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 Home page > Tribuna Libera > Grillo contro la Democrazia Linguistica

Grillo contro la Democrazia Linguistica

Ho trovato un'interessante affermazione del leader del Movimento 5Stelle: "Io sono un convinto europeista [...] a favore di un'Europa unita, ma che sia moderna, che parli la stessa lingua e non undici differenti come accade al parlamento europeo".

Allora, intanto le lingue ufficiali dell'UE non sono 11, ma 24. Ma a parte questo, una dichiarazione del genere ha il senso di sfasciare le diverse identità e culture del continente.

Come già dicevo qui, l'elemento linguistico è una peculiarità molto importante degli Individui e dei Popoli: a livello Sociale, con l'imposizione di una lingua ad una comunità si tende allo schiacciamento delle differenze, all'uniformazione dei modelli ideali, inclusi quelli economici e politici. E spero non voglia questo, Grillo.

A livello personale, invece, usare una lingua che non è la propria, finisce con l'impoverire la comunicazione, rendendola incolore e telegrafica.

Una questione identitaria e culturale, spesso marginalizzata ed affrontata in maniera disarmante e semplicistica come fa Beppe Grillo con queste parole. Ancora una volta, il leader pentastellato si fa trascinare dal populismo e dalla faciloneria, proponendo soluzioni pericolose.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.50) 9 luglio 2013 14:57

    Sono d’accordo con il suo discorso riguardo le lingue. Forse però Grillo si riferiva al linguaggio politico. Infatti successivamente parla di nuove parole che sostituiscano ad esempio il famoso "spread".


  • Di (---.---.---.141) 9 luglio 2013 18:13

    Al di la dell’interpretazione personale data alle parole di Grillo di cui non mi interessa la dissertazione, solo un pensiero mi viene in mente...:
    Grillo contro l’Europa...AHA...E’ contro, Grillo pericoloso...
    Grillo per l’europa più unita...AHA...E’ a favore, Grillo pericoloso...

  • Di (---.---.---.33) 9 luglio 2013 18:41

    Sciocca l’affermazione di Grillo, altrettanto l’articolo. Nessuno può imporre per legge di parlare una lingua. Le lingue cambiano, si evolvono e possono estinguersi, ma imporre per legge l’uso di una lingua è una cosa semplicemente irrealizzabile. L’unico tentativo in proposito che conosco è quello greco, all’indomani dell’indipendenza i greci elaborarono una lingua derivante dal greco-bizantino, la katarevusa. Tentarono in tutti i modi e per oltre un secolo di imporla come lingua nazionale al posto della dimotica, ovverosia della lingua parlato dal popolo greco. non andarono mai oltre il tre per cento della popolazione e alla fine - negli anni settanta - l’abolirono.

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