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Grazie Grillo e grazie a Renzi. Olte al danno anche la beffa ci avete regalato!

Lo stop al finanziamento pubblico ai partiti, mascherato, è una vittoria dei politicanti, una sconfitta dei populisti a loro insaputa, ma per loro volere. Mi spiego. Letta e tutti i politici che abbiamo sono una derivazione della flosofia politica democristiana. Letta ne è il massimo esponente (o uno dei massimi). Quando i grillini e i populisti di turno, Renzi in testa, gridavano contro il finanziamento pubblico, i politici, gli altri, gongolavano, faceva il loro gioco, si prendevano gli insulti, con faccia di bronzo, ma internamente gongolavano. E mai che hanno spiegato che quello vigente non era finanziamento pubblico, ma solo il rimborso elettorale, male utilizzato, espropriato della sua natura, ma solo rimborso elettorale. Invece di chiedere il rispetto delle regole e della legge, invece di pretendere che in questo spirito dovesse essere ricondotto il comportamento dei politici, i populisti e demagoghi hanno chiesto l'abrogazione della legge. E sono stati accontentati.

Non solo! Ma hanno avuto anche un bis. Sì, perché oggi quello che abbiamo abrogato in maniera scellerata qualche decina d'anni fa ritorna sull'onda della riprovazione del "popolo sovrano", grazie al grillismo e al renzismo che per cavalcare la tigre ne hanno fatto un loro cavallo di battaglia (se lo abbiano fatto consapevolmente o per ignavia non importa, almeno non in questo mio ragionamento). Oggi si assistere al classico finanziamento pubblico (2 per mille) del quale ogni partito può fare quel che vuole (e hanno anche eliminato quello che poteva essere l'arma per il controllo, cioè il ritorno allo spirito della leggge abrogata) e se viene speso per la laurea in Albania o per pagare le varie escort nessuno può dire nulla, rientra o potrebbe rientrare nello spirito della legge. Chi controlla? Ma naturalmente le società di revisione di bilancio! Ma oltre alla beffa anche la presa per i fondelli. E quando mai abbiamo visto che una società per la revisione dei bilanci abbia messo in mora il bilancio di una società? E quando mai abbiamo visto che una società abbia un solo bilancio. E non è stato anche abrogato il reato di falso in bilancio? E allora a chi vogliono suonare il piffero magico? Anche ammesso che si riscontrasse il falso, pensate che non finisca tutto a taralluce e vino? 

Ma andiamo oltre. Oltre al finanziamento pubblico rientrato alla grande, e abrogata la vecchia leggge che avrebbe dovuto incastrare i partiti se solo il "popolo" lo avesse preteso anziché lasciarsi ingannare dei pifferai di turno, si è introdotto e "lecitato" il finanziamento privato ai partiti.
 
Una prima conseguenza di questa leceità è che i partiti faranno quello che ora fanno di nascosto. Cioè gli interessi di chi li paga meglio e di piu! Gli operai di Mirafiori o dell'ILVA direste voi! Forse, o piu probabilmente, come le cronache giudiziare stanno dimostrando, i Riva e i Marchionne. Non solo. Ma i leader che hanno piu sponsor, tipo Renzi o Grillo, saranno i nuovi leader di partito. Come per i giocatori o i piloti di formula uno. O meglio, come succede in USA. Chi ha dietro lo sponsor piu facoltoso diventa il vincitore. E non ci sono primarie e cosultazioni di circolo che tengano! Sì, ha detto Renzi, non è peccato avere finanziamente dai privati, basta che non vi siano atti amministrativi che favoriscono il donatore. Certo, il boy scout dice il vero, formalmente. Ma di fatto veramente si vuole far credere alla verginità della madonna? Molti ci credono, e questi sono i risultati.
 
Oh, ma questi signori ora sbraiteranno, urleranno all'inciucio, all'inganno! Pubblicamente e nelle piazze o nei simposi, ma internamento gongoleranno. Hanno avuto quel che speravano e con il consenso del "popolo sovrano". Ora tiriamo le somme. 

