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Gabriel Garcia Márquez non scriverà più

L'annuncio della malattia del premio Nobel (1982), in stato avanzato, priva il mondo della letteretura di uno dei suoi maggiori esponenti

A dare l'annuncio è stato uno dei suoi più cari amici, Plinio Apuleyo Mendoza, scrittore colombiano, facente parte del suo entourage; le condizioni di Márquez sono precarie a causa dell'Alzheimer, ormai non riconosce più neanche le persone care.

Mendoza confessa di essere molto preoccupato per lo stato di salute di "Gabo", in quanto, anche la madre e il fratello Eligio Garcia Marquez, anche lui giornalista, scomparso alla giovane età di 53 anni nel 2001 ( fatto che sconvolse non poco Gabriel), morirono della stessa malattia che ha colpito lo scrittore. Rivela, inoltre, che gli è stato riferito dal figlioccio del caro amico, che necessita di vedere le persone per riconoscerle. 

L'autore sud americano stava lavorando alla seconda parte della sua autobiografia, che non potrà essere terminata. Nato a Aracataca, un paesino fluviale della Colombia, il 6 marzo 1927, è stato giornalista e scrittore, di indubbio talento e grandissima fama, tra i suoi lavori più importanti "Cent'anni di solitudine" (1967), "Cronaca di una morte annunciata" (1981), "L'amore ai tempi del colera" (1985) e la prima parte della sua biografia "Vivir para contarla" (2002).

Ironico, passionale, capace di una scrittura scorrevole, ma sempre ricca, carica di immagini suggestive, mantenendo le sue storie in perfetto equilibrio tra realtà e fantasia, con un sapiente uso di allegorie e di flashback, controllava con grande maestria tutti i diversi piani di lettura. Considerato il maggior esponente del "realismo magico", ha contribuito, stregando intere generazioni, ad aumentare l'attenzione per la letteratura latino-americana, vincendo anche il Nobel per la letteratura (1982)

Oggi, la notizia ha fatto il giro del mondo e sono tantissimi i messaggi di affetto e solidarietà, da parte dei suoi numerosi estimatori sparsi in tutto il globo, per l'uomo oltre che per il "Maestro". 

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