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Giacomo Lagona

Giacomo Lagona

Catanese di nascita cordenonese di adozione; appassionato di politica, cultura, tecnologia, cinema, musica... 
Si occupa di comunicazione politica come responsabile web per il Partito Democratico di Cordenons (www.pdcordenons.it) e di Pordenone (www.pdpn.it).
Scrive di tecnologia su Citynews (www.citynewsonline.org/). Il suo blog si chiama OpenWorld (www.openworldblog.org).

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  • Primo articolo lunedì 10 Ottobre 2008
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Ultimi commenti

  • Di Jack Lagona (---.---.---.51) 6 gennaio 2009 23:12
    Giacomo Lagona

    Io non sto mica accusando D’Alfonso di aver lavorato male per la città! Sto solo dicendo che un sindaco che è sotto inchiesta per tre capi d’imputazione, dove il più importante è per aver intascato tangenti che lo hanno costretto ai domiciliari, appena fuori cosa fa? ritira le dimissioni da sindaco e invia un certificato medico per non far commissariare il comune, affidandolo - di fatto - al suo vice. A me una persona che viene inquisita per ben tre capi d’accusa francamente qualche dubbio sulla sua onestà lo fa venire. A lei probabilmente no: non si può aver tutto dalla vita.
    Certo, bisogna anche dimostrare che queste accuse siano fondate, infatti una persona è innocente fino a quando non viene dimostrata la sua colpevolezza: la Magistratura sta lavorando a tal proposito difatti.

    L’invito a visitare Pescara è tanto gradito: appena posso faccio sicuramente una capatina dalle sue parti... anche con D’Alfonso sindaco, non ho problemi.

    Grazie :)

  • Di Jack Lagona (---.---.---.123) 2 gennaio 2009 22:10
    Giacomo Lagona

    Beh, cara Annalisa, nemmeno Israele storicamente è territorio loro, o no? Il mio "legittimo proprietario" è chiaramente in senso politico, non verbale, hai ragione: non sono un gregge di pecore, ma nemmeno i miei termini volevano che così fossero o sembrassero.

    Cerco di spiegare un po meglio - visto che no ci sono riuscito prima - quale erano le mie intenzioni con l’articolo.
    Israele sta facendo una rappresaglia verso Hamas per i loro continui lanci di razzi di questi giorni; Hamas sta intensificando questi lanci da una settimana a questa parte. Ma nessuno dei due ha ragione: una guerra si combatte in due, non esiste - e mai esisterà - una guerra combattuta da un unica potenza verso un’altra che non reagisce. Infatti il mio era solo un paradosso, e l’ho anche scritto se ben leggi.
    Il mio intento era solo spiegare i fatti a modo mio, per come la vedo io e in nessun modo dare ragione all’uno o all’altro. Le guerre sono sempre sbagliate, qualunque sia la motivazione: la diplomazia esiste per questo e nessuno, mai, dovrà - dovrebbe - dare la priorità alle armi piuttosto che alle parole.

    Io non so se ho creato confusione come tu dici, ma sicuramente non era mia intenzione farlo. Spero di essere stato chiarificatore adesso.

    Ciao e grazie per il commento smiley

  • Di Jack Lagona (---.---.---.160) 2 gennaio 2009 17:28
    Giacomo Lagona

    Non ho scritto che Hamas "ha lanciato due razzetti in territorio israeliano", come non ho scritto che Hamas è l’unica a bombardare Israele. Detto questo, se avessi dovuto scrivere di tutto ciò che accade in Palestina, Israele e Gaza in questi anni, l’articolo non sarebbe stato più titolato "Piombo fuso", ma bensì "La guerra tra Palestina e Israele in questi ultimi 50 anni", e non era il mio intento.
    Ti contraddico in una cosa: Olmert ha agito - in questo caso - per rappresaglia verso il continuo lancio di razzi da parte di Hamas, che poi con questa scusa si senta più in dovere di eliminare la sua lista nera di terroristi e i centri di stoccaggio arabi è un altro discorso, ma questa guerra è, e resta, una rappresaglia.

    L’occupazione di Gaza è una delle poche occasioni che ha Israele per far finire queste scorribande, ma ciò significa - come ho scritto - numerose vittime civili e militari di entrambe le fazioni, e non so se la comunità internazionale sia ancora disposta ad appoggiare Olmert se occupasse Gaza con un attacco via terra. Pertanto le probabilità di negoziazione di una pace - o soltanto di un cessate il fuoco duraturo - sono ridotte al lumicino.

    Un’ultima cosa: Gaza è territorio palestinese (anche se sotto stretto controllo israeliano) e in ogni caso deve ritornare nelle mani del legittimo proprietario, ovvero quell’ANP di Abu Mazen che sembra (con un condizionale grande quanto il Mar Rosso) oggi l’unico politico che abbia a cuore una pur minima voglia di trattativa e quindi di pace.

    Ps: sei davvero convinto che Israele abbia realmente evacuato Gaza da tutti gli insediamenti? Io ho parecchi dubbi, ma non perché sono anti-israeliano - e non lo sono, te lo assicuro -, ma perché il Mossad credo non lo avrebbe permesso... e come si sa, l’intelligence israeliana è molto importante per le sorti del Paese.

    Ciao e grazie per il commento molto interessante :)

  • Di Jack Lagona (---.---.---.199) 1 gennaio 2009 21:16
    Giacomo Lagona

    Una postilla: questo articolo, è stato reperito - come da accordi con AgoraVox - dal mio blog, ma non è stato scritto da me, ma bensì da Lufo88, un collaboratore di OpenWorld. Il titolo dell’articolo originale è "Ora capisco" e lo trovate qui.
    Grazie

  • Di Jack Lagona (---.---.---.27) 13 ottobre 2008 19:47
    Giacomo Lagona

    Ciao Chiara, grazie per il pensiero assolutamente condivisibile ed esatto, ma vedi io volevo solo scrivere le domande che mi sarei posto se fossi al posto del padre di Eluana. Essendo anch’io un papà e - fortunatamente - non trovandomi nella sua sitazione, ho scritto le domande che mi ponevo in questi giorni, nel mio piccolo e senza nessunissima pretesa, rendendomi sempre più conto di quanto sia difficile e insopportabile la sua scelta. Mi rendo benissimo conto di non essere in grado di pensare quello che pensa il sig. Peppe, ma mi sono lasciato andare e ho cercato di prenderne il posto anche sbagliando, come giusto che sia in questi casi, e ho scritto i miei pensieri. Lo so che è praticamente impossibile che Eluana ritorni ad essere quella di prima, come so che la sua morte ormai è imminente: volevo renderle omaggio perché senza saperlo - e senza poter far nulla per impedirlo - cambierà il nostro modo di approcciarci all’eutanasia, e anche a suo padre per il coraggio che sta dimostrando in questi giorni con le sue scelte.
    Io personalmente sono d’accordo con l’eutanasia, o meglio, sono d’accordo per una legge che ne regoli le condizioni, ma mi lascia un vuoto immenso il solo pensiero che possa dare il consenso ad una morte assistita. Lo so, sono contraddittorio, proprio per questo scrivevo di essere al punto di partenza.

    Tutto qui. La mia non è "la verità", ma solo un semplice pensiero probabilmente errato.
    Grazie ancora e ciao. :)


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