Prima avevamo una legge che se il "popolo sovrano" avesse voluto, controllato, verificato si sarebbe potuto incastrare i partiti (tutti) che, senza controllo, si attribuivano il rimborso e lo spendevano come meglio gli pareva e piaceva. Poi sono venuti i pifferai e noi come tanti topolini li abbiamo seguiti e siamo stati portati dove loro volevano. Con una legge che ripristina il finanziamento ai partiti (cioè finanziamo i partiti non in base alle loro spese, ma come cazzo meglio gli aggrada) e in piu abbiamo consentito legalmente a fare gli interessi di chi li finanzia; e non solo, ma anche ad avere come leader e capo popolo chi ha il meglio sponsor.

Non c'è che dire, un bel risultato. Grazie Grillo, grazie Renzi e sopratutto grazie "popolo sovrano" ! 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.115) 18 dicembre 2013 11:19

    Faccio solo notare che:
    A) Il rimborso elettorale è stato cassato dalla magistratura perchè contrario al referendum del 1993. La volontà popolare emersa da quei referendum è stata allegramente calpestata dal signor Berlusconi e dai suoi leccapiedi, con il consenso dell’allora "sinistra".
    Non vedo che cosa c’entrino Renzi o Grillo.
    B) Esiste già il finanziamento privato ai partiti, ma siccome è scritto da loro stessi è (strano) una presa in giro.
    Sarebbe troppo da paese civile obbligare qualsiasi politico a dichiarare da chi prende i soldi pena l’incandidabilità.

  • Di (---.---.---.101) 18 dicembre 2013 19:49

    L’autore dell’articolo tralascia parecchie considerazioni, ad iniziare da quelle esposte nel commento (,...,115).
    Sopratutto tralascia quello che a mio parere è l’argomento decisivo, purtroppo mai evidenziato da nessuno.
    Mi riferisco al fatto che un partito è (o dovrebbe essere) una associazione di liberi cittadini che perseguono interessi ed obiettivi comuni e si riconoscono in comune sentire.
    Al pari quindi di un sindacato, o di una associazione di categoria (tipo confindustria); strutture che si reggono sulle quote dei soci e sui contributi di privati che vogliono appoggiarli.
    Vogliamo prevedere un contributo dello Stato anche per tutti costoro?
    E poi non sarà mica obbligatorio versare questo 2xmille: almeno speriamolo!
    Si tratta in definitiva di una percentuale delle proprie tasse che ciascun cittadino può destinare alla politica, così come ora fa per i culti religiosi o per uno determinato soggetto che ritiene meritevole di sostegno.
    A nessuno salta in mente (forse neppure all’articolista), di sostenere una qualsiasi associazione benefica "XYZ" ponendo la condizione di poter sindacare su come utilizza quei denari. Se poi vengono messi a capo della "XYZ" dei malfattori e disonesti, saranno questi a dover essere scoperti e perseguiti secondo legge.

  • Di (---.---.---.28) 19 dicembre 2013 00:43

    Scambi & Rinunce >

    Renzi ha proposto a Grillo il taglio dei rimborsi elettorali se i parlamentari M5S votano le sue riforme istituzionali (legge elett.le, abolizione Senato, ecc.).
    Grillo ha però respinto lo “scambio” proposto ricordando che il suo M5S ha già provveduto a tale decurtazione e rinfacciando a Renzi di trattenere in modo indebito siffatte risorse che sono proprietà di ogni cittadino.

    In realtà entrambe le posizioni risultano alquanto “opinabili”.

    Da un lato c’è un dirigente di partito (Renzi) che propone ad oggetto di “scambio” l’assenso altrui su un pacchetto di “sue” riforme a fronte di una rinuncia di cui ha già piena ed autonoma facoltà di decisione. Quel taglio dei rimborsi di cui rivendica la primogenitura.

    Dall’altro c’è un leader politico (Grillo) che “ironizza” la proposta ricevuta, ma che “pretende” dal governo la destinazione dell’intera somma (rimborsi) restituita da M5S a beneficio “esclusivo” di quel gruppo di cittadini (imprenditori PMI) a cui, lui, ha fatto formale promessa in campagna elettorale. Modo molto mirato e tutt’altro che disinteressato di “rinunciare” al contestato sistema dei rimborsi elettorali, nonché di “far uso” di denaro pubblico.

    Ergo. Meglio diffidare di ogni categoria di Primi Super Cives attenta a privilegi, interessi …

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