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Giornata nazionale mielolesione: quando le barriere sono economiche

Buongiorno, sono Loredana Cavalli, medico fisiatra, direttore sanitario di un centro di riabilitazione per pazienti con lesioni midollari di Firenze. Oggi, 4 aprile, ricorre la giornata nazionale del mieloleso, ossia della persona con lesione del midollo spinale, un tipo di disabilità che coinvolge, oltre al paziente, in maniera rilevante i familiari.

 La mielolesione, causata da incidente stradale, trauma sportivo, oppure di origine infettiva, infiammatoria o neoplastica, infrange i sogni di centinaia di migliaia di giovani ogni anno, in maniera improvvisa e con conseguenze permanenti.

Recentemente, i progressi nel trattamento d’urgenza della lesione e nelle neuroscienze hanno prodotto un aumento della sopravvivenza dei pazienti. Una volta passata la fase acuta, però, quello che fa la differenza in termini di auto-sufficienza e qualità della vita è la riabilitazione in fase cronica. Purtroppo i continui tagli alla spesa sanitaria pubblica stanno riducendo sempre più la fruibilità da parte dei cittadini dei servizi riabilitativi, senza forse considerare a sufficienza i costi economici, oltre che sociali ed umani, che comporta la disabilità e tutte le sue complicanze, per le famiglie ma anche per il SSN.

Le condizioni funzionali di un soggetto mieloleso possono in molti casi essere in parte recuperate con uno specifico percorso riabilitativo, intenso e continuativo, che non essendo ancora convenzionato con il SSN risulta purtroppo spesso inaccessibile a chi potrebbe trarne vantaggio.

Per questo vorrei rivolgere un appello alle diverse istituzioni regionali, affinchè concedano il convenzionamento alle strutture accreditate, per abbattere le barriere economiche al trattamento riabilitativo del mieloleso in fase cronica. Il midollo spinale, infatti, è la struttura che collega il cervello con la periferia, è come un ponte tra l’Io e il mondo: non lasciamo che una sua lesione interrompa questa importante comunicazione, non lasciamo soli questi pazienti e le loro famiglie! Altrimenti, l’eliminazione della barriere architettoniche resterà fine a sé stessa.

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