce l'uso della tortura e "l'oltraggio alla dignità personale, in particolare i trattamenti umilianti e degradanti".

Successivamente verranno anche autorizzate altre tecniche di interrogatorio come l'isolamente, la manipolazione ambientale (ad esempio modificando la temperatura) e la modifica del sonno. E' il 2004 quando Amnesty International, sostenuta dagli ex presidenti statunitensi Clinton e Carter, chiede la chiusura del centro di Guantanamo.

Da allora nulla è cambiato in meglio sino al 22 gennaio del 2009 quando, come abbiamo scritto, Obama ordinò la chiusura della prigione. Chiusura che ancora non è avvenuta, a quasi tre anni di distanza, e che sta macchiando non poco la reputazione dell'amministrazione Obama. Guantanamo, infatti, è diventata il simbolo di 10 anni di violazioni sistematiche dei diritti umani da parte degli Stati Uniti e sta diventando una pericolosa spina nel fianco per la Casa Bianca.

Proprio ieri Obama ha ribadito l'intenzione di chiudere Guantanamo e assicurare ai prigionieri condizioni di detenzione umane a soprattutto un processo degno di questo nome. Eppure proprio il presidente degli Stati Uniti lo scorso 31 dicembre ha disposto la possibilità di ricorrere alla detenzione a tempo indeterminato, esattamente come accade a Guantanamo da dieci anni a questa parte.

"Ora avremo una Guantanamo generale e legale - ha commentato Andrea Prasow, consulente anti-terrorismo senior per Human Rights Watch. - Anziché portare avanti l'ordine del giorno della chiusura della prigione Obama ha legalizzato la detenzione a tempo indeterminato".

Intanto da lunedì ampi settori dell'opinione pubblica americana chiedono a Dipartimento della Difesa, Dipartimento di Giustizia, Fbi e Cia di rendere pubbliche le registrazioni video degli interrogatori a presunti terroristi presenti a Guantanamo.

"Al pubblico americano - sostengono gli avvocati del Center of Costitutional Rights - dovrebbe essere consentito di vedere ciò che è successo a Guantanamo. L'opinione pubblica ha diritto di essere informata sugli abusi sistematici compiuti a Guantanamo". E anche Freedom Information Act, un'organizzazione No Profit di sostegno legale, ha dichiarato di aver trovato centinaia di avvocati in tutto il Paese disposti a rappresentare i detenuti di Guantanamo". 

Ma come reagirà il Governo Obama alle sempre più frequenti pressioni per chiudere definitivamente la prigione di massima sicurezza di Guantanamo? 

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