• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Freedom of expression online: il fenomeno delle fake news

Freedom of expression online: il fenomeno delle fake news

Quali sono i confini tra i diritti di libertà di espressione, di informazione e le loro manipolazioni? Esiste un diritto a non essere disinformati ma a essere informati correttamente? Qual è l’informazione corretta e chi deve censurare l’informazione ritenuta non corretta?

 Se è vero che le proprie libertà finiscono dove incominciano le libertà altrui, come si possono coniugare questi limiti in una società liquida? Le barriere e le categorie giuridiche, sociali e culturali odierne sono messe a dura prova dall’avvento delle nuove tecnologie. In questo campo non ancora esplorato del tutto, si avvertono delle lacune nella regolamentazione giuridica dei social e i dubbi che questi creano nello sviluppo della nostra vita informatica.

A tutte queste domande proveranno a rispondere tre docenti dell’Università degli Studi di Torino durante la Conferenza “Freedom of Expression Online: il Fenomeno delle Fake News”. L’evento (mercoledì 27 novembre, dalle ore 15 alle ore 18 presso il Campus L. Einaudi di Torino) è organizzato dalla Associazione studentesca ELSA Torino e patrocinato dal Dipartimento di Giurisprudenza. Ci spiega l’organizzatrice Chiara Castellazzo (Vice Presidente del Settore Seminari e Conferenze): “la European Law Students’ Association (ELSA) è la più grande associazione al mondo di giovani giuristi. Nasce per completare la formazione degli studenti in materie giuridiche, colmando il gap tra il mondo universitario e quello lavorativo. Connette in un unico grande network più di 40.000 soci, tra studenti e neolaureati, in 44 Paesi europei. L’obiettivo è quello di contribuire all’educazione giuridica, alla promozione di una responsabilità sociale e approfondire la conoscenza di differenti ordinamenti europei in un’ottica di dialogo e cooperazione scientifica. Proprio per questo ELSA crede che il settore delle nuove tecnologie sarà ricco di opportunità per gli operatori del diritto, ma anche di spunti critici, nel mondo di domani. La estrema facilità con cui si può chattare, twittare, condividere foto o video, recepire notizie in tempo reale da tutto il mondo, spesso ci fa dimenticare i rischi connessi a tutto ciò.”

Gli interventi verteranno su:

“Esercizio della libertà di espressione e manifestazione del proprio pensiero: cenni introduttivi.”

La Prof.ssa Mia Caielli (Docente di Giustizia Costituzionale Comparata, Università di Torino) illustrerà l’ambito di applicazione e i limiti dell’esercizio della libertà di espressione nell’ordinamento italiano, con cenni ad altri ordinamenti europei. La libertà di espressione comprende sia una facoltà attiva di manifestare le proprie opinioni, sia un aspetto inerente il diritto ad accedere liberamente alle informazioni. Il ruolo dello Stato e delle Costituzioni non può essere passivo davanti a una Rivoluzione informatica.

“Libertà di espressione nel mondo online e nell’era dei social network.”

Il Prof. Ugo Pagallo (Docente di Informatica Giuridica e Filosofia del Diritto, Università di Torino) illustrerà le novità che il mondo digitale ha apportato all’esercizio della libertà di espressione e al diritto all’informazione. Internet e i social networks costituiscono un mezzo di diffusione globale delle informazioni e portano a compimento la democratizzazione della libertà di manifestazione del pensiero che, se prima era riservata a pochi, oggi è estesa a chiunque. Certo, viene da domandarsi a quali costi per le proprie libertà.

“Fake news: le ripercussioni del fenomeno e gli strumenti giuridici di regolamentazione.”

Il Prof. Massimo Durante (Docente di Informatica giuridica e Filosofia del Diritto, Università di Torino) illustrerà il fenomeno delle fake news. Dopo una loro qualificazione iniziale approfondirà il dibattito attuale sulla necessità o meno di regolamentarle con strumenti di hard law o soft law. Ecco quali meccanismi di diritto soffice o leggero possono risolvere i problemi presenti e attenuare criticità future.

In attesa di assistere alla Conferenza, si può certamente dire che i temi in campo sono numerosi, attuali ma vischiosi. Le implicazioni che un gesto compiuto online ha, non si limitano a uno spazio geografico ben individuato e a un chiaro responsabile. In una società iper-connessa e globale gli effetti sono ripetuti in parti diverse del mondo e in modo estremamente più veloce che con qualunque altro mezzo di comunicazione o informazione. Tanti problemi ma anche tante soluzioni. Fra queste, sicuramente, la necessità di allestire un armamentario giuridico adeguato ai tempi e ai fenomeni da affrontare.

 

Guido Casavecchia

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità