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Gli ennesimi 10 punti per salvare l’Italia. Prima mossa dall’alto?

Ed è arrivato l'ultimo appello, con lista di adesioni allegata e immancabile elenco di "10 punti" che immancabilmente salveranno l'Italia (se non il mondo intero).

L'appello in questione è curioso perché riprende nel nome quella parola "declino" che non mi può che far ricordare quando verso la fine del secondo governo Prodi (quello 2006-2008), Lamberto Dini, all'epoca nell'Unione ma prossimo al passaggio verso Berlusconi, martellava con questa stessa parola in ogni suo intervento, parola che usava come clava contro la maggioranza e il Governo di cui lui stesso faceva parte.

Non riesco a non essere perplesso sull'iniziativa, al di là del fatto che conosco personalmente (e stimo) alcuni dei sottoscrittori. Mi lascia quindi perplesso l'appello per un "nuovo partito" come anche la necessità dei soliti "10 punti". Capisco le cosiddette esigenze di comunicazione, ma penso che una forza politica si caratterizza con la propria visione del mondo e della società da cui poi derivano le azioni. E di certo non si possono risolvere in 10 azioni. A me in un certo senso sarebbe bastato il manifesto di intenti iniziale.

Non si può non notare con una certa curiosità che, se da una parte abbiamo la retorica dei "movimenti dal basso" (dentro e fuori i partiti), dall'altra si vede nascere la richiesta di un nuovo partito con quella che potremmo chiamare "operazione dall'alto", per semplificare. Ovviamente dovrebbero esserci entrambi gli aspetti, ma la schizofrenia della politica italiana (e della sua società, in primis) produce frutti di questo tipo, inevitabilmente.



Allora, mentre da Noise From Amerika (NFA) si chiede agli "anonimi compagni" di lasciare il PD e Cristiana continua a pensare che il PD sia l'unica soluzione, domando: ma un progetto liberal-democratico (che non so se coincide con ciò che è auspicato da Giannino e soci e/o da quelli cui si rifolge NFA) sarebbe mai un partito "di massa", ovvero un partito che possa da solo inizialmente mettere insieme un elettorato vasto, del 25% almeno? Perché altrimenti non stiamo parlando di nulla di rilevante.

Oppure sarà un partito personale, dove magari alla stella Montezemolo si sostituisce la stella Marcegaglia, con una dinamica che non è formalmente troppo diversa da quella che portò alla famosa "discesa in campo", se uno ci pensa bene.

Vedremo, l'estate è il periodo delle prime mosse, con l'autunno si dovranno far vedere di più le carte e gli assetti politici che andranno alle elezioni usciranno necessariamente di più allo scoperto. Ricordiamoci che Berlusconi fece il famoso discorso della discesa in campo il 26 gennaio 1994, a pochi mesi dalle elezioni politiche della primavera dello stesso anno.

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