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Gianfranco

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  • Primo articolo lunedì 09 Settembre 2010
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  • Di Gianfranco (---.---.---.7) 15 settembre 2010 08:38
    Gianfranco

    "...Un milione di morti. Sono le vittime del genocidio rwandese nel quale la Chiesa di Roma ha gravi responsabilità, avendo fomentato per anni l’odio razziale fra Hutu e Tutsi...Molti preti hanno partecipato attivamente al massacro dei Tutsi convinti di combattere il diavolo, di solito attirando i fedeli nelle chiese perché le squadre della morte, gli Interhamwe, potessero bruciarli vivi, mitragliarli o affettarli con i machete...due suore rwandesi accusate di partecipazione al genocidio in un tribunale belga..."

    I religiosi coinvolti hanno agito in nome di Dio, contro il demonio. E tu credi che io, ateo, debba incolpare di questo milioni di cattolici? O forse dovrei fare abbattere le chiese cattoliche in Rwanda. Probabilmente anche in Argentina...o in Cile...

    La boutade sulla casa di Borsellino non meriterebbe risposta, ma te la do perchè (pur cominciando a dubitare della buona fede) immagino possa essere utile ad altri lettori.

    Secondo il tuo criterio non sarebbe il circolo culturale "La Coppola Esplosiva" a non dover essere aperto ( che equivarebbe a costruira Ground Zero" un monumento ad Al Qaeda), ma un chiesa cattolica (la maggior parte degli appartenenti a cosche mafiose, ’ndrangheta, ecc. sono cattolici ultraortodossi) o un qualunque monumento siciliano (mafiosi siciliani = siciliani, terroristi islamici = fedeli islamici, stragisti cattolici = tutti i cattolici, ecc.).

    Sparlare dell’Islam è vergognoso, come lo è sparlare dei Rom, degli ebrei, dei sardi, dei meridionali, e di qualunque gruppo in quanto tale. Denota ignoranza, grettezza d’animo, paura del confronto, necessità di scaricare su terzi responsabilità proprie (la crisi economica colpa degli extracomunitari, l’AIDS colpa degli omosessuali, ...)

    E mi ri-fermo per decenza

  • Di Gianfranco (---.---.---.7) 14 settembre 2010 15:25
    Gianfranco

    Caro xxxx, ho provato sinceramente ha trovare della logica, o almeno un po’ di sostanza, nei tuoi commenti. Purtroppo, sicuramente per mia negligenza, non ne ho trovata alcuna.
    Ho rinvenuto, invece, una profonda ignoranza sulla religione musulmana (più giustificabile della malafede) e una totale assenza di un minimo di buon senso. Che dovrebbe essere patrimonio equamente distribuito nel mondo, a prescindere dagli orientamenti politici e religiosi (ma, va da se, qualcuno rimane sempre senza).
    Negli attentati dell’11 Settembre hanno perso la vita cristiani, musulmani ed ebrei. Chi ha ammazzato tutta quella gente non si è chiesto a quale religione appartenessero le persone che lavoravano, o erano presenti, dentro le Twin Towers. Per nostra fortuna, tutti gli orientamenti giuridici dei Paesi occidentali riconoscono la responsabilità individuale, non quella dei popoli, delle nazioni, delle religioni. Una moschea è un luogo di preghiera e, come tale, ha pari dignità di qualunque altro luogo di culto di essere costruita nei pressi di Ground Zero, a conforto dei propri fedeli.
    Uno, nell’intimità della propria abitazione, può dare fuoco ai libri che crede e per le ragioni che ritiene opportune (per rabbia, per scaldarsi, per antipatia,..). Tanto alla Divina Commedia quanto al Corano, tanto alla Bibbia quanto all’ultimo "capolavoro" di Federico Moccia. Quando, invece, lo fa in una piazza, previa abbondante pubblicità, diventa un atto violento, squalificante. Privo di rispetto per chi quei libri li legge, li apprezza o, nel caso di testi ritenuti sacri, ci affida la propria vita. E qui mi fermo, nella speranza che il buon senso, seguendo percorsi tortuosi, raggiunga lidi a volte a lui inconsueti

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