• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Grillo e gli hashtag

Grillo e gli hashtag

La politica M5S passa da Twitter.

JPEG - 50 Kb
 
Il Movimento 5 Stelle ed il blog di Beppe Grillo sono sempre più presenti su Twitter e recentemente stiamo assistendo al lancio di un hashtag dopo un altro. Ci domandiamo: si può fare politica con gli hashtag? Certamente no; però sono un modo, moderno e veloce per lanciare messaggi, raccogliere spunti e coinvolgere gli elettori. Ed anche in questo il M5S si dimostra all'avanguardia e diverso dai partiti tradizionali.
 
Così il «voi siete niente», pronunciato con veemenza dalla senatrice Paola Taverna in aula e indirizzato alla maggioranza, è subito diventato l'hashtag del giorno #SieteNiente.
 
Il giorno prima era la volta di #Lettamente, dopo la visita di Beppe Grillo in occasione dell’iniziativa Occupy Rai. Ma sono solo alcuni tra i vari #iononrubo #sonounmoralistadelcazzo #esigorispetto #NonDimenticheremo.
 
Certo già da tempo Grillo li usa come mezzo per lanciare le sue campagne, però ora sembra sia diventata una strategia comunicativa di gruppo, non calata dall’alto. Non è raro che gli autori siano gli stessi deputati, così #spartirsiilmalloppo è stato ideato da Roberta Lombardi sul tema del finanziamento pubblico ai partiti, mentre #Grassochecola dal parlamentare Sebastiano.
 
Alcuni sono un vero cult, come #maipiùmoderato, che resiste dal 17 settembre.
 
L’ultimo in ordine di tempo, è quello a sostegno del deputato Roberto Fico di cui sono state chieste le dimissioni dalla presidenza della commissione di Vigilanza Rai, #iostoconFico.
 
Quindi non resta che augurare buon cinguettio a tutti.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares