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 Home page > Tribuna Libera > Gli italiani e la lettura. La dittatura dell’incultura

Gli italiani e la lettura. La dittatura dell’incultura

Il libro “L’Italia che legge” ci rivela anche un’Italia che non regge (Giovanni Solimine, www.laterza.it, 2010). 

“Gli italiani sono dei dilettanti dell’esistenza”. (Amian Azzott)

Per capire meglio la drammatica situazione della cultura italiana basta prendere in esame un solo dato “macroeconomico” paradigmatico e impietoso: la Bibliothèque Nationale di Parigi “ha un numero di dipendenti più elevato di tutte le 46 biblioteche statali italiane messe insieme… questo numero è destinato a calare ulteriormente, se consideriamo che l’età media supera i 55 anni e che il turn over del personale è di fatto bloccato” (Giovanni Solimine, L’Italia che legge, Laterza, 2010).

Gli italiani sono tra i peggiori lettori d’Europa e l’economia editoriale si regge su un piccolo gruppo di “lettori forti”: quelli che leggono i giornali, le riviste e più di 12 libri ogni anno. Più o meno ci sono 4 milioni di cittadini che comprano la metà dei libri che escono in un anno (circa il 12 per cento della popolazione a seconda del tipo di conteggi). Bisogna però considerare che “il fatturato dell’editoria libraria è più elevato di quello della stampa quotidiana e della stampa periodica… la sola “editoria d’autore”, che non include i libri scolastici, con i suoi 1,6 miliardi annui è di gran lunga più forte del mercato dell’home video (un miliardo scarso), della musica (700 milioni), del cinema (655 milioni), dei videogiochi (550 milioni)”.

Comunque c’è da segnalare la nota positiva del significativo aumento dei lettori nel 2010, con un più 1,7 per cento (rispetto al 2009). Ad oggi gli italiani che leggono sono il 46,8 per cento della popolazione, ben 7,7 punti in più rispetto al 1995, cioè più di 5 milioni di italiani, probabilmente quasi tutti molto giovani, rientranti nella fascia 11-14 anni (www.aie.it). Altro fatto positivo è la crescita degli editori indipendenti e dei piccoli editori, che ottengono buoni risultati nel Web.

Però molte librerie indipendenti continuano a chiudere e l’appiattimento editoriale è un fatto molto negativo: “Distruggere la libertà dell’arte è una specie di follia, come togliere all’individuo la libertà di possedere due orecchi per udire i suoni ai quali la mente è sensibile, e sostituirli con microfoni che captino solo ciò che vuole lo Stato”o i proprietari delle grandi case editrici (Stephen Spender, in “Il Dio che è fallito”, 1992).

In sintesi è meglio ricordare a tutti, “che non solo non ci può essere un futuro di ricchezza per un popolo ignorante, ma che sarebbe dovere dei poteri pubblici promuovere una politica culturale, una politica della scienza, una politica della ricerca e all’interno di questa linea di intervento trovare uno spazio anche per la promozione del libro e della lettura, da intendere come investimento per lo sviluppo” (Giovanni Solimine, p. 131). E forse l’unico modo per migliorare le qualità personali e lavorative degli italiani è quello di dare “la possibilità di scaricare nella dichiarazione dei redditi le spese per l’acquisto di libri scolastici”, dei saggi e degli abbonamenti alle riviste professionali e specializzate (Giovanni Solimine, Università di Roma La Sapienza, 2010).

Per verificare l’importanza della cultura negli altri paesi europei basta visionare alcuni siti: www.centrenationaldulivre.fr, www.fundaciongsr.es, www.readingagency.org.uk, www.esf.org, www.ideastore.co.uk, www.sparceurope.org, www.internetnews.com (Realtime Information Technology News). In Italia, come al solito, ci sono solo dei grandi progetti: www.beic.it.

