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 Home page > Tempo Libero > Satira > Gita a Tahiti. Fantascienza ma non troppo

Gita a Tahiti. Fantascienza ma non troppo

Che giornata! Mi sentivo rigenerato nella pineta che circondava la clinica. L’aria fresca del mattino mi faceva appena ricordare il trattamento di rigenerazione neuronale a cui mi ero sottoposto. Una tecnica recentissima.

Durata: pochi minuti. Mi sentivo un leone, anzi di più, una di quelle chimere leogiaguaro create in laboratorio. Utilissime per la difesa del territorio. Avevo approfittato della “remise en forme” per darmi anche un’aggiustatina all’estetica. I muscoli sprizzavano di nuovo tutta la gioia della gioventù. E tutto a settanta anni! E vai! Tutto merito della ricerca: non più radicali liberi, non più malattie. La malattia e la vecchiaia sono rimaste soltanto sanzioni penali del nuovo Codice. Ho programmato, per festeggiare, una gita in Polinesia: porto con me il mio microchip biblioteca da un paio di miliardi di volumi compressi.

Tra breve me ne starò a veleggiare tra gli atolli. Lettura da microchip inserito in modo non invasivo nel quasi invisibile puntino dietro l’orecchio sinistro. Canna da pesca, tanto per fare qualcosa di antico e, la mia compagna, formosissima, nonostante l’età avanzata. E’ con lei che ho condiviso tutto della mia vita. Sono letteralmente felice. L’aereo ultrasonico, a impatto ambientale zero, è pronto sulla pista di decollo . Ancora qualche minuto e me ne starò seduto per un paio d’ore a leggere sulla rotta Roma-Tahiti. Due ore soltanto.. Che meraviglia questo 2019, da non dimenticare. E non lo dimenticherò. Registrerò tutto sotto forma di ologramma e lo assaporerò a volontà.

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