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Giorgio Zintu

Giorgio Zintu

Oltre trent'anni di lavoro nell'editoria specializzata, dalla redazione alla ricerca e documentazione, alla comunicazione, al marketing e alla formazione. Mi occupo di ambiente, salute e volontariato culturale.
Socio FIMA - Federazione Italiana dei Media Ambientali.
“Voi che siete una nuova generazione guardate ai fatti, leggete, informatevi, non prendete per garantito niente.
Non credete a niente di quel che vi viene raccontato, fatevi la vostra verità, una in cui potete credere ed a cui potrete dedicare la vostra vita. (…)
La verità è una grande cosa forse irraggiungibile, ma fatene la vostra meta nella vita, cercatela la verità, cercate anche quella dentro di voi; chi siete, cosa volete fare qui, che cosa ci siete a fare nel mondo.
Ponetevi questi problemi e la vita diventerà meravigliosa!”

(Tiziano Terzani agli studenti 2002)

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  • Primo articolo giovedì 07 Luglio 2011
  • Moderatore da lunedì 07 Luglio 2011
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Ultimi commenti

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.232) 8 giugno 2012 11:12
    Giorgio Zintu

    L’Italia è un paese straordinario, se sei un giornalista e litighi con un altro fai un nuovo giornale, se ti occupi di politica ma non vai d’accordo con chi sta con te, fondi un altro partito, se ti occupi di ambiente ma non vai nella direzione giusta fai un’altra associazione.
    Mancherebbe solo di fare un’altra nazione perché questa non ci soddisfa. E non è una cattiva idea ma mi chiedo: c’è qualcosa che non va nel nostro modo di vedere il mondo intorno a noi e nel modo di reagire per trovare una soluzione?

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.234) 7 giugno 2012 19:35
    Giorgio Zintu

    Ci sarebbe da invocare la vergogna ma purtroppo non esiste più, ammesso che nei partiti sia mai esistita. ma a forza di insistere, chissà, qualche miracolo

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.127) 7 giugno 2012 11:00
    Giorgio Zintu

    Questa storia è l’ennesima riprova dello stato dell’arte della gestione del nostro paese. E meno male che queste Autorità vengano definite "indipendenti". E se fossero dipendenti, come verrebbero gestite?
    Quindi l’iniziativa di Luca Nicotra va sostenuta perché è corretta. Ci sarebbe da dire qualcosa su una delle poche persone per bene in parlamento, Ignazio Marino, che non può limitarsi a denunciare come i candidati da votare fossero indicati dagli SMS inviati sui telefonini. Non è sufficiente, occorre fare di più.

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.68) 2 giugno 2012 14:52
    Giorgio Zintu

    Concordo su questo ritratto di Cagliari, che purtroppo non conosco così bene come vorrei. Il viaggio di Manca è meno trasgressivo di quello che ne fa Atzeni in Bellas Mariposas ma attendibile. Ne esce il profilo di una città capoluogo, in parte lontana e allo stesso tempo vicina alla tradizione, all’isola, un posto di contraddizioni palpabili.
    Sicuramente i partiti dell’isola, a differenza di quanto accaduto nella sorella Corsica, hanno interpretato stonando la Politica. Così i danni all’ambiente sono palpabili come quelli alla tradizione. Ma inutile andare sull’ovvio, meglio uscirne al più presto, sempre prima che se ne facciano altri.
    Su Cagliari vorrei aggiungere qualcosa che mi ha impressionato:
    -la piazzetta sopra i Bastioni di Saint Remy - da cui si apprezza uno scenario di straordinaria ampiezza sul golfo oltre che godere di una brezza piacevole;
    - l’orto botanico, ben tenuto, su viale Fra Ignazio che merita una sosta ristoratrice dopo la passeggiata.
    C’è poi da ricordare un cagliaritano (anche se non esattamente di nascita) che da Cagliari ha disegnato la storia di Tex Willer: Aurelio Galleppini, noto come Galep. Un amico, Mattia Camellini, mi raccontava che il padre, all’epoca critico d’arte di un giornale cagliaritano, ne avesse colto prima di altri le potenzialità artistiche. E c’è una chiesa a Cagliari (la Cappella dell’Istituto San Vincenzo) dove Galleppini aveva dipinto, prima di lasciare l’isola, dei quadri sul tema della Via Crucis. Sì Cagliari merita più di una visita.

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.97) 26 maggio 2012 14:27
    Giorgio Zintu

    A quanto ben esposto in questo articolo, c’è da aggiungere che i controlli sul pescato sono piuttosto sporadici. Ad esempio la Capitaneria di Porto al ritorno dei pescherecci la sera (vedi Civitavecchia) sporadicamente controlla se il pesce è sottomisura. Anche i controlli e le sanzioni sul rispetto da parte delle imbarcazioni della distanza da terra non è costante. Anche il ROAN della Guardia di Finanza ogni tanto interviene ma le sanzioni evidentemente non sono adeguate perché non scoraggiano la continuità dei comportamenti illeciti.
    C’è poi un aspetto che sta sfuggendo totalmente ai controlli sia delle organizzazioni che tutelano l’ambiente sia delle istituzioni. Si tratta di alcuni casi che sono stati segnalati nel Mare di Sardegna dove esemplari di delfini sono stati trovati sulla spiaggia con le pinne tagliate. Probabilmente nessuno ha messo in relazione questa attività con quella praticata da pescatori senza scrupoli in tutti gli oceani in particolare nei confronti degli squali e nota come “shark finning” (le pinne vengono vendute sui mercati asiatici). E’ per aver ostacolato quest’attività che il fondatore di Sea Shepherd, Paul Watson, è stato arrestato in Germania e sui pende una richiesta di estradizione.


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