Inoltre segnalo due eventi milanesi che riguardano l’evoluzione dell’editoria: http://ita.ifbookthen.com (Il futuro dell’editoria, giovedì 3 febbraio 2011, Nhow Hotel di via Tortona 35); www.meetthemediaguru.org (venerdì 4 febbraio incontro con il “bibliotecario” digitale Peter Brantley, Mediateca di Santa Teresa, Milano). Infine segnalo la Mostra-Convegno dell’E-book: www.ebooklabitalia.com (Fiera di Rimini, 3-5 marzo). E Bibliostar, il Salone della Conoscenza di Milano (Palazzo delle Stelline, 3 e 4 marzo; www.argentovivo.it). Qui ci sarà l’esposizione di servizi, tecnologie e arredi per le biblioteche e il convegno “Biblioteche oggi”.

Approfondimenti multimediali e giornalistici

Esiste una libreria online specializzata nei libri per creativi e per gli amanti della musica, della comunicazione e della moda: www.happybooks.it. Esiste anche una ricca libreria specializzata nelle pubblicazioni tecnologiche e manageriali: www.libreriastrategica.it.

Esistono alcune Web Tv dedicate ai libri: www.bookchannel.it, www.tvbook.it, www.booksweb.tv.

Fortunatamente ci sono molti siti di giornalismo internazionale molto professionali, interessanti, importanti e innovativi: www.ifj.org (anche in lingua spagnola e francese), www.newssafety.com (l’informazione mondiale per la sicurezza dei giornalisti by Reuters e Cnn), http://owni.eu (giornalismo digitale internazionale in lingua inglese e francese), www.ejo.ch (versione italiana, english, deutsch, polski, latviski), www.ejc.net (European Journalism Centre), www.freemedia.at (The Global Network for a Free Media), www.europeanbusiness.gr, www.journalismstudies.eu, www.ejta.eu (European Journalism Training Association), www.aej.org (Associazione Giornalisti Europei; versioni tradotte nelle principali lingue europee), www.media-diversity.org (Promoting an inclusive and accurate media), www.soros.org (Open Society Foundations, Tolleranza e Democrazia nel mondo), www.internews.eu (l’informazione che cambia la vita), www.eastonline.it (European and Asia Strategies), www.http://fij.org (fondo e associazione di giornalismo investigativo che promuove il giornalismo indipendente nel mondo), www.publicintegrity.org (giornalismo investigativo), http://centerforinvestigativereporting.org.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.202) 28 gennaio 2011 08:44
    Damiano Mazzotti


    E qui aprò una parentesi più che polemica nei confronti degli editori e degli scrittori...

    Riporto questo atroce testimonianza del 1911 per far capire che le cose in Italia non sono cambiate poi molto (l’italia è il più vergognoso paese veteroconservatore):

    A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che vi ho dati pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna.

    EMILIO SALGARI (1862-1911, autore di più di 80 romanzi e 100 racconti, morto suicida a 49 anni)

    L’Italia avrebbe bisogno del primo grande sciopero degli scrittori, cari editori esosissimi e sfruttatori.... In moltissimi casi in Italia non si riesce nemmeno a verificare il numero delle copie vendute... O a farsi pagare in tempi ragionevoli e nelle giuste percentuali...

    Ma se continuerete così il Web vi seppellirà quasi tutti con una risata...

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.202) 28 gennaio 2011 08:50
    Damiano Mazzotti


    Qua è successo un casino multimediale... chissà perchè...

    Comunque Emilio Salgari è morto suicida nel 1911 a 49 anni perchè aveva scritto più di 80 romanzi e 100 racconti e i suoi editori non lo pagavano abbastanza...

    Aveva una famiglia, aveva fame e si era stancato di vivere in un paese pieno di gente di merda

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.202) 28 gennaio 2011 13:27
    Damiano Mazzotti


    Mi sono dimenticato di segnalare un bel sito di giornalismo internazionale multilingue:
     
    www.presseurop.eu (ben 10 lingue).

  • Di paolo (---.---.---.118) 4 febbraio 2011 23:02

    Damiano ,usa il blocco note (start -programmi -accessori - blocco note ) per il copia incolla altrimenti sbraghi le formattazioni .


    ciao

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